Pensioni 2026, addio a Quota 103, in arrivo Quota 41 flessibile
pubblicato:Riforma pensioni 2026, addio a Quota 103: arriva Quota 41 flessibile, con meno penalizzazioni, più beneficiari e vantaggi per chi ha un ISEE sotto i 35mila euro.

La discussione sulla Manovra 2026 entrerà presto nel vivo, ma si parla già del futuro dei pensionati italiani da qualche settimana. E, per le pensioni 2026, le novità attese sono davvero tante. Secondo quanto riportato da fonti vicine al Governo, i pensionati italiani potrebbero dover dire addio a Quota 103 a breve. Al suo posto, potrebbe arrivare la tanto attesa Quota 41 flessibile, una misura di accesso anticipato alle pensioni della quale si parla ormai da tanti anni, ma che non è stata mai concretizzata per tutti. Ecco quali potrebbero essere le novità che interesseranno i pensionati nei prossimi mesi.
Riforma pensioni 2026: possibile Quota 41 flessibile per tutti
Fonti vicine al Governo riportano che, al momento, l’esecutivo starebbe lavorato a una possibile riforma pensioni 2026. Stando alle informazioni disponibili, dal prossimo anno l’accesso al trattamento pensionistico potrebbe subire un’evoluzione degna di nota, con l’attivazione della Quota 41 flessibile.
Una misura di cui si parla da anni, ma che non è stata mai concretizzata. La Quota 41 sarà caratterizzata da enorme flessibilità e da un’ampia platea dei beneficiari. Potrà essere accessibile anche dai cosiddetto contributivi puri, ossia i lavoratori che hanno iniziato a versare regolare contribuzione dopo il 1996.
La Quota 41 flessibile sarà accessibile sia ai lavoratori dipendenti che ai lavoratori autonomi, con un requisito: raggiungere il 62esimo anno di età e 41 anni di contribuzione entro la data del 31 dicembre 2025.
Con Quota 41 scatterebbe l’addio a Quota 103: attenzione all’ISEE
La nuova misura allo studio del Governo servirebbe per dare l’addio ufficiale alla tanto discussa Quota 103. Infatti, la Quota 41 flessibile potrebbe rappresentare la misura sostitutiva che eliminerebbe l’attuale forma di accesso anticipato alla pensione.
Tuttavia, come Quota 103, anche la Quota 41 rischia di far discutere. Si parla infatti di un requisito da rispettare, quello legato all’ISEE, che rischia di penalizzare alcuni futuri pensionati.
Infatti, sembra che la nuova misura verrà legata a un criterio ISEE: i redditi sotto i 35.000 euro potrebbero essere esclusi da ogni penalizzazione all’assegno.
In ogni caso, anche chi ha un ISEE superiore non dovrà fare i conti con le dure penalizzazioni previste da Quota 103. Si prevede infatti un ricalcolo che non sarà puramente contributivo, come accade oggi per la Quota 103.
Le penalizzazioni previste potrebbero essere pari a un 2% per ogni anno di anticipo della pensione.
Il trattamento anticipato oggi
Mentre attendiamo notizie certe sulla riforma 2026, su Quota 41 flessibile e sul possibile addio a Quota 103, riepiloghiamo le attuali forme di accesso anticipato alle pensioni.
Oggi è possibile accedere alla pensione anticipata con Quota 103, cumulando almeno 62 anni di età e 41 anni di contribuzione versata.
I lavoratori a rischio, i disoccupati, i caregiver e chi svolge mansioni gravose, invece, può accedere alla pensione anticipata a 63 anni e 5 mesi con l’APE Sociale.