FTAOnline

Perchè Investire in Borsa non è un gioco

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

Capita, sovente, quando si parla di investimenti azionari, di sentire usare le parole “giocare in borsa”. Ma la Borsa non è un gioco, ecco perchè

Perchè Investire in Borsa non è un gioco

Capita, sovente, quando si parla di investimenti azionari, di sentire usare le parole “giocare in borsa”. Probabilmente, la maggior parte delle persone, almeno una volta nel corso della propria vita, ha usato questa espressione.

Ebbene, la borsa non è un gioco, se non magari, per ricchi annoiati che la usano per divertirsi e svagarsi un po’. Per i comuni mortali, però, è meglio che venga intesa come una possibilità di investire parte dei propri risparmi.

La Borsa è un mondo complesso

Quando decidiamo di investire una parte dei nostri risparmi sui mercati azionari, dobbiamo avere ben presenti alcuni punti fermi. Innanzitutto: la borsa è un mercato complesso per gli scenari che si possono creare, ma allo stesso tempo è decisamente semplice per le modalità operative. L’investimento in borsa può riguardare mercati azionari oppure settori, indici, aree se non singoli titoli. Di norma, chi compra un’azione, punta sull’incremento di quel titolo (e nei suoi eventuali dividendi) dimostrando di voler riporre la propria fiducia su una determinata società e sul suo management.

La scelta, quindi, dovrebbe essere ben ponderata ed effettuata dopo aver valutato tutte le informazioni possibili in capo all’azienda nella quale si vuole investire. Chi acquista un’azione si assume un rischio: quello di perdere, anche totalmente, il proprio capitale. Anzi, se opera col trading a leva, può addirittura perdere di più di quanto investito (ma questo è un altro discorso). Dunque, come abbiamo visto, occorre ponderare bene. Anche se poi, esiste sempre la possibilità che esca la carta “Imprevisti” come al gioco del Monopoli.

La Borsa: Speculatori e Cassettisti

Si può essere speculatori o cassettisti, ma la scelta del titolo/dei titoli da comprare, non è mai casuale. Anzi. Lo speculatore è colui che cerca di massimizzare il profitto nel più breve tempo possibile. Il cassettista, invece, è colui che ricerca una crescita del valore del titolo più o meno costante nel tempo.

Vi sono i classici titoli etichettati “da cassettisti” e altri che più si addicono agli incalliti speculatori. Tagliamo la testa al toro: non è che comprando un titolo da cassetto, per forza, si avrà un incremento nel medio periodo. Dipende ovviamente dal contesto macro economico e dalla capacità dell’azienda di crescere a mantenere le premesse.

Di solito, le oscillazioni, in un senso o nell’altro, sono più contenute rispetto ai titoli più speculativi. Si cerca invece una modalità operativa più incentrata sul mordi e fuggi, ovvero sul trading più o meno quotidiano? In questo caso occorre informarsi non solo sull’andamento dell’azienda e sui suoi fondamentali, ma è tassativo essere aggiornati su qualsiasi notizia in grado di dare una scossa alla quotazione, nonché ai grafici, le medie mobili, i volumi, i minimi e i massimi, i supporti, le resistenze. Vi sembra ancora un gioco?

La Borsa: Pianificare, Diversificare, non giocare

Qualsiasi investimento in borsa va effettuato seguendo le linee di pianificazione al fine di essere coerenti con i propri obiettivi, le risorse, il grado di rischio e il livello di perdite che si possono sopportare. Occorre poi, diversificare, tra mercati, settori e aree geografiche. Quando si acquista un titolo, è fondamentale conoscerne tutti (o quasi) gli aspetti. Non basta scegliere un nome a caso, oppure seguire la scia delle chiacchiere degli amici al bar. Ecco, in quel caso sì che si sta giocando. E il rischio che si corre, è decisamente molto alto, anche se spesso, quando lo si intuisce, è ormai troppo tardi.

Argomenti

Investire Oggi