Petrolio su, ma energetici UE giù

di FTA Online News pubblicato:
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Nuova seduta di rialzi per il petrolio greggio mentre continuano ad arrivare segnali di tensione dal Medioriente. Il future sul WTI segna un rialzo dell'1,24% a 90,48 dollari al barile e mostra dunque un recupero di oltre il 12% dall'attacco di Hamas ad oggi, anche se i prezzi non sono ancora tornati sui massimi di fine settembre. In rialzo anche il Brent, che passa di mano a 93,25 dollari (+0,94%). I segnali di indebolimento dell'economia e il persistente clima di politica monetaria restrittiva a lungo contrastano con le tensioni sui prezzi provenienti dal difficile contesto geopolitico.

In queste ore però il settore energetico europeo, che pure è ritenuto da diversi analisti abbastanza conveniente in questa fase, segna il passo.

L'Euro Stoxx Energy cede lo 0,39% e lo Stoxx Europe 600 Energy perde lo 0,32%Le vendite sono diffuse sulla maggior parte dei mercati azionari UE, ma a Milano Saipem perde il 3,37%, Tenaris lo 0,83%, Snam lo 0,27%. Resiste invece Eni, che con il suo +0,05% è uno dei pochi titoli positivi dell'Eurostoxx 50. In rosso in Europa Repsol (-0,73%), TotalEnergies (-0,32%), Shell -0,67% e BP (-0,14%).

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