Piazza Affari ancora male con i bancari
pubblicato:Chiude un'altra seduta in calo Piazza Affari, nel contesto di indici europei contrastati e di listini statunitensi in moderato rialzo.
Cresce l'attesa per i dati di Nvidia che saranno pubblicati stasera a mercato Usa chiuso e indicheranno anche lo stato di salute dell'AI.
Si acuisce la pressione della Casa Bianca sulla Fed. Dopo la lettera di licenziamento di Trump, il membro del board della banca centrale Lisa Cook ha deciso di ricorrere in Tribunale. Gli operatori si interrogano sui futuri equilibri nella governance della banca e sulle conseguenze per la politica monetaria Usa e la sua indipendenza.
In Europa persistono forti incertezze sulla tenuta del governo francese in vista del voto di fiducia annunciato per il prossimo 8 settembre. In chiusura di seduta il rendimento dell'Oat francese cresce di 1 punti base al 3,51% dopo allunghi maggiori durante la giornata.
Gli indici azionari americani sono in frazionale rialzo: S&P 500 +0,19%; NASDAQ +0,13%; Dow Jones +0,29%.
Sono più contrastati i mercati azionari europei: EURO STOXX 50 +0,18%; Londra (FTSE 100) -0,13%; Francoforte (DAX) -0,52%; Parigi (CAC 40) +0,44%; Madrid (IBEX 35) -0,64%.
Ancora deboli i listini italiani: FTSE MIB -0,72%, FTSE Italia All-Share -0,65%, FTSE Italia Mid Cap +0,13%, FTSE Italia STAR -0,17%.
Il dollaro si riapprezza sulle maggiori valute, dopo i recenti cali, nonostante i timori sull'indipendenza della Fed. EUR/USD a 1,1609 (-0,29%).
Cauti acquisti premiano in chiusura i titoli di Stato Ue con la citata eccezione francese: il rendimento del BTP decennale resta al 3,6% con uno spread sul Bund di 91 pb (dati MTS).
Pesa ancora il credito a Milano: l'indice FTSE Italia Banche segna -1,46% nel contesto di un EURO STOXX Banks in calo dell'1,53%.
Male a Milano Bper (-2,69%), Banca MPS (-2,69%) e Intesa (-2,53%). Sulla stampa circolano ipotesi su un contributo straordinario a carico degli istituti allo studio del governo, con l'obiettivo di finanziare la prossima legge di bilancio. Si valuterebbero interventi sui crediti DTA sui quali un'intesa era già stata raggiunta l'anno scorso con l'ABI.
Cede alle vendite anche Unicredit (-0,3% a 66,23 euro) nonostante Citigroup abbia riavviato la copertura sul titolo con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 74 euro.
Torna indietro Diasorin (-5,84% a 85,18 euro), penalizzata dalla decisione di JP Morgan di avviare la copertura sul titolo con raccomandazione underweight e prezzo obiettivo a 75,40 euro.
Spunti positivi invece per il lusso con Moncler in rialzo del 2,33% e Brunello Cucinelli che guadagna lo 0,97% A incoraggiare il settore su scala globale contribuirebbero le voci di diverse offerte arrivate a Bain per la canadese Canada Goose.
Male invece in chiusura Stellantis (-2,84%). Reuters riferisce che il gruppo automobilistico ha fermato il programma di guida autonoma di livello 3 per costi eccessivi, ma in Italia si discute anche di livelli occupazionali e produttivi dopo il nuovo contratto di solidarietà annunciato a Termoli.
Tra i minori si segnala Avio (+4,84% a 35,75 euro) che ha aggiornato i massimi storici a 36,2 euro dopo nuovi accordi con le forze armate Usa e contratti di lancio con l'Agenzia spaziale europea.
Recupera il petrolio con il Brent a 67,62 dollari al barile (+0,6%) dopo la notizia di un calo settimanale delle scorte Usa superiore alle attese e nonostante il rafforzamento odierno del dollaro.
In leggero rialzo anche l'oro a 3.387 dollari l'oncia (+0,12%) mentre arretrano le quotazioni del gas naturale con il TTF olandese in calo a 32,6 €/MWh (-2,57%).
GD - www.ftaonline.com