Webuild giù dopo le critiche USA sulla "contabilità creativa" per le spese dual-use

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe essere utilizzato per raggiungere il target NATO

Webuild giù dopo le critiche USA sulla "contabilità creativa" per le spese dual-use

Webuild si conferma debole dopo il -5,9% di ieri. Il titolo ha accusato quanto rivelato da Bloomberg: l'ambasciatore statunitense alla NATO, Matthew Whitaker, ha messo sotto osservazione i Paesi membri dell'organizzazione militare atlantica, in particolare i metodi di contabilizzazione delle spese per armamenti ai fini del raggiungimento dell'obiettivo del 5% (entro il 2025) del PIL.

Gli USA e la contabilità creativa

Whitaker sostiene che alcuni Stati hanno allargato fin troppo le maglie dei criteri per l'inserimento degli investimenti tra quelli cosiddetti dual-use, ovvero a utilizzo sia civile che militare. Il sospetto è che alcune spese in infrastrutture prettamente civili vengano proditoriamente considerate ai fini del target NATO.

La questione Ponte sullo Stretto

Per quanto riguarda l'Italia si è ipotizzato che il Ponte sullo Stretto di Messina (per la quale Webuild è general contractor) potesse essere incluso tra gli investimenti dual-use e quindi conteggiato per il target NATO: si tratta di un'opera dal controvalore di oltre 10 miliardi di euro e darebbe una mano non indifferente per raggiungere l'obiettivo dato che secondo i calcoli di Equita contribuirebbe per lo 0,2% con denaro già stanziato, quindi senza incrementi di spesa pubblica. A quanto pare l'Italia sta valutando la cosa ma in teoria non dovrebbero esserci problemi da questo punto di vista. Il Ponte è già finanziato e non con risorse NATO.

L'analisi del grafico

Graficamente la flessione della seduta precedente ha lasciato il segno a causa della violazione del supporto rappresentato dal minimo di fine luglio a 3,7840 euro. Il titolo è ora esposto al rischio di approfondimenti verso i 3,3180 toccati il 23 giugno, riferimento determinante per scongiurare l'ipotesi di ritorno sul bottom di inizio aprile a 2,3880. Concreti segnali di forza con il ritorno sopra area 4, prologo a un tentativo di attacco al recente massimo pluriennale a 4,3060: in caso di successo riattivazione della tendenza ascendente di fondo verso 4,56 e 5,22, picco del 2013.

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