Piazza Affari in calo. Male le banche

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta in calo per i maggiori listini azionari italiani nel contesto di mercati europei deboli e indici statunitensi contrastati.
Cresce l'attesa per gli esiti della riunione di politica monetaria della Fed. Il mercato sconta un taglio di 25 punti base del costo del denaro USA al 4,25%, ma saranno fondamentali le prospettive sull'economia e l'inflazione oltre ai celebri dot plot che indicheranno gli orientamenti dei componenti del board.
Mentre Donald Trump visita il Regno Unito, ritorna all'attenzione il negoziato commerciale USA-Cina: il fondatore e CEO di Nvidia Jensen Huang ha confermato che le autorità cinesi chiedono ai grandi gruppi tecnologici, compresa la controllante di TikTok ByteDance, di non acquistare i chip RTX Pro 600D progettati da Nvidia per il Paese.

Gli indici azionari americani sono misti: S&P 500 -0,12%; NASDAQ -0,51%; Dow Jones +0,67%.

Mercati azionari europei in calo in chiusura: EURO STOXX 50 -0,16%; Londra (FTSE 100) +0,16%; Francoforte (DAX) +0,22%; Parigi (CAC 40) -0,4%; Madrid (IBEX 35) -0,1%.

Male l'azionario italiano: FTSE MIB -1,29%, FTSE Italia All-Share -1,25%, FTSE Italia Mid Cap -0,73%, FTSE Italia STAR -0,08%.

In leggero ripiegamento l'euro sul dollaro: EUR/USD a 1,1851 (-0,14%).
Il rendimento del BTP decennale segna un calo di 1 punto base al 3,50%, lo spread sul Bund si pone a 82 pb (dati MTS).

Ancora vendite sul settore del credito a Piazza Affari nel contesto di una debole intonazione del comparto a livello europeo. Il Ftse Italia Banche cede il 2,29% e l'Euro Stoxx Banks lo 0,98 per cento.

In rosso a Milano Unicredit (-3,59%), che secondo alcuni osservatori potrebbe subire ancora l'ennesimo ostacolo tedesco: il CEO della partecipata Commerzbank Bettina Orlopp ha affermato che l'approccio 'ostile' di Unicredit rischia di danneggiare i ricavi della banca.Le vendite sono comunque diffuse nel settore: sono in rosso anche Bper (-1,32%), Banco BPM (-1,41%), Intesa (-1,31%), Popolare di Sondrio (-1,29%) e Banca MPS (-1,38%). Male anche Mediobanca (-1,12%) nel secondo giorno della riapertura dei termini dell'Opas. Durerà fino al 22 settembre.
Secondo alcuni osservatori sul settore potrebbero pesare i rumors sul possibile rinvio al 2027 delle DTA da parte del governo, ma va aggiunto che analisti di Intermonte e Jefferies hanno definito limitati gli impatti sulla profittabilità degli istituti di credito, se il provvedimento fosse ricalcato su quanto fatto di recente.

All'attenzione anche Generali (0,06% a 32,69 euro), dopo le indiscrezioni su un possibile rinvio del progetto nell'asset management con Natixis.

La seduta è invece in recupero per titoli come Nexi (+1,89%), Telecom Italia (+1,58%) ed STM (+1,16%).

Sale anche Diasorin (+0,92% a 78,72 euro) dopo che UBS ha migliorato la raccomandazione sul titolo da neutral a buy, aumentando il prezzo obiettivo da 95 a 98 euro.

Arretra in chiusura Leonardo (-2,52%) dopo i recenti rialzi.

Male anche Tenaris (-2,21% a 15,015 euro): Piper Sandler ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da overweight a neutral e abbassato il prezzo obiettivo da 48 a 41 dollari, pari a 17,3 euro considerando il tasso di cambio e che l'ADR quotato al NYSE rappresenta 2 azioni.

Tra i minori in netto calo MediaForEurope (MFE A -7,58%) dopo che ProSiebenSat.1 Media, di cui il gruppo italiano controlla il 75% circa, ha peggiorato significativamente la guidance 2025.

Deboli le quotazioni dell'oro che passa di mano a 3.685 dollari l'oncia (-0,08%).

GD - www.ftaonline.com