Piazza Affari in calo, male Stellantis e Buzzi

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta in calo per i maggiori indici azionari di Piazza Affari e d'Europa nel contesto di listini statunitensi deboli.
A Wall Street si registra un'altra seduta con importanti trimestrali, come Morgan Stanley, Goldman Sachs e Johnson & Johnson.
Sul fronte macroeconomico stamane la crescita oltre le attese dell'inflazione di giugno della Gran Bretagna è stata seguita da un'inflazione italiana all'1,7% nello stesso mese.
La bilancia commerciale europea di maggio mostra un balzo della avanzo di 16,2 miliardi di euro a fronte dei 13,9 miliardi attesi dagli analisti.
Negli Stati Uniti sono al 2,3%, sotto le attese, i prezzi alla produzione di giugno, la produzione industriale del mese aumenta dello 0,73% a/a.

A due ore dall'avvio delle contrattazioni è debole Wall Street: S&P 500 -0,31%; NASDAQ -0,2%; Dow Jones -0,22%.

Sono in calo anche i maggiori mercati azionari europei: EURO STOXX 50 -1,22%; Londra (FTSE 100) -0,13%; Francoforte (DAX) -0,46%; Parigi (CAC 40) -0,57%; Madrid (IBEX 35) -0,07%.

Negative anche le performance dei maggiori listini azionari italiani: FTSE MIB -0,4%, FTSE Italia All-Share -0,38%, FTSE Italia Mid Cap -0,18%, FTSE Italia STAR -0,21%.

A Milano spiccano i forti ribassi di Stellantis (-6,21%) che accusa il cattivo sentiment europeo del settore dopo crollo a Parigi di Renault (-18,47%) in seguito al peggioramento della guidance 2025. Stellantis ha inoltre annunciato l'interruzione del programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. MF scrive che il gruppo ha fermato la produzione della Dodge Hornet a Pomigliano d'Arco in attesa dell'esito delle valutazioni sull'impatto dei dazi USA.

In rosso a Milano anche STMicroelectronics (-2,06%): in questo caso sono i conti di ASML a pesare, il gruppo olandese che produce macchinari per la produzione di microchip ha chiuso il secondo trimestre con risultati migliori delle attese, ma alla luce delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche non garantisce una crescita nel 2026.

La seduta si mostra negativa anche per Buzzi (-4,19%), Iveco (-3,42%) e Leonardo (-2,8%).

Poco mosso il settore del credito dopo i cali di ieri: l'indice FTSE Italia Banche segna -0,19%. I titoli italiani sono sostenuti del report di Barclays con una raffica di incrementi dei target. Bene Banca MPS (+0,25%) e Mediobanca (+0,28%).

Nel pomeriggio arretrano le quotazioni del petrolio greggio nei mercati internazionali con il Brent che torna a quota 68,11 dollari al barile (-0,87%), nonostante la variazione settimanale delle scorte USA censite dall'EIA abbia mostrato una solida domanda (-3,86 milioni di barili negli stock).
A Piazza Affari sono negativi Saipem (-1,39%) e Tenaris (-1,05%).

Da notare il forte apprezzamento dell'euro nei mercati internazionali: EUR/USD segna 1,1704 circa (+0,88%), ma la moneta unica perde lo 0,26% sullo yen.

Leggere vendite colpiscono i titoli di Stato UE: il rendimento del BTP decennale segna un rialzo di 2 punti base al 3,58%, lo spread sul Bund si pone a 89 pb (dati MTS).

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