Piazza Affari in rialzo. Bene Banco BPM e e Stellantis
pubblicato:Seduta in rialzo per l'azionario italiano ed europeo nel contesto di indici statunitensi deboli. All'attenzione ancora la guerra dei dazi dopo l'ultimo annuncio di Donald Trump: la nuova scadenza del 1° agosto non subirà ulteriori rinvii.
Ancora incerto l'esito dei negoziati tra Washington e Bruxelles, l'Europa non è tra i destinatari delle letterine con le quali la Casa Bianca ha annunciato il nuovo livello delle tariffe previsto dall'inizio del mese di agosto.
I dazi emersi dalle missive sono sostanzialmente in linea con quelli annunciati nel Liberation Day e in qualche caso leggermente superiori. La reazione dei mercati a questa stretta appare comunque ridotta, se non opposta alle attese di un maggiore nervosismo, segno forse che ormai gli operatori prendono forse meno sul serio le continue novità di Trump.
Sfiducia crescente negli Stati Uniti dopo l'approvazione della manovra finanziaria sembra venire anche dai Treasury con il rendimento del trentennale statunitense in crescita di 4 punti base al 4,96%
Sono prevalentemente negativi a due ore dall'avvio delle contrattazioni i maggiori indici azionari statunitensi: S&P 500 -0,05%; NASDAQ -0,01%; Dow Jones -0,22%.
Mercati azionari europei positivi in chiusura: EURO STOXX 50 +0,69%; Londra (FTSE 100) +0,56%; Francoforte (DAX) +0,77%; Parigi (CAC 40) +0,56%; Madrid (IBEX 35) +0,13%.
In chiaro rialzo anche i listini italiani: FTSE MIB +0,67%, FTSE Italia All-Share +0,7%, FTSE Italia Mid Cap +1%, FTSE Italia STAR +0,79%.
Arretra leggermente oggi l'euro sul dollaro: EUR/USD segna 1,1706 (-0,02%). Il contesto rimane però nell'anomala - almeno per l'ultimo decennio - asimmetria tra una Wall Street sui massimi e un dollaro storicamente debole.
Il rialzo dei rendimenti si registra anche in Europa dove prevalgono vendite sui titoli di Stato. Il rendimento del BTP decennale segna un rialzo di 4 punti base al 3,56% e lo spread sul Bund si pone a 88 pb (dati MTS).
Il rialzo dei rendimenti incoraggia i titoli del credito con l'indice FTSE Italia Banche che segna un rialzo dell'1%. Forti acquisti premiano Banco BPM (+3,6%) e Unicredit (+1,9%).
Secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg tra fonti vicine al dossier, ma non commentate dalla Commissione Europea, a breve l'esecutivo UE invierà una lettera al governo italiano in cui affermerà che non aveva il diritto di interferire con il golden power nella proposta di acquisizione di Unicredit sul Banco BPM. Secondo alcuni calcoli comunque i due mesi che il governo avrebbe in caso a disposizione per rispondere alla Commissione proietterebbero il confronto al periodo successivo al termine dell'offerta stessa che, ripartita di recente scadrà il 23 luglio. Su un ricorso di Piazza Gae Aulenti contro il golden power del governo si dovrebbe inoltre esprimere domani, 9 luglio, anche il TAR del Lazio.
Sopra il riferimento Mediobanca (+0,24%), che riunirà il cda venerdì per analizzare l'OPS di Banca MPS (+0,11%) ed esprimere poi un parere formale.
In rosso Bper (-0,39%) dopo che il cda della Popolare di Sondrio (-0,71%) ha preso atto del ritocco al rialzo di un'euro dell'offerta della stessa Bper per la banca valtellinese e ha auspicato un mantenimento dei livelli occupazionali e la difesa dei rapporti con il territorio in caso di successo dell'offerta.
In rally Safilo (+13,25% a 1,034 euro) dopo che Equita ha migliorato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e incrementato il prezzo obiettivo da 1,00 a 1,50 euro. Secondo gli analisti il mercato non sta apprezzando adeguatamente il nuovo modello di business e il rischio dazi appare rilevante, ma gestibile.
Campari chiude con un rialzo dello 0,56% dopo aver toccato i massimi da marzo in sintonia con altre big europee del settore degli alcolici incoraggiate dalle indiscrezioni su una possibile esclusione del comparto dai dazi più elevati.
Acquisti sui petroliferi Eni (+1,88%), Tenaris (+1,51%) e Saipem (+2,21%) con il petrolio greggio ancora bene intonato e il Brent a 69,91 $/barile (+0,47%) mentre il WTI passa di mano a 68,07 $/barile (+0,21%).
Fa bene Leonardo (+0,77%). Il Fatto Quotidiano riferisce indiscrezioni secondo cui il gruppo vorrebbe acquisire Telsy, società attiva nella sicurezza delle comunicazioni e cybersecurity del gruppo Telecom Italia (-0,22%): quest'ultima ha dichiarato che Telsy non è in vendita, mentre Leonardo ha definito la notizia priva di fondamento.
Stellantis guadagna il 2,99% a 8,645 euro: Equita ha confermato una raccomandazione hold, ma con prezzo obiettivo ridotto del 5% a 10,50 euro, in ogni caso molto superiore ai livelli attuali del titolo. Abbassate anche le stime su EBIT, utile netto rettificato e free cash flow nel biennio 2025-2026 (-26%, -29% e -1,8 miliardi di euro rispettivamente).
GD - www.ftaonline.com