Poste, i nuovi giudizi degli analisti che incoraggiano il titolo

di FTA Online News pubblicato:
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Borsa Italia, Cir reduce da una seduta volatile dopo un'operazione di peso

Poste, i  nuovi giudizi degli analisti che incoraggiano il titolo

Poste in netto rialzo: il titolo ieri ha guadagnato l'1,35% a 21 euro. I prezzi hanno oscillato tra 20,88 e 21,20 euro. Poste Italiane torna sotto i riflettori grazie a una serie di nuove valutazioni da parte delle principali banche d’investimento internazionali.

Goldman Sachs ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione Neutral e target price a 23 euro, sottolineando come Poste sia un gruppo “ben diversificato”, con dinamiche di crescita in miglioramento e una redditività solida, sostenuta da una posizione di capitale particolarmente robusta. Per Goldman, il titolo tratta a valutazioni corrette (“fair”), motivo per cui non vede al momento catalizzatori tali da spostare il giudizio su un rating più aggressivo.

Anche Jefferies ha recentemente rivisto il proprio fair value, alzandolo da 18,9 a 21,5 euro e confermando il rating Hold. Gli analisti hanno aggiornato le stime dopo i conti del terzo trimestre e ritengono che, pur in presenza di fondamentali solidi, il rapporto rischio/rendimento del titolo resti bilanciato, quindi senza particolare asimmetria a favore del rialzo.

Barclays ha adottato un approccio simile: target price aumentato da 19,2 a 20 euro, rating Equal Weight. La trimestrale è risultata leggermente superiore alle attese, tanto da spingere il broker a ritoccare al rialzo del 5% le previsioni di utile netto adjusted per il 2026.

Sul fronte domestico, Equita SIM si conferma più costruttiva: target portato a 24,5 euro (+14%), rating Buy. La SIM milanese sottolinea il forte momentum operativo, la solidità dei numeri e lo spazio per ulteriori incrementi della remunerazione agli azionisti, motivo per cui ha rivisto al rialzo le stime 2026-2028 (+1%) e il multiplo utilizzato nell’analisi SOTP.

Poste, i numeri del 3° trimestre 2025

La trimestrale ha confermato la resilienza del gruppo:

Ricavi: €3.182 mln (+4% YoY) superiori sia alle aspettative interne (€3.137 mln) sia al consensus (€3.168 mln)

EBIT adj.: €856 mln (+8.5% YoY) circa il 2% sopra le attese (€837 mln) e il 3% sopra il consensus (€827 mln)

Utile netto: €603 mln (+6% YoY) in linea con le aspettative e leggermente sopra il consensus di €583 mln

Nel complesso, il trimestre conferma una dinamica di crescita solida e ben distribuita tra le diverse aree di business, rafforzando l’idea – condivisa dalla maggior parte degli analisti – che Poste Italiane continui a essere uno dei modelli più stabili e profittevoli nel panorama corporate italiano.

Poste, aggiornati di recente i massimi storici

Il titolo il 13 novembre ha toccato un nuovo massimo storico a 21,80 euro, avviando poi una discesa da quei livelli. I minimi del 19 novembre a 20,68 euro sono vicini alla forte area di supporto a 20,50 euro, dove si collocano i minimi del 4 novembre e la media mobile esponenziale a 50 giorni. Fino a che questo supporto tiene la flessione degli ultimi giorni potrebbe anche dimostrarsi solo una pausa temporanea del rialzo. Segnali di ripresa oltre area 21,20 per il test di 20,68. Al superamento dei massimi il target si sposterebbe a 22,50 euro. Sotto area 20,50 la flessione rischierebbe di dimostrarsi duratura, target in quel caso sui minimi del 17 settembre e del 17 ottobre allineati in area 19,80, poi a 19,10 euro.

Cir, operazione importante su KOS

Seduta volatile ieri per Cir che ha oscillato all'interno di un ampio range compreso tra 0,68 e 0,73 euro per attestarsi poi in chiusura a quota 0,701, in progresso del 6,5%.

Il titolo è salito dopo l'annuncio dell'acquisizione del 40,23% di KOS da F2i Healthcare (società controllata da F2i al 61,4%) per 220 milioni di euro. Il closing è previsto entro tre mesi a condizione che vengano concesse le autorizzazioni previste, soprattutto quelle relative alle normative Golden Power italiana ed antitrust tedesca. L'accordo prevede inoltre che, nel caso in cui KOS superi nel 2026 e 2027 determinate soglie di performance, migliorative rispetto agli attuali obiettivi di business plan, CIR corrisponderà a F2i un eventuale ulteriore corrispettivo fino ad un massimo di 30,0 milioni di euro.

CIR, movimenti tecnici di precisione

Graficamente il rialzo è arrivato dopo la correzione vista dai top di ottobre a 0,72 euro, flessione che ha ritracciato con estrema precisione il 61,8% del movimento partito dai bottom di inizio settembre. La linea di tendenza che guida detto recupero è stata testata nella giornata di mercoledì ma non è stata violata in chiusura di seduta, confermandosi un valido sostegno dinamico attualmente a 0,66 euro.

Poco più in basso a 0,65 circa transita anche la media esponenziale a 100 sedute, che rafforza l'area di supporto su cui hanno fatto leva i prezzi per l'accelerazione di ieri. Oltre quota 0,72 in chiusura di seduta e meglio ancora di ottava se il titolo riuscisse a spingersi oggi oltre l'ostacolo, si creerebbero ulteriori margini di crescita per gli obiettivi a 0,80/0,82, riferimenti strategici nel lungo periodo. Al superamento di area 0,82 infatti verrebbero creati i presupposti per un rialzo di ampia gittata che potrebbe spingersi ben oltre quota 1,00.

Segnali di cedimento invece in caso di discese sotto ai minimi di questa settimana in area 0,65, introduttivi al riavvicinamento a quota 0,61.

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