Prelievo contanti: limiti e costi del servizio
pubblicato:Se da un lato i pagamenti digitali stanno diventando una pratica sempre più diffusa, dall'altro esiste ancora una buona fetta di popolazione che continua ad effettuare prelievi di contante. A prescindere dalla specifica modalità di prelievo – tramite in banca allo sportello oppure presso ATM – il prelievo di contante prevede dei limiti e dei costi che, in alcuni casi, non sono nemmeno poi tanto contenuti.

Andiamo quindi ad analizzare quella che è l'attuale situazione, quali sono i limiti di prelievo attualmente previsti e, soprattutto, quali sono le commissioni applicate dalle banche per poter usufruire di tale servizio.
Pagamenti digitali e prelievi di contante: un quadro della situazione
La recente pandemia ha notevolmente favorito l'utilizzo di strumenti digitali in moltissimi ambiti della vita, sia privata che professionale. E in tal senso non hanno fatto eccezione i pagamenti digitali che continuano a crescere, seppur in misura minore rispetto agli anni precedenti segnati dal Covid.
Una recente indagine condotta dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, ha rilevato come le transazioni effettuate con pagamenti digitali abbiamo raggiunto quota 206 miliardi di euro nel primo semestre del 2023, con una crescita del 13% rispetto all'anno precedente.
Per quanto però i pagamenti digitali siano sempre più utilizzati, siamo ancora lontani da un futuro senza contanti, talvolta preferito per la maggior facilità di monitoraggio di uscite e spese.
In Italia infatti, il 69% dei pagamenti viene ancora effettuato in contanti malgrado, soprattutto in alcune zone del paese, non sia semplicissimo riuscire a prelevare a seguito di una progressiva e graduale riduzione di ATM e filiali. Secondo la Fabi infatti (Federazione Autonoma Bancari Italiani) circa 4 milioni di persone in Italia hanno difficoltà ad effettuare operazioni di prelievo.
Limite prelievo contante: qual è e perché esiste
I limiti al prelievo di contante rappresentano uno dei punti maggiormente toccati dalle Leggi di Bilancio annuali. Le regole relative al prelievo di contante in euro erano già state stabilite nel 2007 (Decreto Legislativo n° 231) ma sono spesso oggetto di modifiche in virtù della delicatezza dell'argomento trattato. Con la Legge di Bilancio del 2023 infatti, il tetto massimo per effettuare pagamenti è passato dai 2.000 ai 5.000 euro.
Le motivazioni che portano a stabilire una soglia massima sono facilmente intuibili: i pagamenti in contante non sono tracciabili e rendono quindi più difficoltosa la battaglia contro irregolarità ed evasione fiscale.
Se il limite per i pagamenti è quindi ad ora di 5.000 euro, qual è il limite per i prelievi di contante e quanto si può prelevare dal conto? In relazione a tale quesito occorre fare un po' di chiarezza in quanto si fa spesso confusione tra i limiti per i pagamenti in contante e i limiti per i prelievi.
Va quindi subito chiarito che lo Stato non impone nessun limite al prelievo di contante dal proprio conto corrente mentre lo impone per i pagamenti cash, la cui unica possibilità di tracciamento risiede, appunto, nel tracciare i prelievi.
Benché infatti possa essere prelevata dal conto tutta la propria liquidità, la normativa antiriciclaggio impone agli istituti finanziari l'obbligo di segnalare periodicamente all' UIF (Unità di Informazione Finanziaria) le operazioni di prelievo che superano i 10.000 euro al fine di verificare che tali prelievi non siano frutto di operazioni non conformi alla legge.
Attenzione però, perché il fatto che lo Stato non imponga limiti non significa che non ci siano. Ad imporre limiti, benché non stabiliti e imposti dalla legge, sono infatti **banche e istituti di credito **che, come vedremo, hanno la facoltà di stabilire autonomamente precise soglie di prelievo contanti, prevedendo tetti minimi e massimi nonché commissioni variabili sulle relative operazioni.
Quindi:
• quanto si può pagare in contanti nel 2023? Massimo 5.000 euro
• quanto si può prelevare in contanti? Dipende dalla specifica banca o istituto di credito
• cosa succede se prelevo 5000 euro? Nulla, l'eventuale segnalazione scatta per importi superiori ai 10.000 o anche per importi inferiori qualora la banca nutra dubbi a riguardo
Limiti di prelievo contante delle banche
Appurato quindi che nessuna legge impone un limite di prelievo contante dal proprio conto, questi limiti di fatto esistono e sono decisi da banche e istituti di credito in maniera autonoma, sia per quanto riguarda il minimo che il massimo prelevabile.
I tetti di prelievo variano da banca e banca e talvolta anche in base allo specifico conto. In ogni caso, tali limiti sono indicati nel contratto che si sottoscrive con la banca al momento dell'apertura del conto.
È quindi diritto/dovere del correntista conoscere tali soglie e i relativi costi al fine di individuare tra i migliori conti correnti quello più conveniente in relazione alle specifiche abitudini di utilizzo.
Non esiste quindi una risposta univoca alla domanda su quanto è possibile prelevare dal conto poiché tali soglie, sia giornaliere che mensili, variano molto da istituto a istituto. Di seguito l'importo massimo di prelievo contanti previsto dalle alcune delle principali banche in Italia.
• Banca Sella: limite di prelievo giornaliero 250€
• Unicredit: 500€ giornalieri e 2.500€ mensili
• Revolut: 3000€ mensili
• Intesa Sanpaolo: 1500€ giornalieri e 5.000€ mensili
• isybank 3.000€ giornalieri e 10.000€ mensili
• ING 500€ giornalieri e 4.500€ al mese
• Fineco per prelievi su circuito Visa Debit massimo 500€ al giorno mentre al mese la soglia è personalizzabile da 500€ a 5.000€
• illimity, 1000€ mensili
• Mediolanum 3.000€ giornalieri e 4.500€ mensili
• BBVA, fino a 1.000€ giornalieri e 5.000€ mensili
Dagli esempi sopra riportati si evince quindi chiaramente, come la soglia di massimo prelievo contanti vari davvero notevolmente da una banca all'altra. Non solo, si nota anche come i limiti siano ben al di sotto della soglia dei 10.000 oltre la quale scatta l'eventuale controllo UIF di cui sopra.
Questo non significa però che il titolare non può ritirare dal proprio conto la somma che desidera ma che può farlo in contanti solo entro certi limiti. Per la restante somma può comunque sempre effettuare un bonifico o un assegno con la somma desiderata.
Quanto costa prelevare contante in Italia? I costi medi dell'operazione
Se da un lato gli esercenti lamentano commissioni eccessive per i pagamenti cashless, dall'altro non bisogna dimenticare che le operazioni di prelievo contante comportano un costo per l'utente. La maggior parte delle banche prevede infatti delle commissioni di prelievo.
Ma cosa sono le commissioni di prelievo? Molto banalmente, le commissioni di prelievo sono quel costo che paghiamo alla banca per usufruire del servizio di prelievo, sia tramite carta di debito che di credito. Tali commissioni, come per quanto riguarda i limiti, variano molto da banca a banca e sono generalmente superiori se effettuate con carta di credito oppure di persona presso filiale.
Le commissioni variano poi anche in base al fatto che si prelevi da ATM della propria banca oppure da ATM di un'altra banca.
Di seguito i costi di prelievo presso ATM delle principali banche italiane.
• ING, sempre gratis col conto arancio modulo zero vincoli, 0,95€ per il conto senza modulo zero vincoli
• Fineco: prelievo gratis per importi superiori a 99€, 0,80€ per importi inferiori a 99€ su tutti gli sportelli ATM di qualsiasi banca
• Selfyconto di banca Mediolanum, sempre gratis da qualsiasi ATM
• illimity, 3 al mese gratis, poi 1,50€ col conto classic, mentre sono sempre gratuiti col conto Premium
• **BBVA, **sempre gratuiti per importi superiori o uguali a 100€, altrimenti 2€ di commissione
• Revolut, coi conti Standard e Plus sempre gratuiti fino ai 200€, poi commissione del 2%,
• Banca Sella, sempre gratis da ATM della banca, su Atm di altre banche gratis 4 prelievi al mese, poi 2,00€
• Unicredit: sempre gratuiti presso ATM della banca, presso ATM di altre banche 2€
• Intesa Sanpaolo: sempre gratuiti presso ATM della banca, 2€ presso ATM di altre banche
• isybank, sempre gratuiti presso ATM Intesa Sanpaolo, fino a 1,10€ presso ATM di altre banche a seconda del conto
Ma quindi quanto costa prelevare contanti in Italia? Analizzando i costi di prelievo sopra riportati emerge che a concedere sempre prelievi gratuiti presso qualsiasi ATM è solo Selfyconto di banca Mediolanum.
La tendenza riscontrata in relazione alle banche analizzate è quella di offrire prelievi gratuiti solo se effettuati presso ATM della banca in cui si è aperto il conto. Le commissioni invece per i prelievi da altri ATM sono in media di 2€.
Altre ancora, come BBVA, concedono prelievi gratuiti ma solo se la somma prelevata è superiore o inferiore a determinati importi.