Prezzi del petrolio giù, ma il settore guadagna in Europa

di FTA Online News pubblicato:
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Continuano a flettere nei mercati internazionali le quotazioni del petrolio greggio con il future sul Brent che si riporta a 80,49 dollari al barile (-1,79%) e il derivato sul WTI che passa di mano a 75,65 dollari (-1,88%).

Le quotazioni hanno ripreso la via del ribasso dopo che è giunta sui mercati la notizia che l'Opec+ ha deciso di rinviare il meeting ministeriale previsto per il 26 novembre al prossimo 30 novembre. In precedenza i rumors su una spinta di Arabia Saudita e Russia per nuovi tagli della produzione a supporto dei prezzi avevano incoraggiato le quotazioni del petrolio greggio, ma ora il rinvio del meeting lascia intendere che un'intesa sui livelli di output tra i vari paesi produttori è ancora lontana e che l'azione concertata del cartello allargato è più difficile del previsto.

Secondo alcuni osservatori a questo punto appare più probabile una concentrazione dell'Opec+ sul rispetto delle quote di produzione stabilite, che non un'ulteriore stretta. Resta comunque l'incertezza sulle prospettive dei prezzi del petrolio per il prossimo anno, mentre il rallentamento economico globale proietta dubbi sulla tenuta della domanda.

Nonostante questo scenario opaco il settore petrolifero europeo viene oggi premiato dagli acquisti con l'Euro Stoxx Oil & Gas in rialzo dell'1,31% in queste ore.
Anche a Milano guadagnano terreno i maggiori titoli del settore, con Eni che recupera l'1,52% e Saipem che guadagna lo 0,35% mentre Tenaris segna un rialzo dello 0,55% Bene anche Saras (+0,86%).

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