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Primi problemi per Mercedes e Volkswagen sull'auto elettrica

di Raffaele Rovati pubblicato:
4 min

Primi problemi sull'auto elettrica per i big tedeschi. Mercedes come Tesla taglia i listini in Cina e Volkswagen rivaluta l'investimento da 2 miliardi su un nuovo impianto.

Primi problemi per Mercedes e Volkswagen sull'auto elettrica

La rivoluzione dell'automotive può aspettare. O, meglio, due colossi del segmento premium come Mercedes-Benz e Volkswagen iniziano a capire come il passaggio all'auto elettrica non sia poi così semplice. E iniziano a registrare i primi problemi non da poco.

Dall'auto elettrica arrivano i primi problemi per Mercedes e Volkswagen

Mercedes-Benz, in un inatteso dietrofront, è costretta a tagliare il prezzo di vendita dei suoi modelli elettrici in Cina: i prezzi base dell'Eqe, dell'Eqs e della versione lusso Amg Eqs 53 saranno ridotti rispettivamente di 50.000, 204.600 e 198.600 yuan (circa 6.800, 28.000 e 27.000 euro).

La connazionale Volkswagen, invece, aveva previsto di iniziare a costruire nel 2023 la fabbrica da 2 miliardi di euro per la produzione della nuova berlina elettrica Trinity e avviare l'output nel 2026. Secondo Manager Magazin il chief executive Oliver Blume starebbe valutando di rinviare il debutto del nuovo modello fino al 2030.

Mercedes fa dietrofont e taglia i prezzi dell'auto elettrica in Cina

"Vediamo sicuramente che la domanda è buona ma vediamo anche che i livelli di pricing sono ben sostenuti dal mercato cinese. Non puntiamo alla massa, puntiamo alla fascia alta, al segmento del lusso, e questo di solito si dimostra più resiliente anche in tempi di macro incertezze o depressioni”, questo il commento di Harald Wilhelm, chief executive di Mercedes, intervistato da Julianna Tatelbaum della Cnbc in merito al taglio dei prezzi in Cina deciso in ottobre da Tesla.

L'azienda di Elon Musk aveva ridotto del 9% i listini di vendita per Model 3 e Model Y. Come notava Reuters, si trattava di un'inversione di tendenza per il settore che arrivava insieme a segnali d'indebolimento della domanda in quello che è da tempo il maggiore mercato globale per le quattro ruote. Per gli analisti di China Merchants Bank International, i tagli ai prezzi di Tesla evidenziano il crescente rischio competitivo per i produttori di veicoli elettrici in Cina, con un rallentamento delle vendite a livello di settore previsto nel 2023.

Per Volkswagen e Mercedes problemi di rallentamento in Cina

Nel 2022 il mercato cinese dell'auto si è faticosamente ripreso dopo anni di frenata grazie anche alle misure a favore dei consumi introdotte dal governo, tra cui il taglio delle tasse sull'acquisto di alcuni modelli a basse emissioni. Incentivi entrati in vigore a inizio giugno e che a fine settembre erano stati estesi a tutto il 2023.

"Miriamo ad adattare in modo flessibile le strategie operative in risposta alle mutevoli richieste del mercato", è stato il laconico commento di Mercedes al dietrofront operato in meno di un mese. "Questa strategia di riduzione dei prezzi potrebbe generare un sentimento complessivamente negativo", ha sottolineato Jeff Chung, analista di Citigroup citato dal Financial Times.

Strategia che per altro arriva proprio in un ulteriore fase di stallo per il mercato dell'auto a livello globale, con la recessione alle porte, e in Cina, a causa della politica di tolleranza zero nella gestione della pandemia da parte delle autorità di Pechino e del suo impatto su attività produttiva e consumi. Chung ha previsto che dopo Mercedes la mossa di Tesla possa mettere sotto pressione anche altre case automobilistiche elettriche di fascia alta, come le cinesi XPeng e Byd e la stessa Volkswagen.

Volkswagen rivaluta tutte le sue strategie sull'auto elettrica

Wolsfburg da parte sua sta rivalutando le sue strategie di sviluppo di vetture elettriche. Per Manager Magazin, Blume starebbe considerando di abbandonare i piani per lanciare la Trinity sulla Scalable Systems Platform (Ssp), che nel lungo periodo avrebbe dovuto sostituire tutte le altre piattaforme. Fonti citate da Reuters sostengono che l'assemblaggio della Trinity sulla Ssp non dovrebbe essere in dubbio mentre il principale interrogativo rimane se ci sia davvero la necessità di costruire una nuova fabbrica.

Intanto lo sviluppo della piattaforma software E3 2.0, che avrebbe dovuto essere incorporata nella Trinity, è stato posticipato dal 2026 al 2029. In una lettera interna Dirk Hilgenberg, chief executive di Cariad (divisione software di Volkswagen), ha ammesso che la società si concederà più tempo sull'E3 2.0. "Stiamo cogliendo l'opportunità per esaminare tutti i progetti e gli investimenti e verificarne la fattibilità", ha invece spiegato Blume, sempre in una lettera interna citata da Reuters.

Volkswagen deve scegliere tra cash flow e ritardi sull'auto elettrica

Di fronte allo spettro di una recessione Volkswagen ha pubblicamente dichiarato che a causa di "realtà economiche in cambiamento" sta valutando i piani per software e piattaforme e determinerà i progetti per ciascun marchio. Se l'investimento da 2 miliardi nel nuovo impianto venisse effettivamente rinviato (o cancellato) a guadagnarne sarebbe il free cash flow del colosso tedesco, ma si rischierebbero ritardi nei piani di elettrificazione e nel lancio di prodotti cruciali.