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Reddito di Cittadinanza, importo più basso a febbraio 2023? Ecco perché

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

A febbraio 2023, alcuni beneficiari del Reddito di Cittadinanza hanno ricevuto un importo inferiore rispetto a quanto atteso. In questo articolo, esamineremo le ragioni più comuni di questa riduzione.

Reddito di Cittadinanza, importo più basso a febbraio 2023? Ecco perché

Reddito di Cittadinanza, perché l’importo di febbraio 2023 è più basso? Gli accrediti di RdC e PdC del mese scorso sono appena terminati e alcuni titolari si sono purtroppo ritrovati una ricarica mensile più bassa del previsto sulla carta prepagata.

Questo può accadere in vari casi e per diverse motivazioni. Analizziamo insieme le ragioni dell’importo Reddito di Cittadinanza più basso a febbraio 2023.

Reddito di Cittadinanza, importo più basso a febbraio 2023: ecco perché

Sono moltissimi i titolari di Reddito di Cittadinanza (ma anche di Pensione di Cittadinanza) che, negli scorsi giorni, ad accredito avvenuto, si sono ritrovati con una ricarica mensile inferiore rispetto a gennaio.

In realtà, i motivi per cui il Reddito di Cittadinanza percepito a febbraio 2023 è più basso rispetto ai mesi precedenti possono essere vari.

Innanzitutto, è possibile che i redditi del titolare di RdC, rispetto all’anno precedente, siano aumentati. Di solito tale indicazione viene riportata sulla DSU, o sul Modello 730 inoltrato al Fisco.

Altra ragione per cui l’importo può variare ed essere inferiore riguarda eventuali comunicazioni Unilav. Se il beneficiario (o un componente del medesimo nucleo familiare) ha svolto dei lavori anche temporanei, la ricarica RdC potrebbe risultare più bassa.

Allo stesso modo, anche la percezione di altri bonus o aiuti regionali o comunali può essere causa di riduzione della ricarica mensile RdC.

Infine, i percettori che non riescono a spendere l’importo totale ricevuto, di solito subiscono una riduzione dell’importo mensile.

Reddito di Cittadinanza, importo di febbraio 2023 non ricevuto: le cause

Oltre al Reddito di Cittadinanza con importo più basso a febbraio 2023, alcuni titolari hanno addirittura riscontato una mancata erogazione della ricarica.

Questo secondo caso avviene, di solito, per due motivazioni. La prima è legata alla decadenza dei requisiti. Se, durante i mesi passati, il nucleo familiare o il beneficiario ha registrato una perdita dei requisiti richiesti per mantenere il RdC, la domanda decade e la ricarica non viene più erogata.

Abbiamo poi una seconda ragione che può aver causato una mancata erogazione della ricarica RdC di febbraio 2023: un mancato rinnovo dell’ISEE.

Coloro che non hanno provveduto ad inviare l’ISEE 2023 aggiornato entro lo scorso 31 gennaio, infatti, potrebbero vedersi il Reddito di Cittadinanza sospeso per tale ragione.

Reddito di Cittadinanza febbraio 2023 più basso o non pagato: come verificarlo e a chi chiedere assistenza

Per i titolari del beneficio che hanno ricevuto un Reddito di Cittadinanza più basso a febbraio 2023, ma anche per chi non ha ricevuto la ricarica, le operazioni da svolgere sono due.

Innanzitutto, è possibile verificare il saldo della propria carta RdC utilizzando il sito INPS, utilizzandone l’area dedicata.

Qui sarà possibile controllare lo stato della propria domanda e, in caso di mancata ricezione della ricarica, si riuscirà a capire il motivo esatto.

Inoltre, sarà anche possibile verificare l’effettivo importo accreditato, inclusa l’eventuale diminuzione.

Nel caso in cui l’importo del Reddito di Cittadinanza di febbraio 2023 sia più basso o non sia stato ancora ricevuto, è possibile ricevere assistenza contattando l’INPS.

L’Istituto mette a disposizione sia il proprio Contact Center (raggiungibile ai numeri 803 164 da fisso e 06 164 164 da cellulare) sia le proprie sedi territoriali, alle quali accedere previo appuntamento.