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Reddito di Cittadinanza, nuovi requisiti da gennaio 2023: cambiano anche le date di pagamento?

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

Il Reddito di Cittadinanza ci sarà anche nel 2023 seppur con nuovi requisiti da rispettare. Intanto, i vecchi percettori iniziano a domandarsi se ci saranno cambiamenti nelle date di accredito del sussidio sul reddito, mentre i nuovi beneficiari sono ansiosi di conoscere le nuove date di pagamento. Ecco quando arriva la ricarica del RdC di gennaio 2023.

A nuovo anno iniziato gli italiani iniziano a pensare ai pagamenti INPS da intascare in questo primo mese del 2023.

Nello specifico, chi riceve già da tempo la ricarica del Reddito di Cittadinanza inizia a chiedersi se le tradizionali date di pagamento cambiano da gennaio 2023.

I nuovi percettori, invece, rimangono in attesa di conoscere da parte dell’INPS il calendario dei pagamenti di gennaio 2023. Ma quando il Reddito di Cittadinanza confluirà nelle tasche dei beneficiari?

Stando ad alcune voci di corridoio presto smentite, per il mese di gennaio 2023 si aspettava un cambiamento delle date di accredito della prestazione INPS rispetto a quelle classiche fissate dalla normativa.

Cosa dobbiamo aspettarci quindi sul fronte dei pagamenti in questo primo mese dell’anno nuovo?

Vediamo subito di dare una risposta esauriente al quesito prima di occuparci dei nuovi requisiti d’accesso al Reddito di Cittadinanza fissati dal neo Governo Meloni.

Prima però vi forniamo una panoramica dei pagamenti INPS previsti per gennaio 2023 grazie al video YouTube di Mr LUL lepaghediale.

Reddito di Cittadinanza, nuovi requisiti da gennaio 2023: cambiano anche le date di pagamento?

Affrontiamo subito il problema alla radice: il calendario dei pagamenti INPS del Reddito di Cittadinanza di competenza di gennaio 2023 non subirà alcuna modifica e quindi le date di accredito non cambieranno per i percettori della misura. 

I beneficiari dovranno soltanto individuare la categoria di appartenenza considerato che il pagamento del Reddito di Cittadinanza arriva in due date diverse ogni mese.

Se però da gennaio 2023 le date di accredito del RdC rimangono invariate lo stesso non si può dire per i requisiti da rispettare per poter beneficiare del contributo. 

Il Governo Meloni, infatti, ha approvato una serie di nuovi paletti e obblighi da rispettare per chi intende usufruire del Reddito di Cittadinanza nel 2023, prima della sua estinzione prevista per il 2024.

Reddito di Cittadinanza, quando arriva il pagamento di gennaio 2023: tutte le date

Come appena visto, le date di pagamento del Reddito di Cittadinanza di competenza di gennaio 2023 non subiranno modifiche rispetto alla calendarizzazione dell’anno passato.

Nello specifico, il 16 gennaio riceverà la prima ricarica RdC chi ha presentato per la prima volta domanda per la misura all’INPS lo scorso dicembre.

Stesso discorso vale per chi ha richiesto il rinnovo del Reddito di Cittadinanza terminati i primi 18 mesi di fruizione del sussidio.

L’altra data di pagamento da segnare sul calendario è quella del 27 gennaio 2023

In questo giorno arriverà la ricarica ai “vecchi” percettori (già beneficiari di due mensilità del Reddito di Cittadinanza), e a quanti hanno provveduto a richiedere il rinnovo del RdC a novembre 2022, i quali hanno ottenuto il primo accredito delle somme spettanti entro metà del mese scorso.

Attenzione però all’ISEE 2023: solo l’aggiornamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente infatti autorizza la fruizione del Reddito di Cittadinanza per l’anno in corso.

Reddito di Cittadinanza gennaio 2023, quali sono i nuovi requisiti

Messo da parte il discorso sulle date di pagamento di gennaio 2023, spostiamo l’attenzione sui nuovi requisiti da rispettare per continuare a godere del Reddito di Cittadinanza. 

Il più importante riguarda il reddito: l’ISEE 2023 dei richiedenti non dovrà superare la soglia di 9.360 euro.

Ma c’è di più. A risulta occupabile spettano al massimo 7 ricariche RdC durante l’anno, non necessariamente consecutive.

Le dodici mensilità del Reddito di Cittadinanza continuano invece ad essere erogate a coloro che hanno un minore, ai nuclei familiari all’interno dei quali sia presente un disabile o una persona anziana sopra i 60 anni di età.

Una qualsiasi offerta rifiutata, anche una sola, fa decadere il diritto a percepire il RdC, mentre i ragazzi dai 18 ai 29 anni devono obbligatoriamente seguire un periodo di formazione utile poi all’inserimento nel mondo del lavoro. 

Tra i nuovi requisiti non troviamo più l’offerta congrua: tutti sono considerati idonei a lavorare ovunque.

Cade quindi il limite massimo di 80 chilometri dalla propria residenza presente fino allo scorso anno.