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Reddito di cittadinanza, nuovi requisiti 2023: spunta il limite di età

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Reddito di cittadinanza, ancora novità con il Governo Meloni: spunta il limite di età per ottenere il sussidio e scattano nuovi requisiti dal 1° gennaio 2023. Avranno maggior peso il numero dei figli a carico e la fragilità. Ecco chi manterrà l’assegno e chi perderà il sussidio.

Reddito di cittadinanza, nuovi requisiti 2023: spunta il limite di età

Ci sono ancora delle novità sul reddito di cittadinanza 2023: probabilmente la prossima Manovra prevedrà una stretta per ridurre il numero di beneficiari. Il Governo Meloni ha intenzione di cambiare il sussidio e di modificare anche i requisiti di accesso: in che modo?

Spunta il limite di età dei titolari (che secondo le ipotesi dovrebbe essere fissato a 60 anni), e verrà dato maggior peso ai figli a carico e alle condizioni di fragilità dei soggetti.

Non solo: potrebbero cambiare anche le soglie ISEE, sfruttando il quoziente familiare.

Ecco quali sono i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza nel 2023: chi manterrà l’assegno e chi rischia di perderlo? Tutte le ipotesi sul tavolo del Governo.

Reddito di cittadinanza 2023 con nuovi requisiti: a chi spetta

Nessuna cancellazione del reddito di cittadinanza, ma tante novità dal Governo Meloni: taglio degli importi, riduzione del numero di beneficiari e nuove condizioni per accedere al sussidio.

Ad anticipare alcuni dei nuovi requisiti che verranno confermati con la riforma del reddito di cittadinanza è stato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

In primis, il reddito verrà confermato per tutti i soggetti portatori di invalidità, ma anche dalle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico, coloro che non sono in grado di lavorare, e chi ha figli a carico senza avere le risorse per mantenerli.

I titolari RdC con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, che sono in grado di lavorare (quindi sono considerati occupabili), potrebbero andare incontro a drastici tagli sul reddito di cittadinanza. Infatti, dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro, si perde la titolarità del sussidio.

Reddito di cittadinanza 2023: spunta il limite di età

Un’altra novità in arrivo sul reddito di cittadinanza, allontanata l’ipotesi di abolizione del sussidio, riguarda la fissazione di un limite di età per ottenerlo.

Si tratta di una soglia che – stando alle ultime indiscrezioni – dovrebbe essere fissata a 60 anni: questa è la discriminante per valutare chi può mantenere il sussidio e chi deve dirgli addio.

Il reddito, quindi, sarà confermato per coloro che hanno superato i 60 anni di età e si trovano in condizioni di disagio fisico, soffrono di invalidità o disabilità, non possono lavorare, oppure hanno dei figli a carico da mantenere.

Reddito di cittadinanza 2023: chi manterrà l’assegno?

Saranno davvero pochi coloro che potranno mantenere l’assegno RdC anche nel 2023: come abbiamo detto, l’obiettivo del Governo Meloni è la riduzione dei beneficiari.

Dunque sono confermati gli assegni per gli invalidi e i disabili, per chi soffre di disagio economico, per gli over 60 con reddito basso e per le famiglie con figli a carico impossibilitate a mantenerli.

E infatti, come sottolineato dal sottosegretario Durigon, tutti gli individui considerati occupabili andranno incontro alla perdita del sussidio già dal primo rifiuto di offerta di lavoro, in modo da essere spronati nella ricerca.

Il Governo ha in mente una vera e proprio riforma del sussidio grillino, ma le novità arriveranno per gradi. Come anticipato dal braccio destro di Giorgia Meloni, le modifiche al reddito di cittadinanza precederanno il taglio della Naspi, indennità di disoccupazione.