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Reddito di cittadinanza, importo ridotto nel 2023: tabelle e calcoli da fare

di Miriam Ferrari pubblicato:
4 min

Reddito di cittadinanza a rischio sospensione o taglio: il Governo Meloni prepara le modifiche da apportare al sussidio. A partire dal 2023 gli importi saranno ridotti: ecco i calcoli da fare e quanto prenderanno le famiglie.

Reddito di cittadinanza, importo ridotto nel 2023: tabelle e calcoli da fare

Il decreto aiuti quater ha modificato il tetto per l’utilizzo del contante e ha ridotto l’aliquota di detrazione del Superbonus passando al 90%. Non solo, sono in arrivo anche nuovi tagli sull’indennità di disoccupazione Naspi e sul reddito di cittadinanza.

Tra tutte le novità in arrivo sul reddito di cittadinanza nel 2023 c’è anche l’ipotesi di sospensione o taglio degli importi per alcune famiglie: ma di quanto si abbassa il sussidio grillino? Abbandonata l’ipotesi di cancellazione, alcune testate hanno provato a ipotizzare quanto perderebbero le famiglie con la riforma del sussidio da parte del Governo Meloni.

Ecco quali sono i calcoli da fare per verificare come cambiano gli importi dopo il taglio del reddito di cittadinanza: tabelle e previsioni.

Reddito di cittadinanza verso la riforma Meloni

È tutto pronto per dare il via alla riforma del reddito di cittadinanza: Giorgia Meloni e il Governo hanno le idee chiare. Occorre modificare la normativa per rendere il sussidio più efficiente ed efficace nella ricerca del lavoro. E proprio per questo motivo potrebbe arrivare ben presto la stretta.

C’è attesa, in particolare, per la prossima Legge di Bilancio 2023 che dovrebbe ridurre il numero di beneficiari del reddito di cittadinanza andando a tagliare gli importi del sussidio oppure sospenderlo dopo la fruizione di un tot di mesi.

Non solo: alla prima offerta di lavoro rifiutata, il titolare perderà il reddito di cittadinanza. In questo modo si potranno avvicinare gli individui occupabili al mondo del lavoro e ridurre il numero di persone che sfruttano il sussidio per non lavorare.

Reddito di cittadinanza: quanto durerà il sussidio

Un’altra modifica sulla quale preme la Lega e in particolare il leader del partito, Matteo Salvini, è la riduzione del periodo di fruizione del reddito di cittadinanza.

Ad oggi, dopo 18 mesi di fruizione i titolari possono richiedere il rinnovo per ulteriori 18 mesi, arrivando fino a 3 anni di percezione del beneficio. Ma sarà ancora così dopo la riforma Meloni?

In realtà, è allo studio una sospensione del reddito di cittadinanza per rifinanziare le pensioni, o comunque una riduzione del numero di mensilità percepite per sbloccare diverse risorse da impiegare in altro modo.

A vaglio del Governo c’è anche la possibilità di tagliare l’importo del reddito di cittadinanza a tutti coloro che, dopo 18 mesi di fruizione, non abbiano ancora trovato un lavoro e che risultino a tutti gli effetti occupabili.

A tal fine, potrebbero essere organizzati dei corsi di formazione per implementare conoscenze e competenze dei soggetti, e per avvicinarli al mondo del lavoro. Terminata la formazione, se ancora non è stato trovato o accettato un lavoro, il titolare RdC non potrà percepire il beneficio per i successivi sei mesi.

Taglio del reddito di cittadinanza: i nuovi importi e gli esempi

Al termine delle sei mensilità di sospensione, sempre secondo la proposta di riforma RdC, il soggetto potrà richiedere nuovamente il reddito di cittadinanza, ma con un importo ridotto del 25%. Terminato l’anno di formazione, saranno disponibili altre 6 mensilità di RdC, ma con ulteriore decurtazione del 25%.

Come cambierebbero, quindi, gli importi RdC con tutti questi tagli? Facciamo alcuni calcoli ed esempi sulle ricariche seguenti: 600 euro, 500 euro, 400 euro, 300 euro.

Importo RdC prima della riforma

dopo la riforma (6 mesi)

dopo la riforma (1 anno)

600 euro

450 euro

337,50 euro

500 euro

375 euro

281,25 euro

400 euro

300 euro

225 euro

300 euro

225 euro

168,75 euro

Un cittadino che, per esempio, percepisce 600 euro di RdC al mese, dopo la riforma per i primi 6 mesi otterrà 600-150 (25%), ovvero 450 euro; un anno dopo, invece, l'importo scenderà ulteriormente a 337,50 euro.