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Rendimenti eurozona in ulteriore flessione dopo l'intervento di Isabel Schnabel (BCE)

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Rendimenti in calo questa mattina nell'area Euro. Il rendimento del BTP decennale tocca i minimi dal 27 luglio mentre quello del Bund dal 2 giugno dopo le parole di Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo della BCE

Rendimenti eurozona in ulteriore flessione dopo l'intervento di Isabel Schnabel (BCE)

Rendimenti eurozona in ulteriore flessione

Rendimenti eurozona in ulteriore flessione stamattina: quello del BTP decennale segna 4,0520%, minimo dal 27 luglio (ricordiamo il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni scende a 2,2815% minimo dal 2 giugno (ricordiamo il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Rendimenti dei titoli di Stato USA sopra i minimi di venerdì: quello del T-Note a 10 anni segna 4,2420% da 4,1940%, minimo dal 4 settembre (massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,3990% da 4,3900%, minimo dal 20 settembre (top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Rendimenti, andamento diverso per Europa e Usa

I rendimenti USA ed Eurozona si sono mossi in modo diverso ieri. Quelli di BTP e Bund hanno toccato nuovi minimi di periodo in scia alle parole di Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo della BCE, secondo cui l'Eurotower può ora escludere ulteriori rialzi dei tassi alla luce del ragguardevole calo dell'inflazione.

Si tratta di dichiarazioni particolarmente significative in quanto Schnabel è uno dei "falchi" della BCE.

Negli USA invece il rendimento del T-Note resta ben al di sopra del minimo del 1° dicembre in vista degli importanti dati sul mercato del lavoro di oggi e, soprattutto, venerdì.

Oggi in agenda troviamo indici PMI servizi USA ed Europa e indice JOLTS (posizioni lavorative aperte) americano, giovedì il PIL eurozona, venerdì negli USA nuovi lavoratori dipendenti non agricoli e indice fiducia consumatori (Univ. Michigan).

Rendimenti, il quadro grafico

Conferme ribassiste per i rendimenti eurozona: quello del BTP a 10 anni si dirige verso 3,90-3,95%, minimi allineati visti tra marzo e luglio. Appoggi successivi a 3,70% circa. Affidabili indicazioni di forza solo a seguito di una stabilizzazione sopra area 4,25% seguita dal superamento di 4,45-4,46%.

Scenario simile per il rendimento del Bund decennale che è in pressione sui minimi di luglio a 2,28-2,29%: in caso di rottura obiettivi a 2,24% e 2,17%. Sopra 2,5150% possibilità di riavvicinamento ai recenti massimi a 2,66-2,67%.

Il rendimento del T-Note decennale nonostante il recente recupero resta posizionato per un test del minimo di inizio settembre a 4,06%: conferme alla violazione del 4,1940% toccato venerdì. Segnali di forza solo sopra 4,36% per il recente massimo a 4,5150%.

Struttura tecnica debole anche per il rendimento del T-Bond trentennale che resta esposto al rischio di approfondimenti verso area 4,30%, conferme alla violazione di 4,39%. Con una stabilizzazione sopra 4,43% possibile un riavvicinamento ad area 4,50-4,55%.

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