Saipem, cosa c'è dietro l'ultimo passo indietro dell'azione

di FTA Online News pubblicato:
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Borsa Italiana, Class Editori in calo nonostante dati in miglioramento

Saipem, cosa c'è dietro l'ultimo passo indietro dell'azione

Seduta negativa quella di ieri per Saipem che ha fatto registrare un ribasso del 3,5% a 2,457 euro. L'autorità garante della concorrenza e del mercato, l'Antitrust, del Regno Unito ha avviato una indagine sulla fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 per possibili problemi di concorrenza nel settore dei servizi energetici.

La scorsa settimana le assemblee straordinarie degli azionisti delle due società avevano approvato all'unanimità il progetto di fusione per incorporazione di Subsea 7 S.A. in Saipem, operazione che dovrebbe essere perfezionata nella seconda metà del 2026.

Da segnalare riguardo al gruppo la recente aggiudicazione di una commessa da 1,5 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro) in Turchia. Il contratto è stato assegnato da Turkish Petroleum OTC e riguarda la terza fase del progetto di sviluppo del campo gas di offshore di Sakarya: si tratta del più grande campo di gas naturale offshore scoperto in Turchia e si trova a circa 170 km dalla costa di Filyos, Zonguldak.

Per quanto riguarda le raccomandazioni degli analisti, invece, la scorsa settimana Ubs ha avviato la copertura su Saipem con rating "buy" e target price a 3 euro.

Saipem, si spegne il recente tentativo di allungo

Graficamente il ribasso di ieri ha spento il tentativo di allungo visto in avvio di ottava quando i prezzi avevano messo pressione alla resistenza a 2,44 euro, nel tentativo di interrompere l'impasse degli ultimi mesi e riprendere la corsa verso i massimi di gennaio 2025 in area 2,80.

Per il momento dunque è tutto rimandato ed ora il titolo dovrà mantenersi al di sopra dei supporti in area 2,35/2,40 per tenere viva la possibilità di un nuovo attacco in tempi relativamente brevi alla citata resistenza.

Sotto 2,35 invece il quadro tecnico si indebolirebbe favorendo il test a 2,27, riferimento la cui violazione aprirebbe a cali più corposi con obiettivi a 2,20 e 2,00 euro.

Class Editori, azioni in calo nonostante dati positivi

Class Editori termina la seduta di martedì con un calo dell'1,31% a 0,151 euro. I prezzi hanno oscillato tra 0,15 e 0,1525 euro.

Class Editori chiude il primo semestre 2025 con segnali di miglioramento sia sul fronte reddituale sia su quello finanziario.

I ricavi restano sostanzialmente stabili a 40,16 milioni di euro (+0,3% rispetto al 2024), mentre l’Ebitda cresce del 4,7% a 3,23 milioni, confermando la capacità del gruppo di generare margini positivi anche in un contesto sfidante.

In miglioramento anche l’Ebit, che passa da -2,84 milioni a -1,56 milioni, e la perdita netta consolidata, ridotta a 3,06 milioni da 4,67 milioni dell’anno scorso.

Sul fronte patrimoniale-finanziario, il patrimonio netto si attesta a 6,13 milioni, mentre l’indebitamento netto scende a 36,27 milioni dai 44,32 di fine 2024, evidenziando un deciso rafforzamento della struttura finanziaria.

Le attività digitali e i prodotti core continuano a trainare la crescita: MF-Milano Finanza registra un +14% di abbonati attivi (oltre 33 mila), un incremento a doppia cifra dei lettori online e un’espansione della raccolta pubblicitaria digitale (+17%), a conferma dell’efficacia della strategia multicanale.
In crescita anche la raccolta televisiva (+12%) e la controllata Telesia, mentre resta debole la pubblicità legata ai quotidiani (-7%).

Per gli investitori, la semestrale evidenzia un percorso di progressivo miglioramento dei margini operativi, un calo significativo dell’indebitamento e la conferma della crescita nel digitale, fattori che rafforzano la visibilità del piano di rilancio.

Class, titolo in laterale da un mese

Il titolo si muove lateralmente da circa un mese, la retta di regressione lineare calcolata dal 12 agosto è praticamente orizzontale e funziona da baricentro rispetto all'azione dei prezzi a 0,155 circa.

Prima della fase laterale i prezzi si erano mossi al rialzo dal minimo di fine luglio a 0,1240 euro. La rottura di area 0,168/0,170 segnalerebbe la ripresa del rialzo con obiettivi fino in area 0,22 euro. Sotto 0,145 la fase laterale potrebbe invece fare da sponda ad una fase ribassista, con rischio di discese verso i 0,12 euro circa.