Saipem reduce da una seduta difficile nonostante importanti novità
pubblicato:Moncler, titolo in calo dopo i risultati

Seduta difficile giovedì per Saipem. Il titolo ha ceduto il 2,57% a 2,385 euro. I prezzi hanno oscillato tra 2,385 e 2,541 euro. Anche stamane l'azione continua a perdere quota con un altro -2,85% a 2,317 euro.
Nasce Saipem7, un gigante da €21 mld
Saipem e Subsea7 hanno confermato la fusione under an all‑share deal che darà vita a Saipem7, una delle principali società globali nei servizi offshore.
Il nuovo gruppo disporrà di:
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Un backlog ordini di €43 mld
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Ricavi annui di circa €21 mld
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Core EBITDA superiore a €2 mld
La struttura azionaria sarà paritetica (50% – 50%), con sede a Milano e quotazioni in Italia e Norvegia.
Il Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito sta valutando se la fusione tra Saipem e Subsea 7 possa ridurre la concorrenza nel mercato dei servizi petroliferi offshore. L’autorità sta esaminando possibili effetti anti-competitivi per decidere sull’eventuale apertura di un’indagine formale.
In una fase successiva, potrà richiedere rimedi strutturali o comportamentali, in linea con le linee guida attuali che privilegiano vendite di asset o impegni di mantenimento della concorrenza
Se la CMA dovesse avviare un’analisi formale, l’accordo potrebbe rallentare o richiedere modifiche sostanziali (ad esempio, la cessione di asset o la limitazione di certe attività).
La tempistica è cruciale: la fusione è attesa nella seconda metà del 2026 e il via libera del CMA rappresenta una delle ultime autorizzazioni necessarie sul fronte regolatorio.
Saipem7, sinergie e fleet optimization
La fusione fa leva sull’integrazione delle flotte – circa 60 navi complessive – e sull’ottimizzazione di acquisti e strutture commerciali, per generare sinergie annue stimate in €300 mln. I costi di integrazione sono stimati in circa €270 mln.
Saipem, nel trimestre margini record, utility in crescita
Saipem ha archiviato un secondo trimestre da record:
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EBITDA adjusted a €413 mln, +39% YoY, con margine in crescita all’11,2%
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Ricavi a €3,7 mld, +9,6% YoY
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Free cash flow record di €447 mln
Il management ha inoltre segnalato che il progetto LNG di TotalEnergies in Mozambico (valore del contratto circa €3 mld) potrebbe ripartire entro fine estate.
Saipem, modello di business sotto evoluzione
Il miglioramento dei margini deriva anche dall’aumento dell’uso di flotte in leasing, che alza l’EBITDA ma comporta maggiori ammortamenti (DD&A), spiegando il leggero ritardo nell’utile netto.
Outlook e posizionamento strategico
Portfolio ordini solido: backlog stabile e attese su gare per €12 mld nel 2025.
Guidance positiva: Capex in aumento nella seconda metà 2025, supportato da questo portafoglio e dalle pipeline sul fronte energetico.
Mediobanca Research conferma la raccomandazione Outperform su Saipem: il Q2 è stato considerato un “aggiornamento positivo, anche se non privo di sfumature” – con ricavi leggermente sotto attese ma un EBITDA superiore alle previsioni.
In sintesi Saipem7 sarà leader globale con scala, redditività e pipeline forti e il secondo trimestre si è mostrato robusto, con margini e flusso di cassa in crescita.
Il cambiamento verso flotte in leasing migliora la redditività, ma aumenta i costi di ammortamento.
Progetti LNG e gare offshore rafforzano le prospettive.
Da monitorare l'approvazione dell’operazione Saipem7 da parte dell’antitrust UK, che valuta l’impatto competitivo e l'evoluzione del progetto Mozambico LNG, che porterebbe nuove entrate consistenti.
Saipem, bearish engulfing sul grafico
Le ultime due sedute formano una figura "Bearish engulfing", potenzialmente ribassista.
I massimi di ieri, a 2,54, coincidono con quelli del 24 febbraio, dai quali si era sviluppata una forte discesa.
Sotto 2,37, area di transito della media mobile esponenziale a 20 giorni, livello violato stamane viene confermato uno scenario ribassista con target almeno fino a 2,30, massimo del 14 maggio.
Supporto successivo in area 2,20 euro. Solo la rottura di 2,45 dovrebbe permettere un nuovo test di 2,54. In caso di rottura anche di quei livelli verrebbe inviato un segnale di forza, target a 2,80 euro circa.
Moncler, l'utile netto flette del 25%
Forte calo ieri per Moncler che ha fatto registrare un ribasso del 5,8% dopo la presentazione dei risultati del primo semestre 2025. I Ricavi consolidati sono stati pari a 1225,7 milioni contro i 1.230,2 dell'anno scorso, in crescita dell'1% a cambi costanti. I ricavi del marchio Moncler si sono attestati a 1039 milioni (+1% rispetto al 2024) mentre quelli di Stone Island sono calati dell'1% a 186,7 milioni di euro. L'Ebit di gruppo (-13,4%) è risultato pari a 224,8 milioni rispetto ai 258,7 del 2024, mentre il Risultato Netto si è attestato a 135,5 milioni rispetto ai 180,7 dell'anno precedente, con un calo dunque del 25%. La posizione Finanziaria Netta è di 980,8 milioni di cassa (845,8 a giugno 2024 e 1308,8 a fine dicembre) dopo il pagamento del dividendo che ha inciso per 345 milioni.
A inizio mese HSBC aveva ridotto il prezzo obiettivo sul titolo da 60 a 55 euro, mentre RBC lo aveva portato da 64 a 60 euro.
Moncler, titolo in prossimità dei minimi di giugno
Graficamente il titolo si è riavvicinato ai minimi di giugno in area 47,00, primo riferimento rilevante nel breve periodo. Poco più in basso, tra 45,50 e 46,00 euro, troviamo i bottom di novembre/dicembre 2024, che assieme ai citati 47,00 euro rappresentano una forte area di supporto chiamata a salvaguardare la struttura rialzista di fondo del titolo.
La violazione di tali riferimenti in chiusura settimanale rappresenterebbe un duro colpo per le ambizioni dei corsi ed aprirebbe a ribassi che potrebbero risultare di ampia gittata, con un primo obiettivo a 40,00 euro e target successivi tra i 33,00 ed i 35,00 euro circa.
Le tensioni grafiche si allenterebbero solo in caso di risalita oltre quota 52,00, preludio ad un recupero più duraturo verso 57,00 e poi 59,00 euro, prima area di resistenza critica nel medio lungo periodo.