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Arriva la sanatoria per i contanti tenuti in casa

di Piero Monviso pubblicato:
4 min

Nuova sanatoria per i reati fiscali in arrivo? Troppo presto per dirlo, ma il Governo sta valutando delle soluzioni per far cassa.

Arriva la sanatoria per i contanti tenuti in casa

La proposta del Governo è molto precisa: una nuova voluntary disclosure - o sanatoria che dir si voglia - che si vada ad inserire a metà strada tra la necessità di recuperare i capitali nascosti e l’intenzione di bloccare sul nascere il riciclaggio del denaro sporco. L'esecutivo, in altre parole, deve riuscire a rastrellare risorse a tutti i costi per finanziare la Legge di Bilancio.

In altre parole torna l'idea di una nuova sanatoria - o più correttamente potremmo dire voluntary disclosure - che passa dalla formula dell’autodenuncia fiscale: un tema ricorrente nella politica italiana. In altre parole l'obiettivo è quello di permettere a quanti abbiano nascosto dei capitali illecitamente all’estero o, molto più semplicemente, abbiano nascosto del contante nelle cassette di sicurezza, di far emergere queste somme. La strada che dovrebbero percorrere i diretti interessati è, appunto, l’autodenuncia, che porterebbe al pagamento di un’imposta sostitutiva al 26% e la conseguente regolarizzazione.

La nuova sanatoria per il contante

In altre parole il Governo italiano avrebbe allo studio un nuovo condono, una sanatoria, uno scudo fiscale: chiamiamolo come volete. Lo scopo è sempre lo stesso: permettere a chi ha evaso le tasse di trattare con il fisco e regolarizzare la propria posizione. Versando, ovviamente, una sanzione.

Questa nuova sanatoria, che permetterebbe di far emergere anche il contante, è quello di permettere all’Esecutivo di trovare le risorse sufficienti per finanziare la nuova Legge di Bilancio. Un compito sicuramente non molto facile per il nuovo Governo Meloni.

Secondo alcune stime, il gettito che potrebbe arrivare da questa disclosure potrebbe arrivare a superare i 10 miliardi di euro. E, in altre parole, si ripete quanto abbiamo già visto in passato: si va a battere cassa da chi non si è comportato correttamente, almeno sotto il profilo fiscale.

La storia delle voluntary disclosure

Non è la prima volta che lo Stato italiano tenta di recuperare le somme evase. Quando era al governo Matteo Renzi venne applicata un voluntary disclosure per le violazioni commesse fino al settembre 2014. Complessivamente vi aderirono 130 mila contribuenti, che dichiararono qualcosa come 60 miliardi di euro. Grazie a quell'operazione l’Agenzia delle Entrate riuscì a recuperare 5 miliardi di euro.

Una seconda puntata andò in onda nel periodo compreso tra il mese di ottobre 2016 e il mese di luglio 2017. In quell’occasione, a seguito di 15.000 istanze presentate, si riuscì a recuperare 1 miliardo di euro

Nel 2020 viene solo proposta un’ampia voluntary disclosure. Il progetto era stato siglato da un comitato di esperti, alla cui guida c’era Vittorio Colao.

La nuova sanatoria: come funzionerebbe

Come funzionerebbe la nuova sanatoria? In questo caso verrebbero tassati al 26% i capitali per i quali l’Agenzia delle Entrate ha ancora tempo di notificare tutti gli accertamenti. È necessario, inoltre, che il contribuente sia in grado di documentare il momento in cui ha guadagnato queste somme.

Le eventuali annualità che non risultano accettabili, perché non ne viene spiegata l’origine, sarebbero, comunque vada, regolarizzate accanto a quelle accertabili. In questo caso non verrebbe effettuato il prelievo.

Vediamo come funziona la regolarizzazione. Mettiamo il caso che un contribuente sia in possesso di 10.000 euro in contanti, dei quali è in grado di giustificare il momento del guadagno e altri 10.000 per i quali non può farlo. Ha la possibilità di regolarizzare 20.000 euro detenuti in contanti ed in nero, versando 2.600: il 26% di 10.000 euro.

È bene premettere che la posizione del Governo, in questo momento, rimane alquanto incerta. Introdurre una nuova sanatoria significa esporsi al rischio di pesanti critiche in un momento così delicato. Una delle strade verso le quali potrebbe optare potrebbe portare ad una soluzione indiretta, che passerebbe attraverso un emendamento alla Manovra.

Sanatoria contanti - Domande frequenti

Quado scatterà la nuova sanatoria sui contanti tenuti in casa?

Per il momento è solo un'ipotesi su cui il Governo sta lavorando. Non è ancora operativa, né è stata approvata.

Come dovrebbe funzionare?

In teoria si dovrebbe pagare il 26% degli importi che si ha intenzione di regolarizzare.