Sogefi in rally ecco i dati che hanno spinto le azioni al rialzo
pubblicato:Borsa Italiana, Stellantis, il perché del ritorno sui massimi da maggio

Balzo al rialzo ieri per Sogefi: il titolo ha guadagnato il 7,69% a 3,15 euro con i prezzi che nel corso della seduta si sono mossi tra 2,905 e 3,195 euro.
Sogefi, una trimestrale oltre le attese
Il rialzo di Sogefi dipende da una trimestrale nettamente superiore alle attese che mostra segnali di solidità in un contesto automobilistico ancora complesso.
Nei primi nove mesi del 2025 il gruppo ha registrato ricavi per 744,9 milioni di euro, in lieve calo rispetto allo scorso anno, ma con un miglioramento deciso della redditività: l’EBIT è salito a 48,5 milioni (+28% a/a), mentre l’utile netto è quasi raddoppiato, raggiungendo 29,9 milioni contro i 15,1 milioni del 2024. A contribuire è stata anche la riduzione degli oneri finanziari, segnale di una gestione più efficiente della struttura del capitale.
Il debito netto, pari a 13,9 milioni di euro (escluso IFRS 16), rimane su livelli contenuti, nonostante la distribuzione di dividendi per 17,9 milioni e gli investimenti per il rinnovamento degli impianti.
Nel solo terzo trimestre, i ricavi si attestano a 236,4 milioni di euro, con un lieve calo nominale (-2,6%) ma una crescita del 2,2% a cambi costanti. L’utile operativo sale a 10,2 milioni, più del doppio rispetto ai 4,3 milioni di un anno fa.
Il quadro geografico conferma la divergenza tra aree: Nord America, Sud America e Cina registrano progressi significativi (+11,4%, +5,2% e +6,4%), mentre l’Europa resta debole (-3,8%), pur rappresentando oltre metà del fatturato complessivo.
A livello di business unit, la divisione sospensioni si distingue ancora come la più performante. Pur con un fatturato in calo del 4%, ha visto crescere l’EBITDA del 7%, mantenendo un margine del 12,5%. Merito della riduzione dei costi e del contributo positivo del nuovo stabilimento in Romania, che ha già raggiunto la redditività. Più complesso, invece, lo scenario per la divisione Air & Cooling, che soffre l’aumento dei costi di energia e materie prime e un mix geografico meno favorevole, pur mantenendo risultati sostanzialmente stabili.
Sogefi, i dati visti positivamente dagli analisti
Gli analisti hanno accolto i conti con toni positivi. Equita Sim ha alzato del 18% il target price a 3 euro (rating hold), sottolineando che il terzo trimestre è stato “migliore a tutti i livelli”. Le nuove stime 2025-2026 sono state riviste al rialzo a doppia cifra sia per EBIT che per utile per azione, grazie soprattutto alla performance della divisione sospensioni.
Anche Intesa Sanpaolo ha definito la trimestrale “operativamente solida”, confermando la raccomandazione neutral e un prezzo obiettivo a 2,6 euro.
Nonostante la prudenza della guidance — che prevede per l’intero 2025 un calo dei ricavi “low single digit” a cambi costanti e un margine EBIT solo leggermente superiore al 5,1% del 2024 — gli analisti ritengono che tali previsioni siano conservative, alla luce di una marginalità già al 7% nei primi nove mesi.
In sintesi, Sogefi esce da questa trimestrale più forte, più efficiente e con margini in crescita. Pur restando le incertezze legate al contesto geopolitico e macroeconomico, la società dimostra di saper gestire con pragmatismo una fase complessa del settore automotive, mantenendo le basi per una crescita sostenibile nel medio periodo.
Sogefi, azione oltre la parte alta di un rettangolo costruito dai massimi di luglio
Il rialzo di Sogefi nasce dal superamento, il 24 ottobre, della parte alta del rettangolo disegnato a partire dal massimo del 30 luglio a 2,80 euro. Durante questa fase laterale si è accumulata molta energia, il veloce rialzo delle ultime tre sedute potrebbe non avere ancora consumato tutto il carburante a disposizione. Prossima resistenza a 3,25 euro, sopra quella possibili movimenti verso i 3,50 euro. Anche se nel breve sono possibili flessioni che assestino la struttura rialzista, il sostegno dei 3 euro sembra in grado di contenere un eventuale ripiegamento. Solo la violazione di 2,80 metterebbe fine alla speranza di arrivare prossimamente in area 3,50 euro.
Stellantis, nuovi massimi da maggio
Rialzo dell'1,6% ieri per Stellantis che ha toccato nuovi massimi da maggio. Il titolo ha reagito bene alla pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di settembre.
Nell'Unione Europea le immatricolazioni hanno infatti fatto registrare un incremento del 10,0% su base annuale, mentre il gruppo italofrancese ha realizzato un +10,5%, grazie soprattutto ai marchi Citroen, Fiat e Alfa Romeo.
Il titolo appare in ripresa da metà mese circa, periodo durante il quale Stellantis ha annunciato una partnership con Pony.ai, leader mondiale nella tecnologia a guida autonoma, grazie alla quale le parti in causa puntano ad accelerare lo sviluppo e la diffusione di applicazioni robotaxi in Europa.
Da segnalare inoltre la comunicazione del gruppo che ha annunciato l'intenzione di investire 13 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi quattro anni per far crescere le proprie operazioni in un mercato fondamentale come quello degli Stati Uniti e aumentare gli impianti produttivi nazionali.
Stellantis, serviranno conferme sul grafico
Graficamente i prezzi si stanno riavvicinando alla parte superiore dell'ampio trading range che si è sviluppato da aprile tra 7,50 e 9,80 circa.
Il superamento di questo ultimo livello, soprattutto se ribadito da una chiusura settimanale, rafforzerebbe l'ipotesi che vede i prezzi impegnati a costruire un rimbalzo duraturo che possa ricondurli in prima battuta in area 11,30 e poi fino a 12,00 euro circa.
Sotto 9,80 invece rischio di ulteriori fasi di debolezza con possibile arretramento inizialmente verso 8,80 e successivamente in direzione di 8,16, gap up di inizio ottobre.
Comments
Loading comments...