FTAOnline

Spid addio, arriva la nuova identità digitale nazionale: cos’è e come funziona?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Che cos'è l'app unica nazionale con la quale il Governo intende dire addio a Spid in favore di una nuova identità digitale? Ecco le novità e costa sta per cambiare.

Spid addio, arriva la nuova identità digitale nazionale: cos’è e come funziona?

Il prossimo 22 aprile scadono le concessioni per Spid: dovremmo dire addio al Sistema Pubblico di Identità Digitale?

Introdotto per semplificare l'accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica Amministrazione, Spid potrebbe presto essere rimpiazzato da una nuova identità digitale: il Governo ha in mente il lancio di una nuova app unica che possa inglobare Spid e CIE.

Ecco cosa potrebbe cambiare, quali sono le novità e come potrebbe funzionare la nuova app unica per l'identità digitale: tutto quello che c'è da sapere.

Addio a Spid: arriva una nuova identità digitale

Un piano assolutamente innovativo e in linea con quanto annunciato dal sottosegretario con delega all’Innovazione, Alessio Butti, lo scorso dicembre. Addio a Spid, arriva una nuova identità digitale unica a livello nazionale.

Ad oggi Spid è largamente utilizzata per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, per entrare sui siti web dell'INPS e dell'Agenzia delle Entrate, oltre che per richiedere numerose agevolazioni statali (come 18app e il bonus docenti).

Per richiedere lo Spid ogni cittadino deve rivolgersi a un provider privato, mentre l'idea del Governo è far passare il tutto dalle mani del pubblico, cos' come avviene per la Carta di Identità Elettronica (CIE).

L'obiettivo, in vista della scadenza delle concessioni al 22 aprile, è quello di creare una nuova app unica che possa inglobare Spid e CIE. Il primo passo è mettere al bando lo sviluppo dell'applicazione (probabilmente dal mese di marzo).

Come cambia Spid e perché non gli diremo addio

Nonostante le voci sul possibile addio a Spid, è molto probabile che il Sistema Pubblico di Identità Digitale non sparisca facilmente.

Basti pensare che ad oggi Spid è molto più utilizzato rispetto alla Carta di Identità Elettronica e il motivo è presto detto.

Mentre Spid è indipendente e affidato a un provider privato, la CIE è collegata a un documento di identità fisico che spesso crea problemi di lettura.

Anche dal punto di vista dell'attivazione ci sono differenze notevoli: mentre Spid si può attivare anche online e gratuitamente, la CIE deve essere attivata previo appuntamento al Comune e spesso la procedura è piuttosto lunga e complessa.

Spid a pagamento? Ecco cosa può cambiare

Il passaggio da Spid alla nuova app unica nazionale sarà graduale e potrebbe allungarsi più del previsto. Come abbiamo detto, la scadenza delle concessioni è fissata al 22 aprile 2023, ma il bando per la realizzazione dell'applicazione potrebbe partire già da marzo.

Il Governo Meloni si interroga su una possibile proroga di 36 mesi delle concessioni per Spid gratuito, ma i gestori intendono chiedere delle concessioni per decollare.

Le concessioni potrebbero variare tra 1,5 e 1,8 euro per ogni utente: considerando che attualmente ci sono 34 milioni di utenti attivi, si tratterebbe di una spesa pari a 50 milioni di euro per lo Stato.

Sono in corso le mediazioni per raggiungere un accordo, per lo meno con il principale fornitore di Spid in Italia: Poste Italiane. Raggiunto l'accordo si potrà procedere con lo sviluppo dell'app unica.

Argomenti

Tecnologia