Stellantis, i broker peggiorano i giudizi dopo i dati

di FTA Online News pubblicato:
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Enel, spunti positivi da Jefferies e Hsbc

Stellantis, i broker peggiorano i giudizi dopo i dati

Stellantis in rosso (-1,92%) al termine della seduta di ieri. Molti broker hanno peggiorato i giudizi dopo i pessimi risultati preliminari del primo semestre.

Deutsche Bank ha ridotto il target da 9 a 8 euro, Equita lo ha portato a 10 euro (-5%), Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione neutral e target a 9 euro ma ha tagliato le previsioni di adjusted Aoi e adjusted Eps rispettivamente del 22% e del 23%, abbattendo quella sul dividendo da 0,46 euro a 0,08 euro per azione.

Come detto nei giorni scorsi il gruppo ha pubblicato i dati relativi al primo semestre 2025 chiusosi con ricavi in forte calo a 73,4 miliardi di euro (-13,6%) e una perdita netta di 2,3 miliardi (da un utile di 5,6 miliardi). Il gruppo ha anche segnato un free cash flow industriale negativo per 3 miliardi di euro nel periodo e mostrato un calo delle consegne nel secondo trimestre del 6% a 1,447 milioni.
Nella prima metà dell'anno Stellantis ha registrato ricavi da 74,3 miliardi di euro, in calo del 12,6% sul dato di un anno fa, e una perdita netta da 2,3 miliardi di euro a fronte dell'utile da 5,6 miliardi di euro della prima metà del 2024 che pure già mostrava un pesante calo del 48%.

Il risultato operativo rettificato del gruppo (l'AOI, che esclude poste straordinari di varia natura) si è compresso a 500 milioni di euro, era di 8,4 miliardi un anno fa.
Il cash flow operativo del gruppo mostra che Stellantis brucia molta cassa, 2,3 miliardi di euro contro il saldo 4,89 miliardi della prima metà del 2024.
Il più preciso dato del cash flow industriale mostra una perdita da 3 miliardi di euro, quasi decuplicata rispetto ai -392 milioni di un anno fa.

A falciare i conti ha contribuito l'impatto decisivo di ben 3,3 miliardi di euro di oneri netti (lordo imposte) per cancellazione di programmi (di recente quello dell'idrogeno), svalutazione di piattaforme e altro ancora.

Stellantis, quadro grafico ancora orientato al ribasso

Il quadro grafico di Stellantis resta per il momento orientato al ribasso. La reazione vista tra aprile e maggio aveva portato i prezzi a ritracciare il 38,2% della discesa dai top di febbraio, ma il mancato superamento della resistenza a 9,80 euro ha agevolato il successivo calo che ha eroso praticamente tutto il precedente recupero, riportando il titolo in prossimità dei bottom di aprile in area 7,25.

La permanenza al di sopra di tale riferimento tiene in vita la possibilità di un ulteriore tentativo di ripresa, ma le possibilità si riducono con il passare dei giorni.

Servirà comunque il superamento di quota 8,50 almeno per allentare le tensioni e creare gli spazi necessari per un allungo che oltre 9,00 euro possa candidarsi al ritorno in area 10,00. Sotto 7,25 invece nuovi segnali di debolezza che potrebbero preludere ad un affondo verso 6,20 euro. Target successivo in area 5,80.

Enel, Jefferies e HSBC promuovono il titolo

Seduta al rialzo ieri per Enel che ha guadagnato l'1,37 per andare a terminare a 7,818 euro. I prezzi nel corso della seduta hanno oscillato tra 7,744 e 7,747 euro.

Jefferies alza target price a €9,50 – confermato “Buy” Il broker ha incrementato il prezzo obiettivo da €8,60 a €9,50, mantenendo la raccomandazione buy, sostenendo che il titolo è prossimo a un possibile turning point.
Enel ha sottoperformato i peer integrati di circa il 7% da inizio anno, creando attese per un potenziale recupero.

Fattori che possono innescare il rerating
Chiarezza sulla concessione italiana Il rinnovo del contratto per il distributore di rete (DSO), che riguarda circa il 20% dell’EBITDA, potrebbe sbloccare il programma di buyback da €3,5 mld, pari al 4,4% della capitalizzazione.

Sentiment in America Latina
Migliorando, potrebbe sostenere un'espansione dei multipli nel business regionale, che incide circa il 26% sull’EBITDA.

Valutazione e rendimento
Prezzo/utili stimato attorno a 12× per il 2026, e un totale rendimento per gli azionisti (dividendo + potenziale EPS) di circa l'8%.

Anche HSBC conferma “Buy” su Enel – Target price a €8,80 Raccomandazione: HSBC mantiene il giudizio buy su Enel, con un prezzo obiettivo di €8,80.

Aspettative sui risultati Q2
Gli analisti HSBC stimano per il secondo trimestre un EBITDA di circa €5,4 miliardi, in linea con il percorso previsto.
Sul primo semestre, le stime sono:
EBITDA: € 11,36 miliardi
Utile netto: circa €3,55 miliardi

Buyback previsto
HSBC ipotizza un programma di riacquisto azioni annuale da € 1 miliardo per il periodo 2025–2030, in continuità con la politica annunciata in assemblea e con il piano da € 3,5 miliardi approvato a maggio.

Perché HSBC vede valore
Bilancio solido: robusto EBITDA e utile netto secondo guidance.
Buyback regolare: l'ipotesi di €1 miliardo all'anno sostiene il dividendo e il calcolo del valore azionario.
Multipli: Enel resta interessante con un payout stabile e margini sostenibili.

Enel reduce da un rimbalzo a Piazza Affari

Il titolo Enel ha disegnato lunedì una candela "hammer", rialzista, appoggiata sulla media mobile esponenziale a 100 giorni, un supporto ritenuto rilevante anche in ottica di medio termine. Il rimbalzo di martedì nasce quindi da un sostegno solido e potrebbe anche proseguire.

Conferme in questo senso sopra 7,88, lato alto del gap del 21 luglio. Resistenze successive a 8,20 e a 8,40 euro.

Una chiusura di seduta al di sotto di area 7,70 potrebbe invece segnalare l'inizio di un cedimento più consistente. Primo target a 7,38, area di transito della media mobile esponenziale a 200 giorni, poi a 7,05 euro.