Settore auto sotto i riflettori dopo l'accordo USA-Giappone
pubblicato:Il settore auto nipponico non subirà tariffe speciali, mercato scommette su accordi anche con UE

Seduta in forte progresso per Stellantis +7% e per le altre azioni del settore auto: l'indice EURO STOXX Automobiles & Parts guadagna oltre il 4%. Il comparto europeo si muove in scia a quello giapponese. L'indice Topix Transportation Equipment ha chiuso stamattina con un progresso vicino all'11%, contro il +3,51% del Nikkei 225, l'indice principale del mercato azionario giapponese che è salito sui massimi da oltre un anno.
Nikkei in rally dopo l'accordo sui dazi
Il rally del Kabutocho è arrivato dopo l'accordo sui dazi siglato da Trump e il primo ministro Shigeru Ishiba: le tariffe per le importazioni giapponesi negli USA saranno del 15% in cambio di circa 550 miliardi di dollari di investimenti da parte di soggetti pubblici nipponici finalizzati a permettere alle aziende realizzare catene di forniture resilienti in settori chiave come il farmaceutico e i semiconduttori negli USA. T
okyo si è impegnata anche ad acquistare prodotti agricoli americani. Il Giappone ha negli USA il principale partner commerciale: le esportazioni verso il suolo statunitense coprono infatti il 21% del totale contro il 18% della Cina.
Una breccia della politica trumpiana
Quindi il Giappone si salva dai dazi al 25% che sarebbero scattati il 1° agosto e ad approfittarne è soprattutto il comparto auto. Si perché per questo settore le tariffe erano state fissate da Trump al 27,5%, in rispetto della sua impostazione compartimentale delle tariffe. Ed è proprio questa rottura del modello indicato dal funambolico inquilino della Casa Bianca, secondo gli analisti, a incoraggiare gli acquisti.
L'accordo USA-Giappone non fa altro che confermare che Trump, a dispetto dell'atteggiamento baldanzoso e delle minacce, è tutt'altro che risoluto nel portare avanti la guerra commerciale. In sostanza il mercato punta su un accordo anche con l'altro partner ingombrante, l'Unione Europea.