Cassa integrazione per il caldo 2025, come funziona e quando si può richiedere

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Cassa integrazione per il caldo confermata anche per il 2025: come accedere alla Cig per eventi climatici estremi e in quali casi è concessa.

Cassa integrazione per il caldo 2025, come funziona e quando si può richiedere

L’Italia è attualmente alle prese con ondate di caldo e picchi alle temperature, sia percepite che reali, davvero molto elevati. Purtroppo, la situazione climatica si riflette inevitabilmente sui lavoratori e sulle imprese: in alcuni contesti, è praticamente impossibile lavorare. Si aggiungono poi le ordinanze comunali e regionali che, per fronteggiare l’emergenza caldo, vietano spesso attività lavorative all’aperto ad orari variabili (che di solito però vanno dalle 12 alle 16, in media). Di solito, il divieto scatta quando la temperatura percepita è superiore ai 35 gradi. È in questi casi che si può richiedere la cassa integrazione per il caldo 2025. Anche quest’anno, infatti, si può ottenere la Cig per eventi meteo e climatici.

Come funziona la cassa integrazione per il caldo nel 2025?

Nei casi in cui eventi meteo straordinari, come appunto l’ondata di caldo che sta investendo l’Italia in queste settimane, i datori di lavoro possono attivare la Cig.

La cassa integrazione per il caldo eccessivo, nel 2025, è possibile anche perché è stata la stessa autorità pubblica a fornire indicazioni e gli estremi per la sospensione o la riduzione del lavoro all’aperto.

L’INPS, nel recente Messaggio n. 2130/2025 (datato 3 luglio), ha specificato che il datore di lavoro intenzionato a richiedere la Cig per caldo estremo dovrà indicare, nella domanda, i dettagli dell’ordinanza con cui autorità, Comuni o Regioni hanno disposto sospensioni o riduzioni delle attività lavorative all’aperto.

È importantissimo considerare, in sede di richiesta di attivazione, la temperatura. Si fa una differenza tra la temperatura reale e quella percepita. Lo stesso Istituto ha riferito che, quando quella percepita è più elevata di quella reale, la domanda di attivazione della Cig di solito viene accolta più facilmente.

Cassa integrazione per il caldo 2025: quando si può richiedere

Resta fondamentale un dettaglio: per richiedere la cassa integrazione per il caldo 2025, è necessario che il bollettino meteo segni una temperatura di oltre 35 gradi.

L’INPS, all’interno del già citato messaggio, ha poi fornito alcuni esempi dettagliati di casi in cui si può accedere alla Cig per il caldo anche senza allegare la certificazione della temperatura elevata.

In primis, si può accedere nel caso in cui i dipendenti svolgano attività di lavoro in posti non protetti e esposti al sole. Anche chi utilizza macchinari che generano calore possono avere diritto alla Cig senza la certificazione.

Allo stesso modo, può scattare senza bollettino legato alle temperature se i lavoratori, per svolgere le loro mansioni, sono costretti a indossare strumenti protettivi.

Gli importi

Una volta attivata la cassa integrazione per il caldo 2025, i lavoratori riceveranno l’80% della retribuzione spettante. C’è però un importo massimo valido per legge ogni anno: per l’anno corrente è possibile percepire in Cig per eventi climatici estremi fino a un massimo di 1.404,03 euro lordi.

Il datore di lavoro è tenuto ad anticipare gli importi ai lavoratori. Successivamente, verrà calcolato un conguaglio sui contributi che il datore di lavoro dovrà pagare all’INPS.

Argomenti

Lavoro