Poste Italiane batte le attese e scatta in avanti
pubblicato:Risultati trimestrali oltre il consensus, guidance 2025 migliorata, indiscrezioni su riorganizzazione per sfruttare il Danish Compromise

Poste Italiane inizia bene la seduta e poi accelera a metà mattinata toccando i massimi dal 20 giugno. Gli acquisti sono aumentati dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha realizzato ricavi pari a 3,26 miliardi di euro, in rialzo del 4,5% e superiori ai 3,206 del consensus. L'EBIT adjusted si è attestato a 864 milioni, +10,4% a/a e ben sopra i 790 del consensus. L'utile netto sale del 9,1% a/a a 572 milioni, anche in questo caso battendo le attese degli analisti fissate a 540 milioni.
Risultati molto buoni quindi, anche se il secondo trimestre denota un rallentamento rispetto al primo: nel semestre chiuso al 30 giugno infatti ricavi, EBIT e utile segnano progressi su base annua del 4,8%, 11,5% e 14,0% rispettivamente.
Su la guidance
Il trend positivo degli affari ha convinto il management a migliorare la guidance 2025: ora l'EBIT adjusted è stimato in 3,2 miliardi dai 3,1 dell'indicazione offerta a febbraio, mentre l’utile netto atteso sale da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi. Il consensus degli analisti è per 3,13 miliardi e 2,24 miliardi rispettivamente.
L'a.d. Del Fante sottolinea i risultati record del primo semestre (ricavi a 6,5 miliardi di euro, EBIT adjusted a 1,7 miliardi e utile netto a 1,2 miliardi), con il +9,5% dei ricavi nei servizi assicurativi e il +27% dell'EBIT adjusted nei servizi finanziari. Stenta la divisione dei servizi postali classici, con ricavi nel secondo trimestre quasi fermi (+0,7% a/a) e una perdita netta di 37 milioni (utile di 10 milioni l'anno scorso).
Rumor su riorganizzazione per sfruttare il Danish Compromise
Segnaliamo anche quanto rivelato nella serata di ieri: Poste Italiane gruppo sta studiando una riorganizzazione per sfruttare il Danish Compromise, un principio contabile europeo che consente alle banche che di ottenere benefici a livello di requisiti patrimoniali per le partecipazioni in società assicurative, una volta ottenuto lo status di conglomerato finanziario. L'idea dovrebbe essere quella riunione le attività finanziarie (PostePay e Banco Posta Fondi) e assicurative (Poste Vita) in Bancoposta.