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STM in rosso con il settore tecnologico

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

Guidance negativa dalla società dei wafer di silicio Siltronic e l'indice tech europeo si ritira dai massimi degli ultimi 23 anni appena rivisti

STM in rosso con il settore tecnologico

Vendite consistenti stamane sul comparto tecnologico europeo. L’indice Euro Stoxx Technology segna infatti un pesante -3,2% Le vendite sono diffuse e confermano la volatilità di un comparto che continua a essere uno dei riferimenti cardine dei mercati finanziari in questa fase. I temi sono quelli di molte altre industrie, ma i movimenti sono più rapidi, le valutazioni più febbrili.
Pesano i tassi, che in caso di calo incoraggerebbero questo settore più di altri.
Pesano le prospettive della mitologica intelligenza artificiale perennemente sospesa tra lo status di pietra filosofale e quello di bolla instabile.
Pesano gli equilibri della domanda e delle scorte, dei costi dell'energia e dell'orientamento delle imprese nell'attuale marasma geopolitico.

Le indicazioni sono spesse insomma contraddittorie.

Tech UE in calo, ma in Giappone Softbank ha appena brillato

Per esempio, nonostante l’azionario tecnologico europeo stamane sia in netto disastro, in Giappone Softbank, holding tech di peso globale, ha chiuso la seduta con un rally al rialzo del 6,27% la società ha avviato un bel recupero da quando ha pubblicato l’8 febbraio i dati con ricavi in crescita e perdita in netto calo. D’altronde Softbank è famosa soprattutto per il suo controllo con il 90% circa del colosso britannico dei chip ARM. Quest’ultima è stata quotata sul Nasdaq lo scorso 14 settembre e da quel listing Softbank ha incassato 5,12 miliardi di dollari. D’altronde ARM è uno dei protagonisti della progettazione di chip per l’intelligenza artificiale e infatti dalla quotazione ha più o meno triplicato il proprio valore sul mercato, con ovvi segnali positivi anche per la holding giapponese.

Tech UE, STM e gli altri subiscono l’impatto di Siltronic

Ma cosa spinge allora le quotazioni dei tecnologici al ribasso oggi. Secondo molti osservatori dipende da Siltronic. La società di Monaco è un produttore di wafer al silicio, un prodotto – come noto - essenziale per tutta l’elettronica. Dà lavoro a circa 4.500 addetti e ha impianti di produzione in Asia, Europa e Stati Uniti, quello più avanzato è quello per i wafer da 200-300 mm di Singapore.

Ma in queste ore il titolo tedesco segna un pesante ribasso del 7,52% a 85,31 euro. La società ieri ha proposto un dividendo di 1,20 euro per azione sul 2023 e ha annunciato la guidance al mercato, ma le stime, evidentemente non sono piaciute.

I segnali arrivati non sono incoraggianti per il settore. La domanda rimane debole, principalmente per via delle forti scorte dei clienti e quindi dei rinvii di consegne.
Nella prima metà di quest’anno le vendite sono previste stabili sui livelli del semestre precedente ci sono costi per gli investimenti nella fab da 300 mm di Singapore, ma c’è anche in corso un rialzo dei costi di energia e materie prime che sarà in parte compensato da un miglioramento del contesto dei cambi.
Saranno per Siltronic quasi doppi i deprezzamenti e gli ammortamenti quest’anno e come effetto il gruppo si aspetta un significativo calo dell’EBIT nel 2024. Proprio questa negativa view sull’utile operativo è stato il segnale rosso letto dai mercati.

Tech UE, vendite diffuse dopo i massimi

Le vendite come anticipato sono diffuse nel tech europeo in queste ore. L’olandese ASML, un altro gigante dei semiconduttori, segna un pesante calo del 4,55%: si tratta di una società che capitalizza più di 350 miliardi di euro e chiaramente il suo passo indietro pesa su tutto il mercato.

La tedesca Infineon perde il 3,53% e torna a 33 euro.
E’ in pesante rosso anche l’olandese Be Semiconductor Industries (BESI) che perde il 6,5% e si porta a 148 euro nonostante Morgan Stanley avesse invece alzato il prezzo obiettivo da 160 a 175 euro.

Ci sono anche i grandi consulenti tecnologici francesi, come Capgemini (-1,2%) e Atos (-4,55%), anch’essi in rosso. Perde quota anche la spagnola Amadeus IT (-0,85%) e la Dassault Systemes francese che cede un 2,07% nonostante abbia appena presentato con l’americana Cadence Design Systems un progetto nativo in cloud per lo sviluppo virtuale di sistemi elettromeccanici.

In generale bisogna comunque ricordare che ieri l’Euro Stoxx Tech ha toccato i 1106,15 euro ed è quindi tornato su livelli che non vedeva dal 2000, i massimi degli ultimi 23 anni insomma.

In queste condizioni qualche ripiegamento è forse anche sano. Resta da misurare l’entità di eventuali ulteriori correzioni.

Il comparto, come detto, è soggetto a una forte dipendenza dal newsflow particolarmente ricco e variabile in questo ambito e le prospettive mostrate da Siltronic invitano alla prudenza.