STMicroelectronics, ecco cosa c'è dietro l'avvio di ottava in rialzo

di FTA Online News pubblicato:
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Interpump, il manager punta a un margine operativo lordo superiore al consensus

STMicroelectronics, ecco cosa c'è dietro l'avvio di ottava in rialzo
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Eccellente inizio di settimana per STMicroelectronics (+3,23% a 24,74 euro), solo parzialmente limato dai cali dello 0,89% a 24,505 euro delle prime ore di negoziazione di oggi. Ieri STM ha guidato il rally del comparto semiconduttori europeo insieme ad ASML, Infineon e AMS. Il settore reagisce all’ultima decisione del governo olandese su Nexperia, azienda chiave nella produzione di microprocessori (oltre 110 miliardi di chip l’anno), controllata dal gruppo cinese Wingtech Technology.

Il ministero dell’economia dei Paesi Bassi ha attivato una misura “highly exceptional”, simile a un golden power, per proteggere gli asset strategici nazionali in un momento delicato: Pechino ha appena intensificato i controlli sulle esportazioni di terre rare, materiali fondamentali per la produzione di semiconduttori.

La tensione commerciale è salita di livello: Trump ha reagito annunciando dazi del 100% sulle importazioni cinesi dal 1° novembre, riaprendo di fatto un nuovo capitolo della guerra commerciale tra Washington e Pechino.

Il mercato però, per ora, interpreta l’evento in chiave rialzista. Gli investitori sembrano scommettere su due ipotesi: un rafforzamento competitivo dei produttori occidentali (in caso di minori importazioni dalla Cina) e un aumento dei prezzi dei chip se la scarsità di terre rare dovesse accentuarsi.

In sintesi, il comparto semiconduttori torna al centro della geopolitica economica globale — e per una volta, con un vento a favore per l’industria europea.

STM, il titolo ritesta ostacoli statici di peso

I massimi di lunedì di STM, a 24,90 euro sono praticamente allineati a quelli di venerdì, a 24,97 euro. In quell'area si colloca il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di luglio, resistenza critica contro la quale si sono scontrati i prezzi a più riprese dal 23 settembre. Solo una chiusura di seduta al di sopra di area 25 euro potrebbe anticipare la ricopertura del gap ribassista del 23 luglio a 26,835 euro.

Resistenza intermedia a 25,70 euro. La violazione di 23,55, minimo del 26 settembre, costringerebbe a considerare le oscillazioni delle ultime settimane un "doppio massimo", figura ribassista, che potrebbe anticipare discese versdpo area 22 euro almeno.

Sotto quel supporto atteso il test de minimo del 7 agosto a 20,855 euro.

Interpump, Montipò si aspetta un MOL superiore al consensus

Avvio di ottava positivo per Interpump che ha guadagnato il 2,65% dopo le parole del presidente e fondatore del gruppo, Fulvio Montipò, che in un'intervista a L'Economia del Corriere della Sera ha affermato che l'obiettivo di Interpump è quello di realizzare due acquisizioni entro fine anno e che l'esercizio 2025 potrebbe andare in archivio con un margine operativo lordo superiore agli oltre 460 milioni di euro del consensus.

Interpump, titolo in reazione da un brutto venerdì

Graficamente il titolo ha reagito al pesante affondo visto tra febbraio e aprile quando le quotazioni sono scese da 47,38 fino a 25,48 euro. Attualmente i corsi sono risaliti al di sopra di quota 39,00 riportando in equilibrio il quadro tecnico, un cui netto miglioramento potrebbe essere favorito dal superamento di area 42,00, dove oltre ai massimi degli ultimi due mesi, transita anche la linea di tendenza che scende dai top del 2021.

Oltre quota 42,00 il trend di crescita partito ad aprile troverebbe nuovo vigore ed il titolo avrebbe l'opportunità per risalire sui massimi annuali toccati a 47,38 euro per poi andare ad attaccare l'ostica resistenza in area 48,00, altro riferimento critico nello scenario di lungo periodo. Sotto 38,00 euro invece spazio ad un consolidamento più ampio del rialzo, con supporti successivi a 35,50 e poi a 33,60 euro, che dovranno contenere la flessione e cercare di rilanciare il trend positivo.