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Superbonus, cambio dell’aliquota in base al miglioramento energetico: la proposta di FdI

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Il Superbonus potrebbe presto cambiare: i benefici ambientali che la misura ha apportato non sono sufficienti a giustificare gli elevati costi dell'agevolazione. Si pensa quindi a delle soluzioni che favoriscano i lavori più virtuosi a livello ambientale ed energetico. Ecco come potrebbe cambiare l'aliquota concessa.

Superbonus, cambio dell’aliquota in base al miglioramento energetico: la proposta di FdI

Il cambio di Governo porterà con sé delle modifiche al Superbonus ed ai bonus ristrutturazione, non vi è dubbio. Si sente spesso parlare di una riduzione delle varie misure legate all’edilizia, che probabilmente verranno riunite in una sola ed unica misura.

Negli ultimi tempi, comunque, si è più volte sentito parlare di un possibile cambio dell’aliquota relativa al Superbonus.

Che questa non garantirà più il 110% non è ormai un mistero. La riduzione, in effetti, era stata già prevista con la Manovra 2022, che aveva introdotto un possibile décalage. Una riduzione graduale fino al 2025, insomma.

Eppure, col nuovo Governo Meloni, la situazione potrebbe modificarsi ancora. Ecco tutte le ultime news su Superbonus, cambio dell’aliquota e scadenza della misura.

Superbonus, cambio dell’aliquota in base al miglioramento energetico: la proposta di FdI

Una delle più recenti proposte avanzate in merito al Superbonus riguarda il cambio dell’aliquota in base al miglioramento energetico.

Più nello specifico, a breve molto probabilmente non si parlerà più di un’aliquota unica per tutti i lavori, ma di una percentuale variabile. E la variazione dipenderà strettamente dall’effettivo efficientamento energetico ottenuto mediante ai lavori.

Non si tratta, almeno per il momento, di una modifica ufficiale alla misura. Superbonus, cambio dell’aliquota e possibile legame col miglioramento energetico sono tutte proposte provenienti da Fratelli d’Italia.

La misura, al momento, non sta apportando i benefici sperati. Secondo un recente studio ad opera della Banca d’Italia, il Superbonus costa al nostro Paese più di 13,95 miliardi. Una cifra che non è assolutamente giustificata, in quanto i benefici avuti a livello ambientale grazie alla misura sono minimi.

Per tali ragioni, in questo momento, l’ipotesi di un cambio dell’aliquota in base ai miglioramenti energetici ed ambientali sembra una delle idee più concrete.

Dunque, stando alla proposta di FdI, chi avvierà dei lavori che apporteranno vantaggi ambientali potrà godere di un Superbonus di entità maggiore.

Cambio dell’aliquota Superbonus: differenze in base alla tipologia di abitazione

L’adattamento dell’aliquota relativa al Superbonus in base all’effettivo miglioramento energetico ottenuto mediante ai lavori non è comunque l’unica novità legata alla misura.

Il Governo Meloni si è più volte mostrato a favore di una modifica sostanziale alla misura, che preveda delle differenze tra prima e seconda casa.

Chi intenderà accedere al Superbonus per le abitazioni principali, in altre parole, potrà godere di un’aliquota più vantaggiosa. Secondo indiscrezioni non ancora confermate, in questo caso l’aliquota potrebbe essere fissata all’80%.

Diverso, invece, il caso in cui si acceda al Superbonus per le seconde case. In questa situazione, l’aliquota concessa sarà sicuramente ridotta.

Difficile, tuttavia, parlare di cifre esatte: si parla infatti di un Superbonus che andrà dal 65% ad un massimo dell’80%.

Una cosa però è certa: il nuovo Governo Meloni dovrà intervenire anche sulla spinosa questione della cessione dei crediti.

La premier entrante Giorgia Meloni si è più volte detta a favore di modifiche che renderanno il Superbonus maggiormente fruibile anche sotto questo aspetto.