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Ultime sul Superbonus: 3 novità da sapere se vuoi richiederlo!

di FTA Online News pubblicato:
4 min

Chi vuole usufruire del Superbonus 110% nel 2022 deve tenere in considerazione tutte le novità stabilite negli ultimi mesi, tra cessione del credito e villette unifamiliari. Ecco le ultime.

Ultime sul Superbonus: 3 novità da sapere se vuoi richiederlo!

Usufruire del Superbonus 110% non è semplice, su questo non c’è dubbio. Tanti sono gli obblighi da rispettare ed i vincoli da tenere in considerazione, ma soprattutto ci sono novità praticamente ogni settimana e non è assolutamente semplice essere aggiornati su tutto.

Per questo motivo, quando si vuole usufruire del Superbonus, conviene rivolgersi a dei professionisti, in modo da non avere alcun tipo di problema. Ricordiamo che in caso di problemi ed incongruenze tra quanto dichiarato ed i lavori eseguiti, si rischia di perdere la detrazione (qualunque sia la forma in cui se ne fruisce), dunque è molto importante che tutto sia fatto secondo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

In particolare, in questo articolo diamo tre indicazioni principali a chi volesse sfruttare il Superbonus per ristrutturare casa nel 2022, tenendo conto le ultime novità ed anche quelle che potrebbero essere le variazioni nel prossimo futuro, in attesa di ufficialità.

Ultime sul Superbonus: attenzione alle villette unifamiliari ed alla SAL!

La prima novità da trattare con attenzione è sicuramente quella riguardante lo Stato Avanzamento Lavori in relazione alle villette unifamiliari. Infatti, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Superbonus al 2022 per tutti, segnano però una novità molto importante per le villette unifamiliari: entro il 30 giugno deve essere stato svolto almeno il 30% dei lavori.

Questo significa che per iniziare i lavori oggetto di Superbonus è praticamente già tardi, perché bisogna arrivare al 30% entro il 30 giugno, certificando questo livello di avanzamento dei lavori di ristrutturazione attraverso la documentazione SAL. Come mai questa novità?

La motivazione è semplice ed ha a che fare con l’obiettivo del Superbonus: rendere le case degli italiani più sicure, moderne e sostenibili. Questa necessità, però, è statisticamente molto più presente in condomini e IACP, mediamente più vecchi come anno di costruzione rispetto alle ville e villette unifamiliari, tendenzialmente più recenti e quindi moderne.

Essendo le risorse destinate al Superbonus limitate, si è pensato di privilegiare la categoria dei condomini e IACP, dando di fatto alle villette unifamiliari i mesi contati. Ora però si parla di proroga di questa scadenza e possiamo sbilanciarci nel dire che è piuttosto probabile che la deadline venga spostata rispetto all’attuale 30 giugno, con indiscrezioni che parlano del 31 agosto o del 30 settembre.

Ciò che è certo è che in ogni caso le villette unifamiliari hanno solo fino a fine anno per usufruire del Superbonus 110%, mentre condomini e IACP hanno anche tutto il 2023. Il bonus rimarrà poi anche nel 2024, ma ridotto all’aliquota del 70%, calando ulteriormente nel 2025 (al 65%). In questo modo, il Superbonus si riavvicinerà al bonus ristrutturazione ed all’ecobonus, tornando di fatto un bonus “ordinario” in termini di aliquota.

Ultime sul Superbonus: attenzione alla cessione del credito!

Un’altra novità molto importante riguardante il Superbonus 110% è quella relativa alla cessione del credito. In sostanza, è la possibilità di cedere il credito maturato ad un ente autorizzato, in genere una banca, che lo liquida immediatamente applicando una certa percentuale di interessi.

In questo modo, chi usufruisce del Superbonus ottiene immediatamente la cifra che gli spetta, senza dover attendere le dieci rate di pari importo nei successivi dieci anni. Insomma, un modo rapido e comodo per ottenere subito la cifra spettante, scontandola come un qualsiasi altro credito in banca.

Dal 2022 la strada per usufruire di questa modalità è diventata ancor più complessa, a causa soprattutto dell’approvazione del decreto antifrode, pensato esattamente per evitare le frodi e per regolamentare in maniera precisa ed affidabile il Superbonus in generale, ma ancor più nello specifico lo sconto in fattura e la cessione del credito, occasioni “ghiotte” per eventuali frodi.

Dal 2022 tra l’altro anche Poste Italiane torna tra gli enti autorizzati ad acquistare il credito da scontare; dunque, se da un lato si è complicata la strada che porta alla cessione del credito, dall’altro il Governo e l’Agenzia delle Entrate hanno cercato di renderla comunque utilizzabile. Anche perché è evidente che si tratta di una possibilità che rende veramente il Superbonus disponibile per tutti i cittadini, costringendo altrimenti i meno facoltosi a rinunciare alla normale detrazione, in quanto dovrebbero anticipare la spesa dovuta.

Ultime sul Superbonus: attenzione all’asseverazione dei costi

L’ultimo dei tre aspetti presi in esame riguarda l’asseverazione dei costi, divenuta un passaggio obbligatorio e molto importante: si tratta dello step attraverso cui viene certificato che i costi dichiarati sono compatibili con i lavori svolti.

Non è raro, infatti, che i soggetti che hanno provato (e sono talvolta riusciti) a frodare lo Stato abbiano sostanzialmente “gonfiato” i costi ad hoc per ottenere una detrazione più elevata. In alcuni casi i costi gonfiati erano relativi a dei veri lavori di ristrutturazione, mentre in altri casi si è trattato di una vera e propria messa in scena solo per poter ottenere il bonus.

Alla luce di ciò, il Governo ha dato una stretta anche su questo fronte, costringendo così tutti i soggetti che vogliano usufruire del Superbonus a subire questo controllo, certificando che le spese siano coerenti. Questa certificazione passa attraverso cifre ben precise che, per altro, dipendono anche dai crescenti costi delle materie prime.

Un fenomeno in parte aumentato anche dai bonus edilizi stessi, che hanno notevolmente alzato la domanda di materiale edilizio. In ogni caso, anche su questo aspetto conviene sempre consultare dei professionisti, ma in ogni caso è fondamentale che l’asseverazione ci sia, altrimenti il Superbonus non viene riconosciuto.