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Tenaris guadagna lo 0,65% a 12,425 euro grazie al rialzo del prezzo del petrolio

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

L'annuncio dell'Arabia Saudita sui tagli volontari spinge il greggio in rialzo, ne beneficia Tenaris

Tenaris guadagna lo 0,65% a 12,425 euro grazie al rialzo del prezzo del petrolio

Tenaris guadagna lo 0,65% a 12,425 euro grazie al rialzo del prezzo del petrolio

Seduta al rialzo lunedì per Tenaris che si è avvantaggiato del rialzo del prezzo del petrolio. Il titolo ha guadagnato lo 0,65% a 12,425 euro dopo avere oscillato tra 12,375 e 12,625 euro.

L'annuncio dell'Arabia Saudita sui tagli volontari spinge il greggio in rialzo, l'OPEC+ conferma la strategia di riduzione graduale

Il greggio ha registrato lunedì un aumento nella prima parte della seduta (per poi terminare poco sopra la parità) dopo l'annuncio dell'Arabia Saudita di tagliare volontariamente un milione di barili al mese successivo. Tuttavia, l'OPEC+ ha deciso di confermare la strategia di riduzione graduale precedentemente stabilita. Il ministro del petrolio saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha dichiarato che faranno tutto il necessario per portare stabilità a questo mercato.

Arabia Saudita taglia la produzione di petrolio come monito per evitare speculazioni a prezzi troppo bassi

La decisione dell'Arabia Saudita di ridurre volontariamente la produzione di petrolio ha generato un impatto immediato sul mercato, facendo aumentare il prezzo del greggio del Texas. A fine seduta il rialzo si è ridimensionato, gli esperti di Mediobanca Securities hanno ipotizzato che il taglio unilaterale alla produzione di petrolio non sia stato completamente una sorpresa, considerando i commenti fatti di recente dal ministro del Petrolio. Tuttavia, l'OPEC+ ha deciso di mantenere la strategia di riduzione graduale già pianificata, probabilmente per bilanciare l'impatto sul mercato e garantire una gestione stabile dell'offerta e della domanda. La dichiarazione del ministro del petrolio saudita indica l'impegno nel mantenere la stabilità nel mercato petrolifero. Questi sviluppi sono importanti da monitorare per gli operatori e gli investitori nel settore energetico, in quanto possono influenzare i prezzi del petrolio e l'equilibrio dell'offerta e della domanda globale.

Riunione dell'OPEC+: tagli alla produzione estesi fino al 2024, ma nuove riduzioni potrebbero essere possibili

La riunione dell'OPEC+ si è conclusa dopo sette ore di discussione. Durante l'incontro, l'organizzazione ha deciso di estendere i tagli alla produzione di petrolio fino al 2024, stabilendo una soglia di 40,46 milioni di barili al giorno. Tuttavia, non è esclusa la possibilità di ulteriori riduzioni nell'estrazione di petrolio. La prossima riunione del cartello è programmata per il 26 novembre a Vienna. Inoltre, l'Arabia Saudita ha annunciato di avere intenzione di ridurre volontariamente l'estrazione di petrolio, anche se non sono stati forniti dettagli specifici in merito. Sembra che l'Arabia Saudita prorogherà il suo taglio volontario di 500mila barili al giorno.

Contesto complesso per il cartello dei paesi produttori di petrolio: domanda incerta e prezzi volatili

Il contesto per il cartello dei paesi produttori di petrolio rimane complesso. Da un lato, la domanda di petrolio è incerta, mentre dall'altro i prezzi continuano a essere volatili. A causa di questa situazione, l'OPEC+ aveva già annunciato tagli alla produzione inaspettati lo scorso aprile, che avevano provocato un breve aumento dei prezzi del petrolio, sebbene ancora inferiori rispetto all'anno precedente.

L'Arabia Saudita avverte i venditori allo scoperto di essere prudenti per evitare prezzi troppo bassi

La decisione dell'Arabia Saudita di ridurre unilateralmente la produzione di petrolio può essere vista come un avvertimento ai venditori allo scoperto affinché siano prudenti. Il ministro dell'Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha sottolineato la necessità di evitare speculazioni a prezzi troppo bassi. Questo avviso potrebbe essere una risposta alle persistenti diminuzioni dei prezzi del petrolio dall'inizio dell'anno e alle valutazioni attuali che sono ancora inferiori a quelle di inizio aprile, quando l'OPEC+ ha annunciato una riduzione inaspettata dell'offerta di petrolio.

Con questa azione, l'Arabia Saudita sembra voler stabilizzare il mercato del petrolio e prevenire una potenziale ulteriore caduta dei prezzi. Riducendo la produzione, si cerca di limitare l'eccesso di offerta e favorire un potenziale aumento dei prezzi. L'obiettivo è mantenere un equilibrio tra domanda e offerta per evitare una situazione in cui i prezzi scendano a livelli insostenibili per i produttori. Questo monito da parte dell'Arabia Saudita può essere considerato come un segnale per gli attori del mercato di prestare attenzione e agire responsabilmente per evitare una speculazione eccessiva e un ulteriore deprezzamento del petrolio.

Possibilità di aumento dei prezzi del petrolio aumenta, afferma l'AIE

Secondo Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), la possibilità di un aumento dei prezzi del petrolio è notevolmente aumentata a seguito del nuovo accordo tra i produttori per limitare l'offerta. Questa dichiarazione suggerisce che la decisione dell'OPEC+ di estendere i tagli alla produzione potrebbe portare a un rialzo dei prezzi del petrolio. L'AIE è un'organizzazione internazionale che monitora il settore energetico e fornisce analisi e previsioni sul mercato del petrolio e di altre fonti energetiche. La sua opinione è considerata importante per valutare le prospettive future del mercato petrolifero.

Mediobanca Securities conferma rating "outperform" su Tenaris, nonostante preoccupazioni sulla debolezza di Pipelogix

Il 29 maggio, Mediobanca Securities ha confermato il rating "outperform" su Tenaris, una società specializzata nel settore della tubazione per l'industria del petrolio e del gas. Ciò è stato motivato dai dati settimanali di The Baker Hughes, che hanno mostrato una diminuzione delle piattaforme di trivellazione, raggiungendo il livello più basso da maggio 2022. Tuttavia, gli esperti di Mediobanca Securities riconoscono che ci sono alcune preoccupazioni legate alla debolezza di Pipelogix, un'altra società nel settore.

Nonostante ciò, Mediobanca Securities osserva che il titolo di Tenaris ha registrato un calo di circa il 25% dall'inizio dell'anno, le motivazioni della debolezza potrebbero essere già riflesse completamente nelle attuali valutazioni. Inoltre, l'azienda potrebbe ancora beneficiare del recupero delle attività di trivellazione internazionali, che sono meno sensibili alla volatilità a breve termine dei prezzi del petrolio e del gas. In sintesi, Mediobanca Securities mantiene un giudizio positivo su Tenaris, basandosi sulla riduzione delle piattaforme di trivellazione e sulla prospettiva di un recupero nelle attività internazionali nel settore. Tuttavia, riconosce anche alcune preoccupazioni legate alla debolezza di Pipelogix e al calo del titolo da inizio anno.

Tenaris supera la media mobile e potrebbe avviarsi a un trend rialzista

Tenaris ha superato la media mobile esponenziale a 20 giorni, passante a 12,25 euro. La rottura di area 16,85 potrebbe confermare l'inizio di un trend rialzista, appoggiato sul pattern rialzista "bullish engulfing" disegnato tra il 31 maggio e il 1° giugno. Prossime resistenze a 13,50 e a 14 euro. Sotto area 12,25 rischio invece di ritorno in area 11,60 euro.