Sale Telecom, il mercato spera ancora in KKR

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Forte rialzo per Telecom Italia nella seduta di giovedì. Il titolo ha guadagnato l'8,40%. KKR punta ancora a Tim, il mercato crede all’opa?

Sale Telecom, il mercato spera ancora in KKR

Forte rialzo per Telecom Italia nella seduta di giovedì. Il titolo ha guadagnato l'8,40%. KKR punta ancora a Tim, il mercato crede all’opa?

S&P e Fitch tagliano il rating di TIM

Il rialzo si è realizzato nonostante S&P abbia peggiorato il giudizio di rating da livello BB+/B con outlook stabile a livello BB-outlook con outlook negativo. La decisione della società di rating è stata presa sulla base di un rapporto tra indebitamento netto adjusted ed EBITDA superiore alle attese e sui movimenti valutari che hanno influenzato negativamente i contributi delle attività brasiliane lo scorso anno.

La valutazione di S&P non tiene tuttavia conto dell'offerta di acquisizione di KKR e nemmeno del piano strategico di riorganizzazione "stand alone" dell'Ad Pietro Labriola.

Qualche giorno fa anche Fitch era intervenuta su Telecom, tagliando il rating da BB+ a BB, con outlook negativo (da stabile), a seguito della forte erosione del margine operativo lordo nel 2021. Il MOL infatti è sceso a 6,2 miliardi di euro (-12%).

KKR ribadisce interesse per Telecom

I massimi di giornata, a 0,3399, restano comunque bene al di sotto degli 0,505 euro della proposta non vincolante di novembre avanzata da KKR.

La notizia positiva che ha messo il titolo sulla strada del rialzo arriva dal Sole 24 Ore: secondo il quotidiano il fondo di private equity statunitense KKR ha risposto ai quesiti del cda ribadendo l'interesse per l'intero gruppo telefonico (quindi non anche per singoli asset) con l'obiettivo di delistare l'azione e chiedendo di poter effettuare la due diligence, anche se con un perimetro minore rispetto a quello indicato a novembre.

Inoltre l'operazione, da 10,9 miliardi di euro, almeno questo era l'importo della proposta non vincolante inviata a novembre (ma è possibile che dopo i recenti cali del titolo e i downgrade l'importo offerto venga modificato, abbassandolo), non sarebbe finanziata a debito se non in minima parte, quindi l'attuale struttura finanziaria di Telecom non verrebbe modificata in misura significativa. Il fondo adesso resta in attesa della risposta di Tim in vista dell'eventuale due diligence.

KKR parla con le autorità italiane

Alcune fonti sentite da Reuters aggiungono che KKR ha accennato anche a scambi positivi con le autorità italiane sulla questione e che il gruppo americano sembra ora disposta a discutere dell'integrazione della rete con quella di Open Fiber, elemento che non era presente nella manifestazione di interesse di novembre.

KKR possiede già il 37,5% della rete secondaria di Tim, un investimento da 1,8 miliardi, e si è detto disposto, secondo le fonti sentite, ad approfondire le modalità con cui creare valore per FiberCop, la società dove Tim ha fatto confluire la sua rete secondaria.

CVC interessata a ServCo

Telecom si avvantaggia anche dell'interesse manifestato di recente da altri fondi di private equity per alcune porzioni del suo business, come nel caso di fondo britannico CVC per ServCo.

Nel piano dell'ad Pietro Labriola è prevista la scissione di Telecom Italia in quattro aree principali: rete, servizi, consumer ed enterprise. Nel caso dell’enterprise il progetto prevede di riunire Telsy (cybersecurity), Noovle (cloud) e Olivetti (IoT) in un'unica società denominata EntepriceCo.

E’ proprio su questa fetta di business che si concentra l'interesse di CVC. Cloud e cybersecurity sono asset di rilevanza strategica, quindi soggetti a golden power, è pertanto probabile che l’interesse di CVC riguardi un'operazione per una minoranza.

CDP e governo sono favorevoli a rete unica

Nelle ultime ore sono arrivate dichiarazioni incoraggianti da parte di membri del governo e di CDP in favore della realizzazione della rete unica.

Francesco Giavazzi, consigliere economico di Palazzo Chigi, ha dichiarato "La rete unica è uno degli obiettivi del governo e succederà" malgrado gli ostacoli antitrust, mentre secondo Dario Scannapieco, ad di CDP, azionista in Tim con una quota vicina al 10% e in Open Fiber con il 60%, "Una duplicazione degli investimenti sulla rete non ha senso dal punto di vista industriale". Scannapieco ha aggiunto che "monitoriamo attentamente l’evoluzione di un settore strategico per l'Italia" ma non ha commentato sulla manifestazione di interesse di KKR.

Telecom su forte resistenza

Il titolo ha testato con il massimo di giovedì a 0,34 euro il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre. Solo la rottura di questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci potrebbe permettere il test di area 0,40, resistenza intermedia rispetto al ritorno a 0,50 euro.

Discese sotto 0,30 potrebbero invece significare un nuovo sgonfiarsi dell’interesse nei confronti del titolo.