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Tesla si lascia il 2022 alle spalle. Migliore ottava dal 2013

di Raffaele Rovati pubblicato:
3 min

L'ultima è stata la migliore ottava dal 2013 per Tesla, che si lascia alle spalle il 2022. In una settimana il titolo recupera il 33% a Wall Street dopo le parole di Musk.

Tesla si lascia il 2022 alle spalle. Migliore ottava dal 2013

Tesla si lascia il 2022 alle spalle. Venerdì 28 gennaio il titolo ha chiuso in rally dell'11,00% con un rimbalzo del 33% nell'ottava. La migliore da maggio 2013 e la seconda migliore di sempre.

Il 2022 è alle spalle. Per Tesla migliore ottava dal maggio 2013

Il tanto atteso recupero del titolo al Nasdaq è arrivato grazie a risultati da record per il quarto trimestre 2022. Anche se non sempre i record di Tesla sono stati premiati a Wall Street.

I profitti netti sono saliti da 2,3 miliardi di dollari, pari a 68 centesimi per azione, a 3,7 miliardi, e 1,07 dollari. I ricavi sono rimbalzati del 37% annuo al nuovo record di 24,3 miliardi.

Il consensus di FactSet era tuttavia per 1,13 dollari e 24,7 miliardi rispettivamente. E va ricordato che anche i dati su produzione e consegne di vetture (comunicati a inizio mese) avevano deluso.

Non tutti rialzisti gli analisti ma Tesla si lascia alle spalle il 2022

"Per i rialzisti la crescita è viva e vegeta. Per i ribassisti i numeri non mentono", ha commentato Toni Sacconaghi di Bernstein, citato dalla Cnbc, che ha un giudizio underperform sul titolo.

Scetticismo non condiviso da tutti gli analisti ma a dare fiducia agli investitori sono state soprattutto le parole di Elon Musk durante la conference call di presentazione dei risultati.

Scetticismo, d'altronde, aveva accolto gli interventi di Tesla sui suoi listini. I prezzi di vendita erano stati ridotti in Cina (per due volte in tre mesi nel 2022) e a inizio 2023 anche in Europa e Usa.

Tesla difende politica prezzi. Accessibilità serve a spingere domanda

La decisione era stato un fattore depressivo per la performance al Nasdaq, oltre ovviamente ad attirarsi le proteste dei clienti che avevano acquistato recentemente Tesla nuove a prezzi più alti elevati.

Tesla ha riconosciuto che i prezzi "sono su una traiettoria discendente" da molto tempo ma ha ricordato che "l'accessibilità" è condizione necessaria per riuscire a vendere milioni di auto l'anno.

E i tagli sembrano avere stimolato la domanda. “Finora abbiamo visto gli ordini più solidi d'inizio anno della nostra storia", ha dichiarato Musk nella conference call di mercoledì 26 gennaio.

Senza guerre o pandemie per Tesla 2 milioni di vetture nel 2023

In merito ai target di produzione, poi, Musk ha ammesso che Tesla prevede 1,8 milioni di veicoli nel 2023 "perché sembra ci sia sempre qualche fottuta causa di forza maggiore da qualche parte".

"Non controlliamo se ci sono terremoti, guerre o pandemie. Se sarà un anno tranquillo, senza grandi problemi di supply chain, possiamo arrivare a 2 milioni. E penso ci sarebbe la domanda", ha aggiunto.

Tuttavia Musk può ora controllare Twitter, con cui ha sempre avuto un relazione particolare, discutibile. Attirandosi anche l'attenzione della U.S. Securities and Exchange Commission (Sec).

Musk difende Twitter. Strumento potente per sostenere Tesla

E la spinosa questione Twitter, con le innumerevoli polemiche degli ultimi mesi (prima e dopo l'Opa da 44 miliardi finalizzata in ottobre), preoccupa ancora gli azionisti di Tesla. E Wall Street.

Musk ha tuttavia replicato che Twitter rimane un fenomenale strumento per entrare in contatto con i clienti (potenziali o già acquisiti) di Tesla. Ed è quello il suo obiettivo finale.

“Ho 127 milioni di follower e continuano a crescere. Il che suggerisce che sono ragionevolmente popolare. Ho uno degli account più attivi nei social media forse al mondo", ha sottolineato.

"E Twitter è uno strumento incredibilmente potente per guidare la domanda di Tesla. E incoraggio tutte le aziende a usare Twitter in modi interessanti, informativi, divertenti. Contribuiranno a incrementare le vendite come ha fatto Tesla", ha concluso.