FTAOnline

Tesla scivola per la prima volta dal 2020 sotto 500 miliardi

di Raffaele Rovati pubblicato:
3 min

L'avventura in Twitter è sempre più un problema per Tesla, che scivola sotto i 500 miliardi a Wall Street. E Musk chiede agli utenti se deve dimettersi da chief executive.

Tesla scivola per la prima volta dal 2020 sotto 500 miliardi

Tesla ha chiuso in perdita del 4,36% venerdì al Nasdaq, per un crollo di oltre il 16% nell'intera settimana. Il titolo, deprezzatosi di circa il 59% da inizio 2022, segna la quarta ottava più negativa della sua storia (peggio aveva fatto solo in tre settimane tra febbraio e marzo 2020).

Tesla per la prima volta dal 2020 sotto 500 miliardi a causa di Twitter

Non solo. La capitalizzazione scivola per la prima volta dal novembre 2020 sotto quota 500 miliardi di dollari. Performance che ha diverse spiegazioni ma un unico responsabile: Elon Musk, e la sua controversa sortita su Twitter.

La costosa Opa da 44 miliardi di dollari sul social network di San Francisco ha costretto Musk a vendere miliardi di dollari in azioni Tesla ma a erodere la fiducia del mercato sul produttore di vetture elettriche è soprattutto la discutibile gestione proprio di Twitter.

L'impegno di Elon Musk in Twitter è sempre più un problema per Tesla

Decisioni che hanno allontanato gli investitori pubblicitari e polemiche all'ordine del giorno, ma a preoccupare è soprattutto l'impegno di Musk alla guida di Twitter, nel disperato tentativo di generare ricavi da un business che non è mai stato florido.

Impegno che riduce le energie che l'eclettico manager sudafricano può dedicare a Tesla. Non a caso settimana scorsa Leo KoGuan, che di Tesla è il terzo singolo maggiore azionista, ha chiesto pubblicamente la nomina di un nuovo chief executive per Twitter.

Tesla scivola a Wall Street e Musk lancia l'ennesimo sondaggio su Twitter

Nel weekend la risposta di Musk è stata l'ennesimo sondaggio. Su Twitter, ovviamente. Domenica Musk ha posto agli utenti del social network il quesito se debba dimettersi da chief executive sottolineando che avrebbe rispettato il risultato.

“Come si suol dire fai attenzione a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo. Nessuno vuole il lavoro che può effettivamente mantenere in vita Twitter. Non c'è un successore", ha scritto in un tweet tornando a ventilare lo spettro di bancarotta per Twitter.

Tesla scivola ma per Musk la ragione è nel rendimento dei Treasury Usa

Musk in precedenza aveva anche cercato di giustificare la performance negativa di Tesla a Wall Street. Per lui se il rendimento dei Treasury Usa si avvicina a quello dei mercati azionari gli investitori puntano sulla scommessa meno rischiosa: i bond.

Teoria smontata da persone più esperte di lui sull'argomento. Gary Black del Future Fund Active Etf gli ha ricordato che sono i Treasury a lunga scadenza a condizionare i mercati azionari, non quelli a breve durata.

E i rendimenti delle obbligazioni a più lunga scadenza sono scesi poiché gli investitori hanno iniziato a credere che la stretta monetaria condotta dalla Federal Reserve rallenterà l'inflazione ma anche l'attività economica.

I problemi di Tesla non si limitano tuttavia alla sola sortita di Musk in Twitter

Musk oltre tutto dovrebbe spiegare nelle sue "lezioni d'investimento" perché Tesla ha perso quasi il 59% nel 2022 contro il 20% dell'S&P 500. D'altronde i problemi di Tesla non si limitano a Twitter.

La società è alle prese con inflazione, rincaro dei listini, crisi del Covid-19 in Cina. E sempre settimana scorsa Mark Delaney, analista di Goldman Sachs che pure considera ancora buy il titolo, aveva rivisto al ribasso le stime di utile sia per il 2023 che per il 2024.