Corsa all'acquisto per Unicredit che balza in avanti con forti volumi: cosa è successo?
Una seduta da incorniciare per Unicredit che oggi ha sbancato il mercato, sfoggiando un rally che è apparso ancora più vistoso alla luce della conclusione negativa del Ftse Mib.
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un vantaggio di oltre un punto e mezzo percentuale, reagendo a tre ribassi di fila, oggi è riuscito a fare decisamente meglio.
Dopo un avvio in calo, Unicredit si è progressivamente rafforzato e ha allungato strada facendo il passo, terminando le contrattazioni a 11,25 euro, con un rally del 5,32% e volumi di scambio molto vivaci, visto che sono transitate sul mercato oltre 34 milioni di azioni, quasi il doppio della media degli ultimi 30 giorni, pari a circa 18,5 milioni.
Unicredit ha beneficiato della buona intonazione del settore bancario, sostenuto a sua volta da un contesto caratterizzato da tassi di interesse in aumento.
Questi ultimi, come evidenziato dagli analisti di Jefferies, hanno ricadute positive sui bilanci delle banche.
Il broker spiega che dalla maggior parte di queste arriva lo stesso messaggio, ossia che l'effetto positivo sui ricavi dall'aumento dei tassi più che compensa il calo legato agli accantonamenti per il contesto macro più debole.
A sostenere gli acquisti su Unicredit hanno contribuito da una parte l'avvio del nuovo piano di buy-back da 1 miliardo di euro e dall'altra le indicazioni arrivate dal management.
L'AD del gruppo, in occasione dell'Annual Financial Ceo Conference di Bank of America Merrill Lynch, ha tranquillizzato e non poco il mercato, dichiarando che Unicredit raggiungerà i taget previsti per il 2022 anche in caso di recessione.
A ciò si aggiunga che con l'approvazione dei risultati del terzo trimestre, la banca rivedrà al rialzo le stime per il 2023, con un sostanziale miglioramento della guidance.
Non meno rilevanti e confortanti le indicazioni sul dividendo, visto che il CEO di Unicredit ha affermato che il gruppo ha "riserve nello zaino per la distribuzione del dividendo".
La banca si trova infatti in una posizione di forza e ha quindi spalle forti per afrontare la crisi, grazie anche all'apporto positivo del rialzo dei tassi da parte della BCE.
Il manager ha spiegato che “Ogni 100 punti di tassi in più si traducono in un miliardo in più di ricavi".
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