Unipol, le ragioni dell'ultimo rialzo
pubblicato:Ferragamo, gli ultimi segnali positivi sull'azione

Unipol ha chiuso la settimana con un bel rialzo facendo registrare un progresso del 2,9% a 17,93 euro, miglior titolo del Ftse Mib. Il rialzo è arrivato in scia alla decisione di Barclays di confermare la raccomandazione overweight sul titolo e incrementare il prezzo obiettivo da 18,50 a 19,00 euro.
Per gli analisti della banca inglese, il gruppo ha solidi fondamentali e si prevede anche un miglioramento del consensus. Recentemente Unipol ha lanciato Unica Unipol, la nuova offerta assicurativa che segna un punto di svolta nel settore: un modello modulare e omnicanale che si propone come una vera e propria protezione su misura per tutta la famiglia in un unico contratto.
Unipol, in allentamento le tensioni sul titolo
Graficamente il rialzo di venerdì ha allentato le tensioni su quello che potrebbe diventare un testa e spalle ribassista in formazione da maggio, la cui neckline transita a 17,10 circa ed è stata testata settimana scorsa prima che i prezzi reagissero risalendo in area 18,00.
Oltre 18,10 il rialzo delle ultime sedute acquisirebbe ulteriore spessore ed il titolo avrebbe l'opportunità di riportarsi fino sui recenti massimi in area 18,55, preludio ad un ulteriore allungo che potrebbe protrarsi fin sopra 21,00 euro.
Lo scenario rialzista perderebbe forza sotto 17,00 euro, circostanza che introdurrebbe il ritorno sul supporto critico posto a 15,90/16,00 euro circa.
Ferragamo, chiusura di ottava in rally
Salvatore Ferragamo torna protagonista a Piazza Affari con un rialzo a due cifre e volumi molto sostenuti. Il titolo ha guadagnato il 7,96% a 5,56 euro, i prezzi hanno oscillato tra 5,16 e 5,595 euro. A trainare il titolo sono state le ricoperture e un deciso upgrade di Citi, che ha alzato il target price da 4,65 a 5,5 euro, evidenziando l’appeal del titolo dopo la profonda correzione di inizio anno.
La società del lusso fiorentina ha infatti perso oltre il 20% da gennaio, complice l’uscita dell’AD Marco Gobbetti (effettiva da marzo, ancora senza successore) e, più recentemente, le dimissioni del CFO Pierre La Tour. Il mercato ha letto queste incertezze manageriali come un segnale di debolezza, spingendo il titolo ai minimi pluriennali.
Negli ultimi giorni però si è assistito a un rimbalzo del 22%, alimentato anche da speculazioni su ipotesi di M&A o addirittura di delisting, sulla scia del caso Tod’s. Alcuni operatori sottolineano che l’attuale bassa valutazione potrebbe rendere conveniente un’uscita dal listino. Tuttavia, la famiglia Ferragamo ha ribadito a Reuters di non avere alcun interesse in operazioni straordinarie, né vendita né delisting, confermando la volontà di mantenere il controllo e la continuità del marchio.
Il prossimo appuntamento chiave sarà il 23 ottobre, con la pubblicazione dei dati sulle vendite del terzo trimestre. Intesa Sanpaolo stima una contrazione del 4,3% su base annua (-7,9% nei nove mesi), segno che la fase di debolezza non è ancora conclusa sul fronte operativo.
Ferragamo, l'azione oltre due forti resistenze
Il titolo Ferragamo venerdì ha superato due forti resistenze, la media mobile esponenziale a 100 giorni, passante ora a 5,18 euro, e il primo dei ritracciamenti di Fibonacci (il 23,6%) del ribasso dal top di inizio anno. Se i prezzi riusciranno a scavalcare anche quota 5,715, lato alto del gap ribassista del 2 giugno, si potrebbe ipotizzare il proseguimento del rialzo con obiettivi in area 6,30 euro almeno. Senza il superamento di area 5,71/72 ed in caso di violazione di 5,40 rischio di ripiegamento almeno fino a 5,14, massimo della candela shooting star del 28 agosto. Supporto successivo a 4,70 euro.