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Vieni a scegliere il miglior conto corrente per te

di FTA Online News pubblicato:
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Conto corrente online, come comportarsi per scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Vieni a scegliere il miglior conto corrente per te

Un conto corrente è un contratto che permette al cliente di depositare e versare denaro in banca, fornendogli in genere servizi accessori come l’accredito dello stipendio o la domiciliazione delle utenze. Il conto corrente online è un conto che privilegia le operazioni su internet, sia quelle di internet banking, con l’accesso al sito della propria banca, che l’operatività tramite un’app specifica dell’istituto.

Il conto online presenta di solito costi gestionali più bassi per la banca e per il cliente. È pensato per un’operatività continua (24 ore al giorno, 7 giorni la settimana), favorisce le operazioni da remoto tipiche dell’e-banking: bonifici online, pagamento di moduli precompilati, ricariche telefoniche e così via, fino ai più avanzati servizi di gestione del risparmio. Una gamma di offerta in continua espansione grazie alla crescente digitalizzazione dei servizi bancari.

Aprire un conto è semplice: bastano il codice fiscale e un documento di identità. Il contratto è identificato da un codice univoco di 27 lettere e numeri, l’IBAN.
La scelta del conto più adatto alle proprie esigenze richiede invece diverse valutazioni.

Conto corrente online, cosa guardare

I primi riferimenti sono Foglio informativo sul conto corrente e Documento di Sintesi: elencano spese fisse e variabili, tassi attivi e passivi, condizioni dei fidi o di eventuali sconfinamenti e altre informazioni.

Le spese fisse contengono il canone mensile o annuo, i costi per carta di credito o di debito associata al conto, per la comunicazione al cliente (cartacea/online). È inserita anche l’imposta di bollo da € 34,2 l’anno per conti con giacenza media oltre i 5 mila euro e l’eventuale spesa per l’apertura del conto.

Le spese variabili compongono i costi dell’operatività tipica del cliente, per esempio la spesa per i bonifici o il pagamento online di servizi (dal bollo auto al bollettino postale al CBILL), per il prelievo da sportelli di altre banche o la compravendita di titoli finanziari.

Molte banche offrono canoni fissi inferiori, se si accredita sul conto corrente il proprio stipendio mensile o si mantiene un livello minimo di giacenza.

Spesso le banche presentano offerte ai potenziali nuovi clienti, dall’azzeramento del canone per un certo periodo a buoni regalo, a commissioni minori su determinati servizi. Anche in questo caso si possono scoprire delle opportunità.

Ci sono vari tipi di conto. Il conto a pacchetto include nel canone un numero di operazioni gratuite limitato (conto con franchigia) o illimitato (“senza franchigia”). Il conto a consumo fa invece pagare ogni operazione. La Banca d’Italia ha introdotto la formula del conto di base per l’accesso ai servizi bancari essenziali della popolazione più fragile.

Non esiste una formula unica per tutti e per favorire il confronto è stato introdotto il modello obbligatorio europeo denominato Documento informativo sulle spese.

Il conto più adatto alle proprie esigenze

Per consentire ai clienti la scelta del conto più adatto, il Documento informativo sulle spese abbina direttamente ogni singolo servizio al relativo costo.

Contiene inoltre l’Indicatore dei costi complessivi (ICC) che facilita il confronto tra le offerte e distingue i costi del conto in rapporto alla propria operatività. La categoria dei conti a pacchetto di questa informativa presenta 6 indicatori di costo per 6 profili diversi di clientela diversi: giovani, famiglie con operatività bassa, media o elevata in base al numero di operazioni compiute in un anno e pensionati con operatività bassa e media. È la sintesi di un metodo essenziale per la valutazione del proprio profilo.

La scelta del conto più adatto impone infatti la conoscenza delle proprie esigenze. Un conto online potrebbe prevedere spese fisse molto basse e un costo maggiore per le spese variabili. Per una famiglia con molte operazioni mensili questo conto potrebbe risultare inadatto e più caro di un conto corrente online dai costi fissi più alti, ma con costi minori sulle operazioni più frequenti. Per un pensionato con una limitata operatività bancaria o per uno studente la scelta migliore potrebbe essere quella opposta.

Chi opera sui mercati finanziari deve considerare il costo del deposito titoli, le commissioni sulle operazioni e valutare il numero medio mensile di operazioni compiute. Sarà importante sapere se la banca opera come sostituto di imposta o si deve invece scegliere il regime dichiarativo per le operazioni finanziarie. In questo ambito è un’ulteriore tutela il questionario obbligatorio europeo (Mifid II) che individua il profilo di rischio della clientela e seleziona la platea di strumenti finanziari più adatti.

Conto corrente online, l’importanza della trasparenza e delle tutele

La qualità dell’informativa al cliente può essere decisiva, perché la trasparenza su costi e spese, così come l’accessibilità e varietà dei servizi possono consentire risparmi rilevanti e semplificare la vita degli utenti. In altri termini il cliente accorto dovrà cercare di valutare, magari con il supporto dei siti di educazione finanziaria e della stampa specializzata, la qualità dei servizi offerti dalla banca.

Il RID (Rapporto Interbancario Diretto) è ormai uno strumento fondamentale per la gestione delle utenze, l’informativa fiscale (quella per esempio sulla giacenza media, ma non solo) deve essere trasparente e accessibile. Il perimetro dell’offerta finanziaria delle banche è in costante crescita e si moltiplicano le modalità di pagamento e deposito digitale e tutti gli altri servizi offerti: bisognerà quindi individuare le proprie esigenze e cercarne un riscontro tra i servizi del conto corrente online per effettuare la scelta più corretta.

E’ essenziale infine verificare l’adesione della banca al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) o al corrispondente Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGDCC): in caso di insolvenza della banca ripara i depositi fino a 100.000 euro, una garanzia essenziale.

In caso di necessità si possono comunque contattare l’Ufficio Reclami della banca o l’Arbitro Bancario Finanziario.