Wall Street chiude in ordine sparso, male Intel e Target

di FTA Online News pubblicato:
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La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ordine sparso, in vista dell'intervento di Jerome Powell al simposio di Jackson Hole (previsto per venerdì pomeriggio). L'S&P 500 ha perso lo 0,24%, il Nasdaq Composite lo 0,67%. Poco sopra la parità il Dow Jones (+0,04%). Wall Street frenata dalle vendite che hanno colpito alcuni titoli del settore tecnologico.
Nei verbali dell'incontro del Federal Open Market Committee (Fomc) di 29-30 luglio emergono timori circa entrambi gli aspetti del duplice mandato della Federal Reserve (Fed). Sono stati infatti evidenziati i rischi al rialzo per l'inflazione e quelli al ribasso per l'occupazione. La maggioranza dei partecipanti all'incontro, si legge nei verbali, ha ritenuto che il rischio maggiore sia al momento quello legato alle pressioni sui prezzi legate ai dazi voluti dall'amministrazione di Donald Trump. "Resta una notevole incertezza circa tempi, entità e persistenza degli effetti dell'aumento delle tariffe" commerciali, ha per altro sottolineato l'istituto di Washington. Come già anticipato nel precedente meeting di 17-18 giugno, i membri del Board of Governors Michelle Bowman e Christopher Waller sono stati in opposizione rispetto alla maggioranza dei votanti, esprimendosi in favore del riavvio immediato del ciclo di allentamento monetario fermo ormai dallo scorso dicembre. Il Fomc ha però deciso di mantenere i tassi d'interesse fermi sul range del 4,25% -4,50% raggiunto a fine 2024 dopo tre riduzioni consecutive.
Tra i titoli in evidenza The Estée Lauder Companies -3,59%. Il gruppo dei cosmetici ha comunicato risultati per il quarto trimestre 2025 segnati da un rosso sostanzialmente raddoppiato da 284 a 546 milioni di dollari. Su base rettificata il colosso newyorkese ha registrato un utile di 9 centesimi per azione (64 centesimi un anno prima), in linea con le aspettative del mercato. Nei tre mesi allo scorso 30 giugno i ricavi sono calati dell'11,9% annuo a 3,41 miliardi di dollari. Deludente anche la guidance relativa all'anno fiscale 2026. Il gruppo si attende infatti un eps rettificato compreso tra 1,90 e 2,10 dollari, contro i 2,21 dollari del consensus di Lseg.
Target -6,35%. Il gruppo della distribuzione ha annunciato risultati del secondo trimestre migliori rispetto alle attese ma non ha modificato l'outlook per l'esercizio in corso (rivisto al ribasso a maggio). Il gigante di Minneapolis ha nominato Michael Fiddelke nuovo CEO.
Analog Devices +6,26%. Il produttore di chip, specializzato in particolare per il settore automotive, ha comunicato risultati in crescita per il terzo trimestre dell'esercizio 2025. Nei tre mesi allo scorso 2 agosto il gruppo del Massachusetts ha registrato un eps rettificato in aumento da 1,58 a 2,05 dollari, contro gli 1,95 dollari del consensus di FactSet. I ricavi sono rimbalzati del 25% annuo a 2,88 miliardi, contro i 2,77 miliardi attesi dagli analisti.
Intel -6,99%. Secondo la Cnbc, il produttore di chip sarebbe in trattative con alcuni grandi investitori per ricevere un ulteriore iniezione di capitale (con le nuove azioni offerte a sconto rispetto alle attuali quotazioni) dopo i 2 miliardi di dollari incassati da SoftBank Group Corporation.

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