Azioni lusso in progresso
pubblicato:Settore sostenuto da ipotesi M&A e report Barclays su Richemont

Performance positiva stamattina per i titoli del settore lusso con Moncler +1,3% in evidenza. Le azioni del comparto recuperano dalle flessioni nelle ultime sedute causate dal clima generale di incertezza sui mercati azionari generato dai dubbi sulle valutazioni dei titoli del settore AI. La buona trimestrale di NVIDIA pubblicata ieri sera ha portato una ventata di positività sulle Borse.
Le tensioni Cina-Giappone
Sul lusso avevano pesato anche le tensioni Cina-Giappone: una fetta importante dei ricavi dei gruppi del comparto nel Paese del Sol Levante deriva infatti dagli acquisti dei turisti cinesi. I commenti della premier Sanae Takaichi su Taiwan e le possibili conseguenze di un attacco cinese hanno scatenato la reazione di Pechino, con l'invito ai gitanti a non recarsi in Giappone e agli expat a prepararsi al rientro.
Prada potrebbe proseguire gli acquisti dopo Versace
Questo secondo fattore di debolezza è ancora presente ma oggi sul comparto premono anche alcune indicazioni di forza. Prada potrebbe infatti effettuare ulteriori acquisizioni dopo quella di Versace. Lo ha dichiarato Lorenzo Bertelli, figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, aggiungendo che tra i possibili obiettivi non è escluso il gruppo Giorgio Armani, ma precisando che al momento non c'è stato alcun tipo di contatto. Queste dichiarazioni sono positive per il settore: se una big del comparto è propositiva sul versante M&A tutte le azioni del settore ne traggono beneficio.
Barclays ottimista su Richemont
L'altro elemento di forza è il report di Barclays su Richemont. Gli analisti della banca britannica hanno migliorato le stime dopo i dati trimestrali migliori delle attese: il gruppo svizzero ha registrato ricavi pari a 10,62 miliardi di euro contro i 10,43 miliardi. Gli esperti hanno migliorato la previsione 2026 sui ricavi del 2% e dell'8% sull'eps. Confermata la raccomandazione overweight e incrementato il prezzo obiettivo da 161 a 192 franchi svizzeri, quasi il 20% sopra le quotazioni attuali.
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