Bitcoin sotto i 90.000, poi il rimbalzo: cosa sta realmente succedendo?

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Il Bitcoin ha vissuto una delle sedute più intense degli ultimi mesi: è sceso sotto i 90.000 dollari, minimo che non vedeva da aprile, per poi mettere in piedi un rimbalzo rapido e deciso

Bitcoin sotto i 90.000, poi il rimbalzo: cosa sta realmente succedendo?

Bitcoin scivola sotto i 90.000$, ma reagisce: tra attese su Nvidia, dati macro USA e una Fed sempre più indecisa

Il mercato delle criptovalute ha vissuto una giornata ad alta tensione: Bitcoin è sceso sotto i 90.000 dollari, toccando un minimo a 89.183$, il livello più basso degli ultimi sette mesi.
Un movimento che non ha colto del tutto di sorpresa gli analisti, ma che arriva in un momento in cui la sensibilità del mercato è particolarmente elevata.

Perché Bitcoin è sceso? Due fattori dominano il sentiment: Nvidia e la Fed

1️⃣ L’attesa per i risultati di Nvidia (mercoledì sera)

Nvidia resta il fulcro dell’intero ecosistema AI e, indirettamente, un termometro per il comparto crypto.

Il mercato teme che risultati anche solo leggermente inferiori alle aspettative possano innescare prese di beneficio su tutto ciò che è stato percepito come “high growth” e “AI-related”, incluse alcune narrative del mondo crypto.

L’ultima volta che Bitcoin era sceso sotto i 90.000$ era ad aprile, subito dopo l’annuncio dei dazi di Trump — un parallelo che alimenta l’idea che la cripto sia vulnerabile quando lo shock riguarda tecnologia e scenari macro.

2️⃣ L’incertezza macro e l’attesa dei dati americani post-shutdown

Con la riapertura del governo USA, arriverà giovedì il tanto atteso jobs report di settembre, rinviato a causa dello shutdown.

Si tratta del dato chiave per comprendere lo stato del mercato del lavoro, in una fase in cui la Fed è divisa come non accadeva da anni.

Nelle ultime settimane il mercato ha iniziato a dubitare della possibilità di un taglio dei tassi a dicembre:

  • 49% probabilità di taglio → oggi

  • 62% → una settimana fa

  • 94% → un mese fa

Un colpo pesante al sentiment delle cripto, che restano molto sensibili al costo del denaro e alla liquidità globale.

Tecnica: Bitcoin tocca il target del doppio massimo… e reagisce

Bitcoin aveva disegnato un ampio doppio massimo tra luglio e agosto, con:

  • linea superiore: massimi di luglio e agosto → 125.000

  • linea inferiore: parallela sui minimi di inizio settembre

La rottura della base del doppio massimo aveva attivato un target ribassista calcolato con metodo classico:

altezza della figura → proiezione verso il basso
🎯 target in area 90.500

Il movimento odierno?
👉 Minimo a 89.183, praticamente sul target proiettato.

Da lì è scattato un hammer giornaliero (da confermare a fine seduta), un segnale tipico di esaurimento della pressione ribassista.

Livelli chiave da monitorare

📌 Supporto primario: 90.000$
Finché tiene, il mercato potrebbe avviare un return move verso la base del doppio massimo.

📌 Primo ostacolo: 100.000$

📌 Target del return move: 107.500$
L’area dove passa la base della figura ribassista.

📌 Sotto 89.000$
Lo scenario peggiorerebbe, aprendo spazio verso 84.000$–80.000$.

I (pochi) dati già pubblicati negli USA confermano un quadro misto

Nonostante il blackout dei dati causato dallo shutdown, qualche indicatore è arrivato:

  • Initial jobless claims: 232.000

  • Continuing claims: 1,957 milioni

  • Factory orders (agosto): +0,1% (ex trasporti +0,3%)

Segnali di rallentamento, ma non abbastanza convincenti per rassicurare la Fed.

In arrivo oggi:

  • Indice prezzi all’importazione (atteso +0,1%)

  • Indice prezzi all’esportazione (atteso +0,1%)

In settimana:

  • Verbali FOMC (mercoledì)

  • Job report di settembre (giovedì)

  • PMI flash di novembre (venerdì)

  • Numerosi interventi dei membri Fed (Hammack, Logan, Williams…)

In sintesi: un mercato sospeso tra paura e opportunità

Bitcoin ha toccato un supporto tecnico fondamentale, coerente con la struttura grafica del doppio massimo.

Il rimbalzo è credibile solo se l’area 90.000$ continuerà a contenere le pressioni ribassiste.

Nel frattempo, il sentiment resta fragile:

  • Nvidia è diventata il catalizzatore della settimana.

  • La Fed è divisa come non accadeva da anni.

  • Il mercato teme che i tagli dei tassi slittino al 2025.

  • La volatilità è destinata ad aumentare quando i dati USA torneranno a scorrere.

Per ora il mercato crypto sta provando a rialzarsi.
Ma la vera direzione la scopriremo solo dopo Nvidia e dopo il job report.

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