Bonifici tra parenti e amici, limiti 2025, causali e controlli dell’Agenzia delle Entrate

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Tutte le informazioni da conoscere prima di effettuare un bonifico tra parenti o amici: limiti 2025, causali da usare e quando scattano i controlli del Fisco.

Bonifici tra parenti e amici, limiti 2025, causali e controlli dell’Agenzia delle Entrate

Da qualche settimana si parla sempre più spesso dei bonifici tra parenti o tra amici, in quanto sembra che questa tipologia di transazioni abbia recentemente attirato l’attenzione del Fisco. In particolare, si parla recentemente di una stretta che l’Agenzia delle Entrate avrebbe attivato per controllare queste transazioni. Sebbene moltissimi italiani siano abituati ad effettuare questa tipologia di bonifico, non tutti sanno che, soprattutto a partire dall’anno in corso, sono effettivamente iniziati dei controlli da parte del Fisco per monitorare questi movimenti di denaro. Per evitare problemi con l’AdE, è utile conoscere i limiti fissati per il 2025 e le causali corrette da utilizzare.

Bonifici tra parenti e amici: la stretta da parte dell’Agenzia delle Entrate

Quando si effettuano bonifici tra parenti e amici, ovviamente, non sempre gli ordinanti lo fanno con motivazioni malevole. Può infatti capitare di dover inviare del denaro a un figlio, un fratello o una sorella, un nipote o un amico.

Tuttavia, questo tipo di movimento di denaro viene posto sotto stretto controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, in quanto dietro un bonifico apparentemente innocuo potrebbe nascondersi un passaggio di denaro non regolarmente dichiarato.

Proprio per questa ragione, l’Agenzia delle Entrate nel 2025 ha avviato un rafforzamento dei controlli, per evitare che eventuali redditi non dichiarati vengano movimentati.

In realtà, questi controlli sono attivi da anni: anche per l’anno in corso proseguono, e sono diventati ancora più incisivi.

Bonifici tra parenti e amici: quali causali utilizzare

Uno dei metodi migliori per evitare controlli su bonifici tra parenti e amici è quello di specificare nei dettagli le motivazioni del trasferimento di denaro.

Questo perché, di fatto, i bonifici in favore di parenti, figli o amici sono in realtà perfettamente leciti. Inoltre, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Puglia ha stabilito che, salvo casi particolari, i bonifici tra familiari non assumono automaticamente rilevanza reddituale.

Tuttavia, per garantire che il movimento di denaro sia lecito e per non incorrere in problemi, bisognerà indicare la causale corretta, che deve essere chiara e non dare adito a sospetti.

Se il bonifico viene effettuato per un regalo, per esempio di compleanno, è bene dichiararlo nella causale. Se, invece, si vuole sostenere un parente o un amico in difficoltà economica, “sostegno temporaneo” potrebbe essere una buona causale.

Anche causali come “anticipo eredità da padre a figlio” o “prestito infruttifero tra familiari” possono andare bene, a seconda della situazione per la quale si effettua il bonifico.

I limiti 2025

Per quanto riguarda gli eventuali limiti 2025 dei bonifici a parenti o amici, bisogna dire che non ci sono particolari indicazioni. Ovviamente, somme elevate potrebbero destare maggiore attenzione da parte del Fisco qualora la causale indicata sul bonifico sia dubbia.

Ricordiamo però che un limite per il trasferimento di denaro tra familiari esiste. Infatti, se la donazione avviene in contanti, somme superiori ai 5.000 euro dovrebbero essere registrate formalmente presso l’Agenzia delle Entrate prima di versare il denaro sul conto.