Borsa in negativo. Ecco i titoli più penalizzati

di Alessandro Chini pubblicato:
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Parte male la settimana della borsa italiana, che cede terreno in scia alle preoccupazioni del mercato immobliare cinese ed alla situazione di Evergrande. Forte ribasso per Amplifon e Nexi.

Borsa in negativo. Ecco i titoli più penalizzati

Borsa italiana: prima seduta della settimana in rosso, timori per Evergrande

Borsa italiana negativa nella prima seduta della settimana. Il FTSE Mib arretra di 1 punto percentuale dopo che nelle prime battute di scambi i prezzi erano saliti anche sopra la parità. Le rinnovate preoccupazioni sullo stato di salute di Evergrande, il colosso del settore immobiliare cinese che questa mattina è crollato alla borsa di Hong Kong dopo aver comunicato di non poter emettere nuovi bond, stanno avendo riflessi negativi anche nel Vecchio Continente.

Il gruppo immobiliare cinese ha infatti un debito "monstre" di 300 miliardi di dollari, la cui ristrutturazione è sempre più difficile, soprattutto dopo l'annuncio a sorpresa dell'annullamento di un bond da 35 miliardi di dollari a causa della difficile situazione del mercato cinese delle case.

Borsa italiana in rosso, il caso Amplifon

E dunque le borse europee si muovono sotto la parità ed anche Piazza Affari si allinea mostrando ribassi anche di una certa entità, come nel caso di Amplifon che arretra di oltre 5 punti percentuali ma che questa mattina è arrivato a perderne quasi il doppio prima di recuperare parzialmente terreno. Il motivo?

Semplicemente perchè l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ovvero l'Antitrust, ha aperto un'indagine conoscitiva sul mercato degli apparecchi acustici in Italia. Le condizioni di detto mercato non sarebbero consone a garantire piena trasparenza dei prodotti e dei servizi che vengono offerti, secondo l'Antitrust, e da qui dunque la decisione di procedere.

Attenzione, tuttavia, perché Amplifon non è coinvolta direttamente, ma ne subisce le conseguenze sul mercato poiché player principale nel settore.

Il titolo è sceso fino a 26,30 euro prima di risalire in area 27,60 ed il ribasso se dovesse confermarsi al di sotto dei 28,00 euro in chiusura di giornata, rappresenterebbe un pessimo segnale per le ambizioni di rimbalzo e dunque di ripresa. Proprio nel corso dell'ultima settimana Amplifon aveva mostrato qualche segnale di reazione del quale abbiamo parlato in maniera più specifica in questo nostro articolo.

Borsa italiana: prosegue il momento "No" di Nexi

Tra gli altri titoli in negativo si segnala Nexi (-3%), che nell'ultimo mese si è messo più volte in luce per un primato poco edificante, ovvero quello di ritoccare continuamente i minimi storici, aggiornati oggi a 5,882 euro.

Anche in questo caso vi rimandiamo ad un nostro recente articolo per approfondire le motivazioni del calo, che oggi trova nuova linfa nella decisione di Stifel di ridurre il target su Nexi da 13,00 a 9,00 euro pur confermando la raccomandazione "Buy".

In calo oltre il 2 per cento anche Telecom Italia e Erg mentre si difendono le banche, capeggiate da Banco BPM che guadagna l'1,8%. Attorno alla parità Intesa Sanpaolo mentre Unicredit cede lo 0,7% consolidando il bel recupero visto settimana scorsa. Deboli le Utility in scia al rialzo dei rendimenti.