Bper costruisce una posizione sintetica in azioni proprie

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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La banca alle prese con l'incorporazione della Pop Sondrio potrebbe rilevare il 9,99% del capitale proprio

Bper costruisce una posizione sintetica in azioni proprie
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In via San Carlo a Modena, dove ha sede Bper Banca, i lavori non si fermano, anzi. L’ultima novità è la costruzione di una posizione sintetica su proprio capitale sociale pari al 9,99%. Tutt’altro che bruscolini, ai 10,18 euro per titolo dei corsi di stamane della banca emiliana significa poco meno di 2 miliardi di euro. Anche se ancora non si tratta di piena proprietà.

Il nuovo investimento, per ora potenziale, di Bper, dopo la recente conquista dell’80,69% della Banca Popolare di Sondrio, è sicuramente un elemento di novità importante nel quadro generale.

Bper, i soci costruiscono partecipazioni aggregate ancora più forti

In pratica Bper diventa la seconda azionista di se stessa dopo Unipol, che è stretta sotto la soglia del 20% (al 19,89% per l’esattezza all’inizio di agosto) oltre la quale avrebbe bisogno di una nuova autorizzazione della Bce e soprattutto rischierebbe di dover lanciare un’offerta pubblica di acquisto (la riforma del TUF dovrebbe riportare la soglia al 30%, ma comunque ci si avvicina).

Ad essere precisi al momento Unipol ha in realtà una partecipazione aggregata in Bper del 24,64%, aggiunge infatti alla quota diretta di cui sopra un derivato ‘share swap’ con scadenza al 25 febbraio 2028. Se la quota ora del 9,99% di Bper nel capitale proprio venisse scomputata dal denominatore per il calcolo delle partecipazioni rilevanti ai fini del lancio dell’opa totalitaria obbligatoria, Unipol salirebbe oltre il 27,37% della banca modenese, a un soffio insomma dalla soglia fatidica del 30%.

I se delle due posizioni in derivati sono insomma rilevanti, ma rivelano anche ci si muove con attenzione sul filo del rasoio. Ecco perché la spiegazione di questa nuova posizione sintetica di Bper nel capitale proprio appare ancora più importante.

Bper, due spiegazioni sulla nuova esposizione sintetica

Bper spiega che questo nuovo 9,99% - genericamente definito “un’esposizione sintetica”, che potrebbe verosimilmente essere in opzioni (ma sarà probabilmente chiarita a breve dalla Consob) – mira a “dare un forte segnale di fiducia sulle prospettive di crescita della Banca, in un percorso che – come già annunciato – vedrà, entro il primo semestre 2026, l’integrazione di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. e il completo sviluppo delle relative sinergie”.

Inoltre “sul piano finanziario, a consentire di gestire al meglio un eventuale piano di acquisto di azioni proprie futuro, qualora la Banca, anche per rispondere alle istanze del mercato, decidesse di procedervi (previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni societarie e regolamentari)”.

Questa operazione quindi potrebbe in pratica, in questo secondo caso, favorire dei buyback, ossia riacquisti di titoli propri, a un prezzo più conveniente derivante dall’impiego della posizione sintetica.

L’altra direzione della fiducia nel proprio operato e nel nuovo percorso impostato dall'amministratore delegato Gianni Franco Papa (in foto) si traduce in un investimento nel proprio capitale nell’ambito del rafforzamento che è recentemente passato dalla conquista della Popolare di Sondrio, lascia ipotizzare un consolidamento che possa passare dall’impiego di titoli propri. Tutta da vedere infine l’interpretazione di una mossa difensiva che pure sarebbe tra i rumors raccolti da MF, che non esclude un potenziale interesse di Unicredit.

Bper, il dossier della Popolare di Sondrio

Dalla Popolare di Sondrio in ogni caso bisognerà passare in questa fase, visto che il titolo è rimasto quotato dopo l’offerta pubblica di acquisto, ma Bper si è fermata sull’80,69 della banca valtellinese (365.843.545 azioni). Con questa soglia non si raggiunge il 90% necessario per l’obbligo di acquisto (in caso di conferimento dai soci di minoranza di azioni della Popolare di Sondrio) e tantomeno il 95% del diritto di acquisto che precede lo squeeze out e il delisting.

Bper ha però superato nettamente quel 66,67% del capitale, i due terzi del totale, che regala la maggioranza necessaria a varare in un’assemblea straordinaria la fusione per incorporazione della Popolare di Sondrio. È infatti di giovedì scorso (il 16 ottobre) il comunicato con il quale le due banche annunciano che procederanno con la fusione per incorporazione, che permetterà a Bper di consolidare la Pop Sondrio.

Il gruppo Bper ha già nominato il nuovo cda della Popolare di Sondrio presieduto da Andrea Casini e con Giuseppe Recchi vicepresidente ed Elvio Sonnino consigliere delegato. Le prossime mosse hanno già una data: il prossimo 5 novembre i consigli di amministrazione sui conti delle due banche quei giorni delibereranno anche sul progetto di fusione per incorporazione della Popolare di Sondrio nella Bper che poi dovrà passare al vaglio delle due assemblee straordinarie da convocare. Bper lavora già in ottica di consolidato, ha annunciato le nuove strutture con una direzione regionale dedicata nell'Alta Lombardia (ossia la Valtellina della Popolare di Sondrio) e prevede l'accorpamento di 90 sportelli nel Centro Nord (Provincia di Sondrio esclusa).

Di certo l'impressione è che ai prossimi importanti appuntamenti con il cda e con le assemblee straordinarie la Bper voglia giungere ancora più blindata grazie a un pacchetto potenziale del 10% quasi del capitale proprio.