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Cosa succede se non pago le bollette?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Bolletta non pagata? Che cosa succede se non rispetto le scadenze per i pagamenti di luce e gas? Dopo quanto tempo viene sospesa la fornitura e quali sono i rischi? Ecco tutto quello che c’è da sapere su morosità, interessi e sanzioni.

Cosa succede se non pago le bollette?

Che cosa succede se non pago le bollette di luce e gas per molto tempo? Può accadere, soprattutto nei periodi di particolare crisi economica o a fronte dei numerosi rincari in arrivo da ottobre, di non riuscire a saldare i pagamenti delle utenze domestiche. Dopo quanto tempo il fornitore di energia può staccare la corrente a una famiglia?

Generalmente il processo è molto lungo: dopo un tot di mancati pagamenti e relativi solleciti da parte dell’azienda fornitrice, si procede con il distacco di luce e gas. Nel mezzo ci sono però delle tappe fondamentali da ricordare.

Ecco cosa succede se non pago le bollette e dopo quanto tempo mi staccano la corrente: tutte le fasi da percorrere prima di rimanere al buio.

Bolletta luce e gas non pagata: cosa succede?

Nel momento in cui un cliente, famiglia o singolo che sia, non ha pagato la bolletta di luce e gas al proprio fornitore, va incontro alla morosità. Che cosa significa?

Certamente il fornitore adotterà opportuni provvedimenti, ma non staccherà da subito la corrente alla famiglia. La prima cosa da fare di fronte a un cliente che non ha pagato la bolletta è inviare una comunicazione per sollecitare il pagamento.

In questo caso si parla di avviso bonario, che può essere inviato a distanza di alcune settimane dal mancato pagamento e comunque risulterà anche sulle bollette successive.

Se il cliente – nel lasso di tempo che intercorre tra l’avviso bonario e l’invio della successiva bolletta – non salda ancora il pagamento, l’azienda fornitrice di luce e gas può procedere con l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno. In quest’ultima viene fissata una data di scadenza per adempiere al pagamento, decorsa la quale si procede alla sospensione della fornitura.

Bolletta non pagata: dopo quanto tempo sospendono la fornitura?

Generalmente prima di sospendere la fornitura di luce e gas ogni gestore deve far passare un certo lasso di tempo.

La raccomandata A/R, per esempio, deve indicare una data superiore a 20 giorni dall’emissione nonché superiore a 15 giorni dalla data di invio.

Inoltre, prima di sospendere completamente la fornitura di luce e gas il fornitore provvede al depotenziamento del contatore fino al 15%.

Così facendo, il cliente non potrà non accorgersi del depotenziamento, in quanto il contatore scatterà di continuo. Sul display, inoltre, sarà ben visibile la dicitura: “fattore K 15%”.

La sospensione della fornitura*, comunque può avvenire anche dopo una sola bolletta non pagata: il periodo di tempo utile per saldare il pagamento può variare a discrezione del fornitore e cambia moltissimi nel caso di mercato libero.

Riattivare una fornitura sospesa dopo un solo mese non comporta costi aggiuntivi, mentre in caso di periodi prolungati il contratto viene completamente annullato e dunque occorrerà stipularne un altro sostenendo tutti i costi relativi al servizio.

*Esistono delle situazioni che non permettono di sospendere la fornitura.

Bollette pagate in ritardo: rischi, sanzioni, morosità

Arriviamo infine a definire quali sono i rischi e le sanzioni per i clienti che pagano una bolletta di luce e gas in ritardo: ciò può accadere per dimenticanza oppure per crisi economica. In ogni caso è sempre meglio adempiere al pagamento sfruttando i bonus bollette, oppure la rateizzazione prevista dal decreto aiuti.

In base alla normativa prevista dal proprio fornitore, sulla bolletta pagata in ritardo rispetto ai termini fissati vengono applicati interessi e sanzioni variabili.