Dividendi in arrivo, da Eni a Intesa in stacco lunedì 20 novembre le cedole

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Cedole annuali e trimestrali, saldi e acconti. Lunedì 20 novembre vanno in stacco diversi dividendi Piazza Affari. Da Eni a Mediobanca, da Intesa a Poste, una pioggia di redistribuzioni di valore ai soci e influenzerà anche il listino principale. Ecco rendimenti e dettagli, senza scordare che molte hanno in campo anche un buyback

Dividendi in arrivo, da Eni a Intesa in stacco lunedì 20 novembre le cedole

Dividendi in arrivo a Piazza Affari

Lunedì 20 novembre diverse grosse quotate di Milano staccheranno un acconto sul dividendo. Da Eni a Intesa Sanpaolo, da Mediobanca a Tenaris.

Nel Ftse Mib ci saranno anche le cedole di Recordati e Terna, di Banca Mediolanum e di Poste Italiane, mentre tra i minori Danieli, che verserà un acconto anche agli azionisti di risparmio, ed Equita.

Ecco la lista delle società con i relativi ammontari e il rendimento (orientativo) sui corsi attuali.

 

Dividendi in arrivo, da Eni a Intesa in stacco lunedì 20 novembre le cedole

Dividendi, ecco i rendimenti più interessanti

Il rendimento è in molti casi interessante, come nel caso di Banca Ifis o di Mediobanca o di Intesa.

Vanno però considerate le differenze "qualitative" tra le varie cedole. Nel caso di Mediobanca parliamo di una cedola annuale, mentre nel caso di Intesa o Banca Ifis si tratta di un acconto. Ci sono poi le cedole trimestrali come quella di Eni o i saldi, come quello di Equita.

E' chiaro che una cedola intermedia implicherà sempre un rendimento annuale maggiore sul titolo rispetto a una cedola annuale a parità di dividend yield calcolato come da tabella soprastante.

In ogni caso il pagamento del dividendo è generalmente previsto per il 22 novembre 2023. La tassazione prevista è sempre al 26%

Il caso di Tenaris è particolare, perché la cedola è in dollari. Abbiamo quindi considerato un cambio EUR/USD=1,0855 per calcolare il rendimento sul corso attuale in euro. Ma nel caso di Tenaris esiste anche il corrispondente ADR che vale attualmente 34,84 dollari e pagherà una cedola da 0,40 dollari.

Altrao cosa da tenere in considerazione sono gli altri piani di distribuzione di valore ai soci.

Se infatti i corsi tendono generalmente - ma non è affatto una legge matematica - a ricoprire il gap dei prezzi che si genera con lo stacco della cedola, è sicuramente incorporato nei corsi, nel tempo, anche ogni eventuale buyback.

Molti di questi titoli hanno infatti buyback in corso anche importanti, come Eni e Tenaris, come Mediobanca ed Equita.

Dividendi all'indomani di Moody's

In ogni caso, alla luce del fatto non trascurabile che questo stacco di cedole avverrà nel primo giorno di contrattazione dopo la decisione di Moody's sul rating dell'Italia, sarà opportuno valutare eventuali ingressi soprattutto su società dai fondamentali solidi, possibilmente dai multipli sacrificati... investire in cedole non è un approccio rischioso ai mercati, ma si deve sempre considerare che poi il rendimento complessivo sull'investimento andrà calcolato all'uscita dalla posizione, quindi tenendo conto anche delle commissioni di ingresso e di liquidazione del titolo oltreché soprattutto, del saldo tra valore di acquisto e valore di vendite. In poche parole un rendimento del 7% non vale nulla se poi il titolo perde il 10%. Prudenza dunque.

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