Eni sui massimi dal 2018 con JV Petronas
pubblicato:Il gruppo italiano punta su Indonesia e Malesia per crescere

Inizio di settimana positivo per Eni che guadagna ulteriore terreno portandosi sui massimi dal 2018. Il titolo stamattina trae vantaggio dall'annuncio dell'accordo vincolante con Petronas per la costituzione di una joint venture mediante la fusione dei rispettivi asset Upstream in Indonesia e Malesia. La strada era stata tracciata con l'accordo quadro di metà giugno.
Obiettivi della JV ambiziosi
La JV gestirà 19 asset, di cui 14 in Indonesia e 5 in Malesia, avrà un piano di investimenti superiore a 15 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per la messa in produzione di circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe) di riserve già scoperte e la valorizzazione di un potenziale esplorativo stimato in circa dieci miliardi di boe a basso rischio.
L'obiettivo, partendo da una base produttiva iniziale superiore a 300 mila boe al giorno tra Indonesia e Malesia, di crescere nel medio termine fino a superare i 500 mila barili. Per dare un'idea delle proporzioni del progetto ricordiamo che nel terzo trimestre 2025 la produzione giornaliera del gruppo Eni è stata di 1,756 boe.
Terzo trimestre meglio delle attese, guidance 2025 migliorata
A proposito di terzo trimestre, i cui risultati sono stati approvati dal cda il 23 ottobre e comunicati il giorno successivo, segnaliamo che i numeri sono stati deboli (utile operativo adjusted -12% a/a) ma superiori alle attese e che è stata migliorata la guidance 2025 su flusso di cassa operativo ed EBIT proforma adjusted di GGP. Inoltre è stato incrementato di 0,3 miliardi di euro il programma 2025 di acquisto di azioni fino a 1,8 miliardi.
Dopo la trimestrale Barclays ha confermato la raccomandazione overweight e incrementato il prezzo obiettivo da 17,50 a 18,50 euro, Bernstein ha alzato il target da 15,50 a 17,00 euro e Intesa Sanpaolo da 15,20 a 16,60 euro.
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