ENI, Saipem e Tenaris: qual è meglio con il petrolio in rally?

di Edoardo Lopez pubblicato:
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ENI, Saipem e Tenaris sotto la lente sulla scia del rialzo del  petrolio: quale di 3 è da preferire ora?

ENI, Saipem e Tenaris: qual è meglio con il petrolio in rally?

Non si allentano le tensioni sul petrolio che hanno visto il WTI riportarsi sui massimi degli ultimi 3 mesi, arrivando a sfiorare la soglia dei 120 dollari al barile.

Da questo top si è avuto un ripiegamento che ha portato a una chiusura poco sopra i 115 dollari nella prima seduta di giugno, in attesa di novità dalla riunione dell'Opec. 

Petrolio in allungo: i motivi al base del rialzo

Dopo aver consolidato intorno all'area dei 110 dollari al barile, l'oro nero ha allungato il passo, spinto da una parte dalla riapertura della Cina dopo i recenti lockdown, dall'altra dall'accordo dell'Unione Europea sull'embargo al petrolio russo.

La salita dell'oro nero riporta inevitabilmente l'attenzione sui titoli del settore oil a Piazza Affari e in particolare su ENI, Saipem e Tenaris.

ENI

ENI presenta indubbiamente una buona intonazione, pur mantenendosi ancora ad una certa distanza dai massimi dell'anno segnati il 3 marzo scorso a 14,85 euro.

Solo con il superamento di questo ostacolo sarà possibile un nuovo impulso rialzista per il titolo che intanto gode del favore di diverse banche d'affari.

A puntare su ENI sono gli analisti di Banca Akros che nei giorni scorsi hanno ribadito il rating "buy", con un prezzo obiettivo a 16,5 euro.

Entrambe le indicazioni sono state confermate dopo il memorandum di intesa siglato da ENI con CNH Industrial e Iveco, che conferma l'impegno di ENI verso la sostenibilità.

Buon notizie anche da Intesa Sanpaolo che al pari di Banca Akros suggerisce di acquistare il titolo, con un target price simile a 16,6 euro.

Al coro degli ottimisti si aggiunge anche Equita SIM che proprio ieri ha reiterato il rating "buy" su ENI, con un fair valu a 18,5 euro.

Gli analisti si sono focalizzati sui rumor relativi all'avvio entro fine anno del processo di dual track sulla mobilità sostenibile.

Tenaris

Ancor più di ENI, è Tenaris il vero protagonista di quest'anno tra i titoli el settore oil a Piazza Affari.

Il titolo proprio il 31 maggio ha toccato un nuovo massimo di periodo a 16,36 euro, da cui ha avviato un ritracciamento, mantenendo però un bilancio positivo estremamente corposo da inizio 2022, con un rialzo di oltre il 70%.

Le banche d'affari sono ancora ottimiste su Tenaris, tanto che due giorni fa Mediobanca Securities ha reiterato la raccomandazione "outperform", con un prezzo obiettivo a 18,5 euro.

Gli analisti segnalano che il calo registrato la scorsa ottava dal numero dei pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti, il primo da 31 settimane a questa parte, non dovrebbe essere un'indicazione di cambio tendenza. 

Bullish anche la view di Intesa Sanpaolo che nelle scorse settimana ha rinnovato l'invito ad aggiungere Tenaris in portafoglio, con un target price alzato da 9,8 a 17,3 euro.

Saipem

Ben diversa la situazione di Saipem che, dopo la buona reazione seguita al raggruppamento azionario, dovuta principalmente a delle ricoperture, è tornato nel mirino dei ribassisti. 

Lo scenario per il titolo si conferma difficile, in vista di un aumento di capitale molto diluitivo che contribuisce a render poco appetibile l'investimento in questa fase di mercato.

Non stupisce che gli analisti preferiscano optare per la cautela, a partire da quelli di Banca Akros che su Saipem hanno un rating "neutral", con un fair value a 4,3 euro, ben sotto i livelli correnti a Piazza Affari.

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Equita SIM che coprono il titolo con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 4,5 euro.