FTAOnline

Eni, rumors su quote di Plenitude ad HitecVision

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

Con il private equity norvegese tanti progetti condivisi, a partire da Var Energi. E il partner nella transizione energetica potrebbe anche diventare socio della società più green dell’Eni

Eni, rumors su quote di Plenitude ad HitecVision

Nel primo pomeriggio Eni cede a Piazza Affari lo 0,2%. Forse pesano i frazionali ripiegamenti del Brent (-0,41% a 82,5 dollari), forse dei fattori tecnici, forse gli ultimi rumors sulla possibile cessione di quote di Plenitude ad HitecVision, con il ritorno ancora dell’attenzione su Oslo.

Eni sarà sempre più legata alla Norvegia? Probabile. Con il balzo delle esportazioni di gas in Europa da Oslo e la presenza stabile e storica del cane a sei zampe tramite la controllata Var Energi è quantomeno prevedibile. I rapporti però potrebbero diventare sempre più reciproci e sostenibili.

Eni: quote di Plenitude ad HitecVision?

L’ultima notizia riporta infatti di un possibile negoziato per la cessione del 5% o addirittura del 10% di Plenitude al venture capital norvegese HitecVision.

Potrebbe essere un’operazione da 840 milioni di euro dunque, se venissero confermate alcune valutazioni che misurano in 8,4 miliardi di euro il valore complessivo di Plenitude. Ma va detto che a fine 2022 c’era anche chi parlava di una valutazione di 10-12 miliardi di euro.

Di certo sarebbe una partnership importante per la ex Eni Luce & Gas e soprattutto un trampolino di lancio per quella quotazione che, rinviata al 2023, resta ancora in forse per via di mercati sempre imprevedibili.

Eni, con HitecVision un rapporto consolidato

HitecVision è private equity norvegese già socio di Eni nella norvegese Var Energi. Nel gruppo quotato lo scorso anno Eni ha mantenuto il 63%, ma il secondo socio con il 20% circa è proprio HitecVision tramite Point Resources.

HitecVision è inoltre partner di Plenitude nella jointventure norvegese Vargronn dove controlla il 35% dopo l’acquisizione da parte di quest’ultima del 20% di Dogger Bank (Regno Unito) dalla controllata di Eni. Dogger Bank punta a diventare il più grande parco eolico offshore del mondo e Vargronn punta molto anche sul mercato eolico offshore norvegese.

I legami di HitecVision, che conta circa 7 miliardi di euro di asset gestiti, con Eni e Plenitude sono insomma sempre più stretti.

Eni: Plenitude cresce, l’obiettivo resta la Borsa

Ma come va Plenitude? Nei primi nove mesi del 2022 ha registrato un utile operativo adjusted da 267 milioni di euro in calo del 4% Per chi fattura gas ed elettricità in tempi di balzo delle bollette sono stati mesi d’oro e infatti il business Power della generazione di centrali a gas di Eni ha fatto affari d’oro con un operativo adjusted passato da 133 a 230 milioni di euro. Gli stessi trend di mercato hanno invece tolto a Plenitude 14 milioni di euro di utile operativo adjusted nel solo terzo trimestre 2022.

Plenitude ha però confermato gli obiettivi: dovrebbe avere già superato i 2 GW di capacità installata da rinnovabili e forse anche i 600 milioni di euro di ebitda.

Nei nove mesi fino al 30 settembre scorso la società con oltre 2 mila dipendenti guidata dall’amministratore delegato Stefano Goberti contava quasi 9,89 milioni di clienti e aveva più che raddoppiato la capacità da rinnovabili installata raggiungendo gli 1,82 GW con un mix equilibrato di fotovoltaico ed eolico. Impianti in Spagna, negli Stati Uniti, non solamente in Italia, anzi.

A dicembre Plenitude annuncia anche l’acquisizione di PLT Energia e SEF: un portafoglio complessivo di oltre 400 MW (più dell'80% eolico) all'80% già operativo. Progetti in fase di sviluppo da ben 1,2 GW tra Italia e Spagna e che già coinvolgerebbero circa 90 mila clienti retail.

Intanto il dossier dell’IPO, uno dei più importanti ENI, continuava a slittare, anche perché i mercati azionari crollavano. Con il 2023 però tutto è cambiato. I prezzi del gas sono ridiscesi in maniera molto importante, anche se restano su livelli storicamente elevati.

I mercati hanno avviato un rally inatteso, nonostante le strette delle banche centrali mentre Plenitude si consolida nel megatrend che la ospita, anche da un punto di vista industriale.

Il Bond Eni di sostenibilità

Eni colloca il più grande bond retail del decennio ed è un’obbligazione legata a obiettivi di sostenibilità, quindi in gran parte coinvolge anche i target di Plenitude che punta a 60 GW di potenza rinnovabile installata nel 2050 e dovrebbe rimanere per il 75% in pancia ad Eni.

Ma il contesto resta sfidante. Plenitude ha esteso al primo semestre del 2023 la possibilità di rateizzazione delle bollette già vistasi nel 2022. Gli investimenti devono però continuare.

Il mercato oggi è meno ostile di ieri e forse si potrebbero aprire finestre di opportunità.