Fattura elettronica per forfettari: novità dal 1° luglio

di Miriam Ferrari pubblicato:
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La fatturazione elettronica diventa obbligatoria anche per coloro che hanno adottato il regime forfettario: l’obiettivo è quello di contrastare l’evasione fiscale. Quali sono le novità in arrivo dal 1° luglio 2022?

Fattura elettronica per forfettari: novità dal 1° luglio

Il Decreto PNRR2 ha introdotto importanti novità in merito alla fattura elettronica per i forfettari e non solo: dal 1° luglio 2022 scatta l’obbligo anche per le Partite Iva che hanno adottato questo regime, con alcune eccezioni.

Fino ad oggi, l’obbligo di emissione di e-fattura ha riguardato solo una piccola platea di soggetti, ma l’obiettivo del Governo è quello di estendere tale obbligo anche alle Partite Iva in regime forfettario e, a partire dal 2023, anche ai lavoratori autonomi con fatturato piuttosto basso.

Ecco quali sono le novità in arrivo dal 1° luglio 2022: per chi scatta l’obbligo di fattura elettronica e chi resta ancora esonerato. Tutto quello che c’è da sapere.

Fattura elettronica: per chi diventa obbligatoria?

Nuovi metodi di contrasto all’evasione fiscale: oltre a introdurre l’obbligo di accettazione dei pagamenti con POS a partire dal 1° luglio 2022, il Governo ah esteso anche l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari.

Ricordiamo che la fattura elettronica può essere emessa anche a soggetti o clienti che non sono titolari di Partita Iva. Tuttavia, a partire dal mese di luglio, coloro che hanno scelto il regime fiscale agevolato – appunto il forfettario – e i soggetti passivi saranno obbligati ad adottare la e-fattura.

Sono inclusi nell’obbligo, quindi, tutti i soggetti passivi che hanno conseguito un fatturato complessivo fino a 65 mila euro nell’ultimo anno.

Fattura elettronica obbligatoria: chi resta ancora escluso?

Chi resta escluso dall’obbligo di emissioni di fatture digitali?

Stando a quanto previsto dal Decreto PNRR2, restano esclusivo dall’obbligo di e-fattura tutte le piccole Partite Iva che hanno conseguito un fatturato complessivo inferiore a 25 mila euro nel corso dell’ultimo anno. Tuttavia, si tratta di un’esclusione effimera.

Infatti, le piccole Partite Iva con ricavi inferiori a tale soglia dovranno adottare al fattura elettronica a partire dal 1° gennaio 2024: saranno dunque escluse dall’obbligo solo fino al 31 dicembre 2023.

Non solo: rimangono esclusi dall’obbligo di emissione di fattura elettronica anche gli operatori sanitari tenuti ad inviare i dati al Sistema TS, oppure coloro che effettuano prestazioni dirette alle persone fisiche.

Fattura elettronica obbligatoria: quali sono le sanzioni

Così come per l’obbligo di dotazione del POS, anche per l’obbligo di emissione di fattura elettronica sono previste delle sanzioni, rivolte a tutti i soggetti che non si adegueranno alla normativa. Quali sono?

La sanzione corrisposta al soggetto che evita di emettere al fattura elettronica, nonostante sia sottoposto all’obbligo, è pari al 5% o al 10% dell’importo del corrispettivo non fatturato.

Si tratta, in altri termini, di multe con importi minimi di 500 euro, mentre si può arrivare fino a un massimo di 2.000 euro nel caso si tratti di corrispettivi validi alla formazione del reddito imponibile.

Fattura elettronica: cos’è e come funziona?

Qual è la differenza tra una fattura elettronica e una fattura cartacea?

Mentre la fattura cartacea viene redatta su carta, quella elettronica si caratterizza per due aspetti principali: viene effettuata tramite l’utilizzo di un pc, e deve essere necessariamente trasmessa digitalmente tramite il Sistema di Interscambio.

Grazie a questo sistema è possibile effettuare un doppio controllo:

  • presenza di tutti i dati necessari ai fini fiscali;

  • verifica dell’esistenza della Partita Iva che l’ha emessa, oltre alla verifica della validità del codice fiscale.

Qualora tutti i dati inseriti nella e-fattura risultino corretti, il sistema è in grado di rilasciare una ricevuta di recapito con gli estremi di registrazione del documento (data e ora).