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Azioni Italia, Fineco in calo sul tema di Basilea per l'asset management

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

C'è un confronto europeo sulle regole del settore dei fondi di investimento. Stm ripiega, pesano le vendite in calo di iPhone. Somec, nuove commesse non salvano il titolo dalle vendite

Azioni Italia, Fineco in calo sul tema di Basilea per l'asset management

Fineco in calo: Italia, Francia, Spagna e Austria contro Basilea 3 nell'asset management

Seduta caratterizzata dalla debolezza quella di ieri per i titoli del risparmio gestito, tra i quali FinecoBank, che ha ceduto il 2,38%. Le authority di regolamentazione dei mercati di Italia (Consob), Francia, Spagna e Austria si oppongono all'applicazione dei principi previsti da Basilea 3 al settore asset management. La stessa

Da esse arrivano invece altre proposte quale quella di aumentare la trasparenza per i fondi monetari e alcuni altri strumenti che riportano ai clienti a costo ammortizzato e quella di pensare a introdurre stress test per i prodotti di risparmio gestito, inclusi quelli alternativi.

La Commissione Europea avvierà una consultazione su questi argomenti.

Il titolo ha per il momento fallito l'attacco alla resistenza a 14,30 euro, dove sono posizionati i massimi dell'agosto 2023, messa sotto pressione nelle ultime due settimane.

Nelle prime due sedute della nuova ottava il titolo si è riportato al di sotto dei 14,00 euro, avvicinandosi alla linea di tendenza che sale dai bottom di ottobre, attualmente nei dintorni di 13,50 euro. Il calo di ieri sta facendo vacillare l'ipotesi che il testa e spalle rialzista in costruzione da luglio possa far valere le proprie ragioni proiettando nuovamente il titolo sui record in area 17,50, ipotesi che troverebbe nuove conferme con il superamento di quota 14,50.

Sotto 13,50 invece la recente correzione potrebbe estendersi verso 12,50 ed eventualmente 12,00 euro, con quest'ultimo riferimento che avrebbe il compito di scongiurare cali più corposi verso i bottom autunnali in area 10,60.

Stm , pesano le vendite in calo di iPhone

Seduta di ribassi per STM ieri. Il titolo ha ceduto il 2,14% a 37,985 euro. I prezzi hanno oscillato tra 37,70 e 38,315 euro.

Apple è un cliente chiave per STM, rappresentando il 16,8% del fatturato nel 2022, con una crescita del 4% rispetto all'anno precedente. Nel primo trimestre sono stati diffusi i dati sulle vendite di smartphone, con una variazione annua positiva del 8%.

Tuttavia, le spedizioni di iPhone sono diminuite del 10%, un risultato peggiore del previsto, secondo IDC. Questo calo riflette una contrazione delle vendite in Cina, mentre il mercato degli smartphone nel complesso mostra segnali di ripresa.

IDC stima che Apple abbia spedito 50,1 milioni di iPhone nei primi tre mesi, risultando al di sotto della stima media degli analisti di 51,7 milioni. Questo declino del 9,6% su base annua rappresenta la contrazione più marcata per Apple dai tempi dei blocchi Covid nel 2022. Il declino delle spedizioni di iPhone è significativo considerando che il mercato globale degli smartphone ha mostrato la migliore crescita degli ultimi anni.

Complessivamente, i produttori di smartphone hanno spedito 289,4 milioni di cellulari nel periodo, registrando un aumento del 7,8% rispetto al minimo dell'anno precedente, quando molti produttori affrontavano un surplus di dispositivi invenduti.

Samsung Electronics Co. ha riconquistato il primo posto nel trimestre di marzo, mentre l'azienda cinese Transsion ha registrato un aumento delle spedizioni dell'85%, e anche Xiaomi è in fase di ripresa.

I minimi di martedì di quota 37,70 si appoggiano sulla trend line che unisce i minimi di luglio 2022 con quelli di ottobre 2023. Questa linea può essere considerata la "neckline" del testa spalle ribassista, per adesso solo potenziale, che i prezzi stanno disegnando dal top di novembre 2021.

Una violazione decisa di area 38 euro completerebbe la figura e potrebbe anticipare una nuova prolungata fase ribassista. Primo supporto a 35,10 euro, poi rischio di movimenti in area 30 euro. I target del testa spalle si collocano a 27,50 euro (proiezione dell'ampiezza della figura per lo 61,8% dal punto di rottura della neckline) e a 21 euro (proiezione del 100%).

La rottura al rialzo di area 40 euro allontanerebbe il rischio di realizzazione dello scenario ribassista prospettando invece la ricopertura del gap del 15 marzo con lato alto a 42,845 euro.

Somec, nuove commesse non salvano il titolo dalle vendite

Somec ieri ha accelera al ribasso toccando i minimi da novembre 2020 nonostante la notizia dell'aggiudicazione da parte della divisione Mestieri di 8 contratti per un controvalore complessivo di circa 33 milioni di euro.

Le commesse riguardano progetti per rinomati brand d’alta gamma e contemplano una varietà di settori: dal retail al navale, dagli allestimenti museali all’edilizia residenziale privata e in particolare della fornitura e posa di arredi interni e pavimenti in marmo e legno di una lussuosa villa situata in un’esclusiva zona di Miami Beach.

L'analisi del grafico di Somec mette in evidenza la tendenza discendente in essere dal record storico di inizio 2022 a 40,40 e l'accelerazione ribassista di metà marzo. Con la flessione di ieri il titolo ha riattivato il movimento ribassista in direzione dell'obiettivo rappresentato dai minimi assoluti del novembre 2020 a 10,50. Per scongiurare questo scenario le quotazioni dovrebbero in primis stabilizzarsi sopra 14,30 (minimi del 19 e 20 marzo) per poi tentare un attacco a 16,70, top del 4 aprile e riferimento oltre il quale verrebbe completato il potenziale doppio minimo formatosi nelle ultime settimane. In caso di successo si creerebbero le premesse per un avvicinamento a 20,60, minimo di fine settembre 2022, e area 24, ex supporti lo scorso ottobre e a febbraio.